L’HRC Monza torna domani sera, sabato 3 novembre, con inizio alle 20.45 al PalaRovagnati di Biassono per uno scontro dal sapore antico con l’Amatori Vercelli. Per far dimenticare questo travagliato inizio di campionato, con tre sconfitte ed una sola vittoria nelle prime quattro giornate, per non parlare della pur onorevole sconfitta di Lisbona in EuroLega. Si tratta di un vero e proprio “classico” dell’hockey italiano, il match tra i monzesi del TeamServiceCar e la compagine piemontese, invischiata, pure lei, nei bassifondi della classifica. I precedenti si perdono nei meandri dei ricordi, essendo tanti gli incontri-scontri tra le due formazioni e le rispettive tifoserie, con un’accesa rivalità, che ha caratterizzato un decennio di storia tra i gialloverdi e le squadre succedutesi, nei vari anni, a Monza.
Monza-Vercelli, uno scontro dal sapore antico
La prima vera grande sfida risale ad un quarto di finale del primo play off, quello giocato nella stagione 1982/83. Il Vercelli è fortissimo: Fontana in porta, Martinazzo, fenomeno assoluto assistito da Cirio Girardelli (oggi vice presidente dell’HRC), che ha abbandonato la sua Breganze per iniziare una sfolgorante carriera tra Piemonte e Brianza.
Il divario tra le squadre è ampio. In gara 1, l’Hockey Monza resiste fino al 2-2, grazie alle reti di Serra e Maurizio Righi, poi, i gialloverdi ingranano la quarta, vincendo 6-2 e passeggiando 8-2 nel ritorno. Alla fine, per il Vercelli giungerà il primo dei tre tricolori vinti in quattro anni.
Monza-Vercelli, 1984 l’anno della sfida tricolore
La stagione successiva propone, infatti, un altro scontro diretto tra le due squadre, questa volta in finale scudetto. Il Monza, forte dell’innesto di Pino Marzella, chiude il campionato in testa con 44 punti, a +5 sul Vercelli. La conferma che possa essere l’anno buono, giunge il 29 maggio, quando, a Biassono, si vive una serata da sogno. Il Vercelli, che ancora non ha smaltito il clamoroso 13-4 subito ad Oporto, soffre il Monza per l’intero incontro: Barsi e Aguero firmano il doppio vantaggio del primo tempo, poi Aguero, con una bomba da metà pista, e Pino Marzella regalano 4-1 al Pompe Vergani. La vittoria è netta, ma, a fine gara, gli scontri saranno violenti, con due tifosi gialloverdi gravemente feriti.
In un clima di grande tensione, in gara 2, succede l’incredibile: il Monza si trova in vantaggio per 5-3, a una decina di minuti dal termine. Vincere significherebbe appuntarsi lo scudetto che manca da una vita. Invece accade qualcosa di incredibile: Fietta sfrutta ogni buona occasione e il Vercelli rimonta fino al 7-6, a 3 minuti dal termine, con Aguero che viene espulso per una bastonata rifilata a Fietta e con Villani che, un attimo dopo, viene relegato in panchina da un cartellino blu sventolato sotto il naso dall’irreprensibile Pancani di Pistoia. Si gioca in 5 contro 3, il Monza ha la necessità di segnare o, quanto meno, di non subire reti per 2’. Chicco Citterio non subisce reti e Pippo Barsi, in un lampo di splendida follia, supera la metà pista e infila un missile alle spalle di un allibito Fontana. Siamo 7-7 e il tricolore, a questo punto, sarebbe in tasca del Monza. La partita sembra volgere verso la fine positivamente per i brianzoli, ma i conti, come sempre, vanno fatti alla sirena di chiusura. Questa volta, poi, a dettare legge c’è un ‘oste’ di gran classe: Cirio Girardelli, abile, a 5 secondi dal termine, a trovare una grande giocata e ad infilare la rete dell’8-7, che regala la vittoria al Vercelli, spedendo il Monza ad uno spareggio, che non avrebbe mai voluto giocare.
Monza-Vercelli, quello scudetto perso allo spareggio
Gara 3 vive emozioni opposte alla partita precedente, con il Vercelli che pare aver vinto lo scudetto, quando al 21’ Martinazzo insacca la rete del 3-2. Massari schiera un Marzella non in perfette condizioni, ma sufficiente per favorire Aguero, che, a 100” dalla sirena, firma il 3-3. Si va ancora allo spareggio, esattamente come l’anno precedente. E quando si parla di “spareggi”, c’è un solo uomo che comanda: Franco Girardelli, che dopo aver conquistato due titoli con il Breganze e quello della stagione precedente a Viareggio (6-1 al Lodi) si trova a giocare e, quindi, a vincere il suo quarto spareggio consecutivo.
Siamo a Trissino, è il 9 giugno e al seguito delle due squadre giungono 15 pullmann, un vero e proprio esodo dalla Brianza. Ma a gioire, nonostante i tanti tifosi sugli spalti, saranno ancora i gialloverdi, che danno anche l’addio al proprio idolo Daniel Martinazzo. Il vantaggio porta la firma, al 16’, del fenomeno di San Juan – che ha ceduto al fascino delle pesetas offerte dal Liceo La Coruna – , pronto, 22” più tardi, ad insaccare anche un assist di Girardelli. I gialloverdi dilagano, lasciando masticare al Monza un indigesto boccone amaro. L’anno successivo, i biancorossi, con un asse difensivo formato da Aguero e Luz, si vendicheranno, estromettendo il Vercelli nei quarti di finale, nell’ultima partita diretta di post season.
Monza-Vercelli, la storica sfida cambia colore con l’arrivo del Roller
Per Vercelli, il nuovo incubo non si chiama più Hockey Club Monza, bensì Roller e si materializza già nella stagione 1987/88, quando, in semifinale, la formazione piemontese si schianta contro la corazzata dell’indimenticabile presidente Ferlinghetti. È il Vercelli di Mariotti, Toro Roldan e Freddy Luz, ma, dall’altra parte, Aguero diventa presto qualcosa di assolutamente insormontabile per tutti gli avversari e il Roller si libera dei gialloverdi in 4 partite, perdendo, poi, lo scudetto contro la corazzata Novara.
Il 1989 è l’anno d’oro dell’hockey monzese, con Roller e Hockey Club Monza. che si giocano il titolo in una finale scudetto. E, anche in questo caso, il Vercelli viene eliminato dal Roller Monza nei quarti di finale. Una regola che varrà anche per le stagioni successive. Dopo un periodo di profonda crisi, l’Amatori Vercelli torna ai vertici, ma deve patire le eliminazioni per mano dei biancazzurri nei quarti del ’94 e nelle semifinali del ‘96. Oggi, dopo oltre vent’anni, Monza e Vercelli si ritrovano, nuovamente, in pista, al PalaRovagnati, per disputare, a dispetto dell’ingenerosa classifica, una partita di alto livello, certi entrambi, d’aver ancora gloriose pagine da riempire nella storia dell’hockey pista.
Paolo Virdi & Enzo Mauri
(Storie tratte dal libro “50 Minuti di gloria” http://www.cinquantaminutidigloria.altervista.org/officialsite/shop-volumi-1-e-2 )
Per i monzesi il “tour de force” di novembre proseguirà sabato 10, in trasferta sulla calda pista di Sandrigo, poi martedì 17, con l’esordio casalingo di Eurolega contro gli spagnoli del Noia Freixenet e si concluderà martedì 23, quando al PalaRovaganti sarà di scena il Bassano.
Dirette
Fischio d’inizio alle ore 20.45, con diretta streaming su www.hockeypista.fisrtv.it e Wab radio su www.youngradio.it