Checco Compagno tra i grandi protagonisti della stagione dell’HRC Monza. Per il giovane talento di Breganze un vincolo contrattuale con i monzesi fino al 2018
Servono tre reti di scarto all’HRC Monza per superare gli ottavi di Coppa CERS ed affrontare poi una formazione portoghese. Sarebbe la svolta di una stagione comunque positiva, che marcherebbe adeguatamente il rientro in Europa di una squadra monzese dopo vent’anni.
Domani sera al palasport di Biassono, con inizio alle 20.45, i ragazzi di Tommy Colamaria devono ribaltare il 6 a 4 subito all’andata in quel di Sarzana, su una pista “ristretta”, ai limiti del regolamento, che finisce quasi sempre per favorire i padroni di casa. In Brianza però la musica dovrebbe essere diversa perché il terreno di gioco è “giusto” e così gli avversari dovranno quanto meno pattinare un po’ di più.
Serve comunque un’impresa, anche se nell’hockey i ribaltamenti di risultati sono all’ordine del giorno e lo scarto necessario non sembra del tutto improponibile, seppur in partenza severo. Al PalaRovagnati occorre una prova di carattere e tenacia, senza farsi prendere subito dall’ansia del risultato. Quanto mai necessario il supporto del pubblico monzese, che deve convincersi ad uscire di casa senza farsi spaventare dal freddo pungente di questi giorni. Tanto ci sarà ben da riscaldarsi nei 50 minuti di gioco.
“Ci va bene giocare in casa il ritorno – sottolinea il presidente Andrea Brambilla, che rimarca le ragioni sopra esposte – Loro sono un po’ meno abituati a giocare su una pista più grande. Non sarà una gara facile, ma sarebbe davvero bello andare avanti e giocarci il terzo turno in Portogallo. Per l’hockey monzese sarebbe un bel suggello al ritorno in Europa”.
Il Pres non lo dice, ma quella di domani sera e poi a seguire la partita di martedì (sempre in casa) contro il Follonica, potrebbero segnare una svolta nella stagione. Una conferma delle reali possibilità della squadra, dopo un inizio titubante per motivate ragioni, e dopo una serie di buone prestazioni che l’hanno fatta risalire.
“Per quanto mi riguarda, faccio sempre i bilanci al di là dei risultati: nel nostro piccolo siamo a metà classifica in campionato, in Final-Eight di Coppa Italia e ci giochiamo il passaggio di turno in CERS. A gennaio che possiamo pretendere di più. Certo un pochino di amaro in bocca rimane per alcune sconfitte come quella contro il Bassano prima di Natale, segno evidente di una certa stanchezza psicofisica dovuta anche al fatto che i ragazzi si possono allenare solo due volte alla settimana” conclude Brambilla.
Insomma, la vecchia storia della mancanza di spazi sportivi e degli impianti divisi tra tanti che finisce per penalizzare tutte le società e le rotelle in particolare, tenuto conto che stiamo parlando di un torneo di serie A1. A Biassono tutti speravano nella costruzione della nuova palestra, che per il momento è finita nelle sacche della burocrazia dopo il ritrovamento di alcuni reperti. Fatta la nuova palestra, l’hockey e il pattinaggio troverebbero uno spazio dedicato, tenuto conto che anche l’HRC ha investito in tal senso.
Intanto si pensa alla CERS, che vede disponibili anche i fratelli Martinez tornati rilassati e vogliosi dalla vacanza natalizia in Argentina, da dove hanno sostenuto i compagni via WhatsApp nella prima vittoriosa gara del girone di ritorno a Correggio sabato scorso.
c.g.