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Il Monza 1912 volta pagina, anzi no!


Delpiano_primopiano_250Sembrava che Nicola Colombo, presidente del Monza 1912, fosse destinato a seguire le orme del suo più celebre e discusso collega Maurizio Zamparini, costretto nei giorni scorsi ad offrire l’ennesima panchina del Palermo all’esperto Walter Novellino, dopo la definitiva rottura con Beppe Iachini, nonostante squadra e tifosi volessero il suo ritorno.

Dopo aver sondato la disponibilità dei vari Fulvio Saini, Paolo Monelli, Pasquale Luiso, Matteo Andreoletti e Giuseppe Brucato, Colombo ha, invece, deciso di fare un passo indietro e di dare nuovamente fiducia ad Alessio Delpiano, esonerato ad inizio anno per dar spazio a Valter Salvioni, un tecnico fortemente voluto dal direttore sportivo Filippo Antonelli Agomeri, che lo aveva avuto come mister quando giocava a calcio e dimostratosi per nulla idoneo alla situazione.

Le credenziali dell’allenatore bergamasco, fermo da due anni dopo l’ultima amara esperienza di Lugano, in terra svizzera, del resto, erano apparse subito poco incoraggianti.

Ora si volta pagina, o meglio si torna al capitolo precedente, con Alessio Delpiano, che, tutto sommato aveva fatto più punti in classifica, a parità di giornate, del collega chiamato a sostituirlo per fare il balzo di qualità, invitato a riprendere in mano le redini della squadra, per condurla tranquillamente verso il traguardo della salvezza, meta diventata d’obbligo, dopo le ultime travagliatissime vicende.

La scelta ci sembra la più giusta e corretta possibile, oltre che economicamente appagante, cosa da non sottovalutare di questi tempi, considerando che, a parte il discontinuo procedere della squadra nel girone d’andata di questa stagione, Delpiano era pur sempre reduce da una positiva esperienza in serie D alla guida dell’Olginatese, dal 2012, e sulla panchina del Castiglione, nella stagione 2014/’15, dove, con una formazione non certo esaltante, vinse a sorpresa il girone B, guadagnando la promozione in LegaPro, poi, abbandonata, causa la mancata iscrizione della squadra per problemi economici, per accettare l’ingaggio di Colombo.

Il 6 luglio 2015 diventò, così, il nuovo tecnico della SSD Monza 1912, per essere, poi, sollevato dall’incarico per mancanza di continuità nei risultati il 6 gennaio di quest’anno.

Quello che più ci indispettisce e che, tra il presidente Nicola Colombo, che voleva a tutti i costi alla guida della sua compagine l’ex capitano biancorosso Fulvio Saini, bandiera calcistica cittadina ed il direttore sportivo Filippo Antonelli Agomeri, dichiarato sostenitore della permanenza di Valter Salvioni sino al termine del campionato, a vincere siano stati proprio i giocatori, principali responsabili dell’attuale debacle, con il loro coro imploratorio a favore di Alessio Delpiano. Che, poi, la scelta sia condivisibile anche da più parti, questo è un altro discorso.

Il tecnico, nato a Settimo Torinese il 2 agosto 1969, riprende in mano la formazione biancorossa, undicesima in classifica, a quota 40, a 42 punti dalla capolista Piacenza e con 22 di vantaggio sul ‘fanalino di coda’ Sondrio, che, due turni fa, ha mancato di un soffio la vittoria in casa sui brianzoli, sbagliando un calcio di rigore al 92’, dopo aver impattato al ‘Brianteo’, anche la gara d’andata.

A sette giornate dal termine del torneo, la zona play out dista solo quattro lunghezze ed è, quindi, chiaro che il traguardo per questa stagione, archiviata con largo anticipo la possibilità di rientrare nella lotta per i play off,  non possa che essere una salvezza conquistata senza troppi patemi d’animo e senza code aggiuntive.

Mentre Alessio Delpiano ha già diretto, venerdì pomeriggio al Monzello, il suo primo allenamento, in vista della trasferta di Ponte San Pietro – Isola, contro la squadra locale, quinta in classifica con sette punti in più in classifica dei biancorossi, da affrontare senza lo squalificato D’Errico, fermato per un turno dal giudice sportivo, dopo l’evitabile cartellino giallo di domenica scorsa per proteste nei confronti dell’arbitro a fine gara,  il presidente pensa sempre più al futuro.

In quest’ottica, sembra possibile un altro clamoroso ritorno, quello di Gianluca Andrissi, attuale direttore sportivo del Renate, nel ruolo di direttore generale, al fianco di Filippo Antonelli Agomeri, riconfermato, ma con diversi incarichi, più tecnici e meno orientati al calciomercato.

Il tecnico Valter Salvioni, ironia della sorte squalificato per due giornate dal giudice sportivo per insistenti ed irriguardose proteste nei confronti del direttore di gara domenica scorsa, potrà, quindi, tornare, liberamente, ad ascoltare la messa domenicale nella chiesa del suo paese, dove si trovava, senza possibilità di risposta telefonica, il giorno della chiamata di Colombo.

La telenovela biancorossa continua, speriamo solo in un finale che possa appagare tutti e non solo gli amanti degli epiloghi tragici. Intanto, approfittando della sosta di campionato, riposiamoci per una domenica che è meglio per tutti.

Enzo Mauri

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