Il CBD, il cui nome completo è Cannabidiolo, è una sostanza presente nella pianta di canapa, comunemente conosciuta come: Cannabis. Infatti, questo vegetale presenta, al suo interno, diverse sostanze chimiche, tra cui: il Cannabigerolo, il Tetraidrocannabinolo (detto anche: THC) e, appunto, il Cannabidiolo. Tuttavia, a differenza delle altre, il CBD non ha effetti psicoattivi, non genera assuefazione e, proprio per questo motivo, esso può essere impiegato per numerosi usi terapeutici, ad esempio: per lenire l’ansia – per maggiori informazioni, clicca qui , migliorare la qualità del riposo notturno e come antidolorifico.
In questo articolo, saranno approfonditi gli studi in merito ai diversi usi che si possono fare del CBD, i benefici derivati da questa sostanza e le modalità d’assunzione.
CBD: che cosa è?
Come detto precedentemente, il CBD, detto anche Cannabidiolo, è una delle sostanze presenti nella pianta di canapa o Cannabis. Appartiene alla famiglia delle Cannabaceae ed al suo interno sono presenti diversi elementi cannabinoidi, tra cui il Cannabigerolo, il Tetraidrocannabinolo (THC) e, appunto, il Cannabidiolo.
Ogni elemento contenuto nella Cannabis genera effetti diversi sull’organismo umano, ad esempio: il THC è una sostanza psicoattiva in grado di provocare, in chi l’assume, stati di euforia, rilassamento o alterata percezione spazio-temporale poiché si lega ai recettori CB1, presenti nel sistema nervoso centrale, che amplificano gli effetti euforizzanti di questo elemento. Per questo motivo, la Cannabis che si può trovare in commercio, come la Marijuana, presenta dei livelli più alti di THC rispetto alle altre sostanze che la compongono. Al contrario, il CBD non genera né assuefazione né effetti psicoattivi dato che agisce sui ricettori CB2, i quali sono responsabili dell’azione immunomodulatrice dei cannabinoidi. Ciò, consente di usare il CBD con diverse finalità terapeutiche.
CBD: che cosa è la Cannabis terapeutica?
Il concetto di Cannabis terapeutica ha origini molto antiche: difatti, già nel 300-400 a.C. essa veniva impiegata per la cura di numerosi disturbi sia fisici che mentali. In particolare, la medicina cinese tradizionale aveva portato alla luce i benefici della Cannabis, riferendosi ad una tipologia di pianta che, oltre al THC, era ricca di CBD e la cui assunzione innescava un’azione di ribilanciamento dell’ intero sistema nervoso, sia centrale che periferico, ripristinando una situazione di benessere generale.
Con il passare delle epoche, la Cannabis ha assunto, erroneamente, una connotazione negativa poiché è stata associata agli effetti negativi e stupefacenti che alcune varietà, contenenti un alto tasso di THC, possono indurre. Di conseguenza, la canapa è stata identificata come una droga e ritenuta illegale dalle legislazioni di molti Paesi. Tuttavia, nel corso degli ultimi anni, la scienza ha iniziato a maturare un crescente interesse nei confronti della Cannabis e, attraverso vari studi, sono stati dimostrati gli usi terapeutici ed i benefici che possono derivare dall’assunzione del CBD.
Le ricerche condotte in ambito scientifico hanno portato alla luce che il CBD contenuto nella Cannabis permette di alleviare diverse problematiche di natura fisica e mentale oltre a presentare pochi effetti collaterali, soprattutto riguardo all’interazione con altri farmaci o di abuso nel suo consumo. A seguito di ciò, diverse Nazioni hanno reso legale l’impego della Cannabis con finalità medica e terapeutica.
CBD: quali usi se ne possono fare?
La Cannabis terapeutica, ovvero quella che presenta un basso livello di THC ed uno alto contenuto di CBD, può essere usata per alleviare un variegato spettro di disturbi sia fisici che mentali, più o meno gravi.
Infatti, grazie alle proprietà miorilassante, il CBD permette di lenire gli stati d’ansia, d’irritabilità, depressivi fino patologie più gravi. In quest’ultimo caso, degli studi clinici hanno dimostrato che il CBD permette di ridurre il numero di crisi convulsive oltre alla loro frequenza e gravità al punto che, negli Stati Uniti, è stato messo in commercio un farmaco contro l’epilessia a base di tale sostanza.
Inoltre, il CBD svolge una duplice azione: sia un’azione antinfiammatoria che antidolorifica. Questa sostanza permette di alleviare dolori di varia natura: muscolari, articolari, mestruali, mal di testa fino ai reumatismi. In aggiunta, il CBD può curare le infiammazioni della pelle come: dermatiti, acne e psoriasi.
CBD: quali sono le modalità di assunzione?
Il CBD può essere acquistato da rivenditori specializzati, come JUSTBOB, così da essere certi della loro composizione. Può essere assunto in varie modalità, grazie a diversi prodotti presenti sul commercio. I più richiesti sono:
- Gli oli: derivanti dalle infiorescenze della pianta della Cannabis.
- I semi: usati nella preparazione di alimenti.
- Le infiorescenze: anch’essi derivate dalla pianta di canapa.