Walter de Silva, lecchese, classe 1951, designer di Audi e VW, dopo una lunga carriera di grandi successi nel mondo del design automobilistico, appende la matita al fatidico chiodo e va in pensione. Il designer italiano, uno degli uomini più attivi e quotati nella progettazione di automobili, all’inizio di dicembre potrà tornare a fare lunghe passeggiate lungo il perimetro del suo lago, che l’ha visto venire al mondo e crescere.
Una bella storia italiana quella di Walter Maria de Silva che inizia la sua carriera professionale nel Centro Stile Fiat a Torino, nel 1972. Tre anni dopo passa allo studio Rodolfo Bonetto a Milano, dove si occupa essenzialmente di progetti di design nell’ambito dell’arredamento di interni. Dal 1979 al 1986 si ritrasferisce in Piemonte, all’I.De.A Institute. Il suo vero debutto, nel campo delle grandi Case automobilistiche, avviene, però, nel 1986, con l’Alfa Romeo.
Presso la Casa del biscione il giovane disegnatore porta una decisa innovazione nell’ambito del design esterno dell’autoveicolo, facendo ricadere la sua attenzione, principalmente, sul frontale e, in particolare, sul ‘classicotrilobo’, storico elemento di Alfa Romeo. Qui mette a punto la progettazione di vari modelli, tra i quali, la 155, la 145, la 146, la GTV e la Spider del 1995, fino alle auto che l’hanno portato alla ribalta internazionale, ovvero la 156 e la 147, che ottengono molti riconoscimenti per il loro design innovativo. Entrambe le vetture vengono, infatti, premiate quali ‘Auto dell’anno’, rispettivamente nel 1998 e nel 2001, dando origine al nuovo corso stilistico della casa italiana del nuovo secolo.
Nel 1999, il progettista lecchese lascia il Gruppo Fiat per dissidi con l’amministratore delegato Paolo Cantarella e approda in Volkswagen Group, chiamato da Ferdinand Piëch. Si trasferisce così a Barcellona per occuparsi del marchio SEAT, ridisegnando le nuove Ibiza, Córdoba, León e Toledo, e realizzando l’Altea.
Nel 2002 viene chiamato in Germania e nominato capo designer della holding Audi, per occuparsi, così, direttamente dello stile della casa di Ingolstadt, rimanendo, nello stesso tempo, responsabile di SEAT ed assumendo, inoltre, la stessa carica in Lamborghini, dove crea subito un proprio centro stile, affidandolo a Luc Donckerwolke. Nello stesso anno, disegnando la nuova A6, Walter Maria de Silva rivoluziona la mascherina frontale Audi con l’avvento del Single Frame, o Monoframe, una soluzione stilistica originale, ispirata alle Auto Union Type C guidate da Hans Stuck negli anni Trenta ed applicata, poi, con successo, come family-feeling, a tutte le vetture della Casa.
Sempre nel 2002, inaugura a Barcellona, al padiglione di “Mies van der Rohe”, la mostra Autoemoción, dove presenta una serie di oggetti di uso quotidiano, realizzati in unico esemplare, che svelano, per la prima volta, un aspetto molto intimo del carattere e delle passioni del designer italiano. Tre anni dopo, col trasferimento di Donckerwolke alla SEAT (dove sostituisce proprio de Silva come capo designer), il designer italiano va a curare direttamente anche lo stile di Lamborghini. La prima vettura disegnata per la casa di Sant’Agata Bolognese è la Miura Concept.
Dal gennaio 2007 diventa capo del Centro Stile Volkswagen Group, supervisionando la linea di tutti i sette marchi del gruppo (Audi, SEAT, Lamborghini, Škoda, Bentley, Bugatti e Volkswagen, cui si aggiunge nel 2010 anche Porsche). Nello stesso anno disegna quella che è da lui ritenuta la sua miglior realizzazione, l’Audi A5, con cui vince il Design Award 2010, il più importante premio del settore in Germania. Tra il 2008 e il 2011 reinventa, invece, due icone Volkswagen, ovvero la Golf, disegnata con Flavio Manzoni e Klaus Bischoff, e la Beetle, quest’ultima creata sempre assieme a Bischoff. Intanto nel 2009 segue la supervisione della nuova Polo (eletta Auto dell’anno 2010) e nel 2011, ancora insieme a Bischoff, disegna la sua prima city car, la Up!
Nel 2010 si aggiudica il “Design Prize of the Federal Republic of Germany” (premio del design della repubblica federale tedesca) con il progetto della A5, nel 2011, a luglio, il “Compasso d’Oro” e il “Lifetime Design Achievement Award 2011”, entrambi premi alla carriera.
Di prestigio anche le sue collaborazioni con Poltrona Frau, per la quale realizza Luft, con un design fluido e funzionale, all’insegna della ergonomia, del comfort, della tecnologia e della ricerca. Una poltrona, insomma, nata per far riposare e, nello stesso tempo, riflettere, con un piacevole invito alla seduta informale.
Ora, in pieno scandalo VW, Walter de Silva, responsabile design del Gruppo e presidente di ItalDesign, ha deciso di abbandonare i due incarichi e di andare in pensione, rimanendo, comunque, consigliere della Casa di Wolfsburg.
Enzo Mauri