Se un tempo chi aveva necessità di acquistare qualcosa doveva uscire dalla propria abitazione, magari prendo anche la propria automobile e sobbarcarsi l’intenso traffico cittadino o, peggio ancora, muovendosi con un mezzo pubblico, oggi lo shopping ha cambiato radicalmente i suoi connotati.
A rivoluzionarlo è stato l’utilizzo intensivo delle nuove tecnologie informatiche e l’affermazione di Internet che he permesso a chiunque di avere a disposizione una finestra sul mondo; un punto privilegiato di osservazione che riguarda anche il mondo del commercio, sempre più globalizzato.
Il commercio elettronico cresce di anno in anno
Il commercio elettronico, quello portato avanti tramite la presenza sul web, è sempre più popolare anche in Italia dove, nel corso dell’ultimo anno, ha raggiunto oltre 40 miliardi di euro in termini di fatturato, con una crescita nell’ordine del 15%.
Un trend che potrebbe addirittura accelerare nell’anno in corso, favorito dalle necessità sanitarie provocate dalla diffusione del Covid-19. La paura di un contagio e la voglia di limitare al massimo i pericoli, infatti, uniti alla chiusura dei negozi fisici, ha spinto sempre più utenti ad optare per gli acquisti online. Le previsioni per una ulteriore crescita, di conseguenza, sembrano del tutto fondate.
Quali sono i vantaggi di avere un sito di commercio elettronico
Per le aziende, soprattutto adesso, è diventato indispensabile avere anche una vetrina su Internet. Come dimostra del resto la crescita di Shopify, azienda canadese che offre soluzioni di questo genere, chiavi in mano. Ecco allora che realizzare un sito ecommerce diventa una necessità per molti. A consigliare una soluzione di questo genere sono i tanti vantaggi che si prospettano per chi opera nel commercio elettronico. Tra questi, i principali sono:
1) un aumento dei propri profitti. Sulla rete è infatti possibile raggiungere una clientela che sarebbe impossibile intercettare con un negozio fisico;
2) la possibilità di continuare ad operare anche nel caso in cui si renda necessario sospendere per un ritorno del coronavirus la propria attività;
3) una compressione dei costi rispetto a quelli comportati da un negozio reale. Sono sempre più coloro che si rivolgono infatti al dropshipping, muova modalità di vendita la quale permette di delegare direttamente al fornitore tutti i processi relativi a imballaggio e spedizione. Risparmiando in tal modo non solo sull’affitto del locale, ma anche sui costi di personale;
4) una maggiore facilità di pianificare le proprie strategie commerciali e interagire con la propria clientela, in qualsiasi momento della giornata. Se si intende dare vita ad una campagna promozionale, la clientela può saperlo in tempo reale, collegandosi al negozio virtuale. Senza peraltro la necessità di sostenere i costi di una campagna promozionale.