L’Università degli Studi dell’Insubria è seconda in Italia per l’occupazione dei laureati. A dirlo, il 29 luglio scorso, con un articolo dal titolo “Occupazione, in vetta Insubria e Bicocca” è il Sole 24 ore, autorevole quotidiano economico nazionale.
Il quotidiano, si legge nell’articolo, ha ricalcolato l’indicatore “occupazione laureati”, accogliendo i suggerimenti di AlmaLaurea.
Sulla base del nuovo parametro – che tiene in conto “il numero dei laureati intervistati relativi a ogni corso di laurea” – i risultati migliori per gli atenei statali sono quelli di Foro Italico (quarta Università di Roma, interamente dedicata allo sport) , Università degli Studi dell’Insubria e Università Bicocca di Milano. Un ottimo risultato raggiunto dall’Università che ha sede anche a Como. Già in passato l’ateneo lombardo era stato ai primi posti della graduatoria italiana.
“Il tasso di occupazione dei neolaureati triennali dell’Università dell’Insubria è pari al 60%: un valore nettamente superiore alla media nazionale del 41%”: a dirlo è il XVII Rapporto AlmaLaurea che annualmente restituisce una fotografia della condizione occupazionale dei laureati italiani, coinvolgendo a livello nazionale quasi 490mila laureati di tutte e 65 le università aderenti al Consorzio.
Il Rapporto AlmaLaurea è stato presentato il 16 aprile scorso, all’Università Bicocca di Milano.
Per l’Università degli Studi dell’Insubria hanno preso parte all’indagine complessivamente 2.334 laureati: 1.115 laureati triennali e 251 magistrali biennali usciti nel 2013 e intervistati nel 2014 e 237 laureati magistrali biennali usciti nel 2009, intervistati dopo cinque anni. A fronte di un tasso di occupazione dei neolaureati triennali pari al 60%, c’è un 28% di laureati che continua gli studi con la laurea magistrale (54% a livello nazionale). Il 20% è impegnato esclusivamente nella laurea magistrale, mentre, l’8% studia e lavora. Il lavoro stabile – contratti a tempo indeterminato e lavoro autonomo (lavoratori in proprio, imprenditori, ecc.) – coinvolge, a un anno dalla laurea, 35 laureati occupati su cento di primo livello dell’Università dell’Insubria, la media nazionale è del 33%.
Il guadagno del laureato Insubria è in media di 1.138 euro mensili netti: a livello nazionale è di 1.008 euro. Anche il valore dei laureati magistrali Insubria occupati a un anno dalla conclusione degli studi, pari al 64,5%, è nettamente superiore alla media nazionale del 56%. Il 13% dei laureati continua la formazione (a livello nazionale è il 14%).