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Gran Premio d’Italia: Monza è fuori discussione, il contratto va rinnovato!


Monza è Monza; e non si tocca! AC Italia e Regione Lombardia sottolineano tutta la volontà di rinnovare il contratto che lega il circuito lombardo con Liberty Media, società americana che detiene i diritti del circus della Formula Uno. Tra un anno però il colorato baraccone della massima serie automobilistica mondiale potrebbe vedere l’ultimo Gran Premio d’Italia, il 90°, sul mitico tracciato brianzolo se nelle prossime settimane non si dovesse trovare un accordo in grado di soddisfare da una parte gli attuali padroni del giocattolo e dell’altra l’Automobile Club d’Italia, che pure ci mette il ‘grano’ e vanta anche uno storico d’eccezione non essendo proprio nata l’altro ieri.

Sul tema del rinnovo e del futuro di Monza è stato quantomai chiaro

il Presidente di ACI Angelo Sticchi Damiani 

che nel corso dell’odierna conferenza stampa di presentazione del Gran Premio di F1, 14a prova del mondiale in programma a Monza domenica 2 settembre, ha lanciato messaggi molto precisi su ciò che gli ronza per la testa. Insomma, AC Italia, che è entrata due anni fa nella proprietà della SIAS (la società di gestione di quello che è diventato Monza ENI Circuit), non vuole abbassare le braghe e chiede uno congruo sconto ai padroni del vapore, che pure hanno più volte lasciato intendere che Monza non può mancare nel calendario mondiale, con la sua storia leggendaria. Tra l’altro mancano quattro anni al Centenario dell’Autodromo Nazionale, costruito nel 1922 in soli 100 giorni, un vero record per l’epoca. E non solo, visto ciò che nella media accade nel nostro Paese. 100 anni da festeggiare in pompa magna con il Gran Premio d’Italia ancora presente nel calendario, ma non ai costi odierni (68 milioni in tre anni). Anche perché la corsa è in perdita pesante. E’ vero che esiste un indotto economico per il territorio difficilmente calcolabile (la locale Camera di Commercio parla di almeno un trentina di milioni), ma alla fine le casse del gestore lacrimano e non poco. Finora la prevendita non ha dato i risultati sperati e potrebbe essere stata rivitalizzata solo dalla vittoria della Ferrari di Vettel nell’ultimo GP di Spa in Belgio, giunta al termine di una corsa dove la Rossa di Maranello ha palesato una schiacciante superiorità tecnica.

Angelo Sticchi Damiani Presidente ACI

Gran Premio d’Italia, altre Regioni da coinvolgere in un progetto nazionale

“Motivo di soddisfazione, per noi e per il mondo del motorsport italiano, – ha detto il Presidente Sticchi Damiani – è il riconoscimento del grande lavoro svolto dall’ACI in questi primi due anni della convenzione triennale con la quale il Parlamento ci ha affidato l’onore e l’onere di organizzare uno dei gran premi più importanti e più ricchi di storia della Formula 1. Abbiamo dato tutto, risorse finanziarie, esperienza, know-how, visione e passione, e i risultati non sono mancati, come dimostrano gradimento e sostegno sia del Governo nazionale che della Regione Lombardia. Gradimenti e sostegni fondamentali che, alla vigilia del rinnovo della convenzione, lasciano ben sperare nella possibilità di poter contare su una prospettiva temporale più ampia e adatta a valorizzare al massimo un Gran Premio che, nella nostra visione delle cose, dovrà andare al di là del solo evento sportivo. L’idea, infatti, è quella di coinvolgere le Regioni geograficamente ma anche idealmente vicine a Monza: il Piemonte, con Torino capitale italiana dell’auto e l’Emilia Romagna, terra di motori. Questo per dar vita a una settimana di eventi dedicati alla promozione della bellezza italiana: dal paesaggio all’arte, dalla cultura alla moda all’enogastronomia e, naturalmente, allo sport”.

“Quest’anno – ha concluso il Presidente dell’ACI – cominceremo con il Veneto, approfittando della felice concomitanza con un altro gioiello italiano: la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Per la prima volta, una Ferrari di Formula 1 attraverserà il Canal Grande, da Piazza San Marco all’Accademia, dal Rialto al Casinò Municipale, e i vincitori del Gran Premio Heineken d’Italia 2018 verranno premiati con opere d’arte realizzate dai maestri vetrai di Murano”. 

Attilio Fontana Presidente della Regione Lombardia nel corso del suo intervento alla presentazione dell’89° Gran Premio d’Italia di F1

Gran Premio d’Italia, Monza un simbolo da difendere

Non sappiamo se gli artigiani lombardi, e quelli brianzoli in particolare, siano proprio contenti di questa scelta, ma il Gran Premio per ACI deve avere un respiro nazionale anche se la Regione Lombardia sborsa 5 milioni di euro. Chiaramente non lo fa per nulla, come ha sottolineato il Presidente Attilio Fontana: “Il Gran Premio di Monza è un simbolo vincente della Lombardia e dell’Italia nel mondo. Un simbolo che difenderemo, perché i simboli vanno difesi. La Regione – ha dichiarato il Governatore lombardo – ha sempre lavorato e combattuto perché questo appuntamento restasse in Brianza, nella città simbolo della Formula 1, nell’Autodromo che è riconosciuto da tutti gli appassionati internazionali come il ‘Tempio della velocità‘. Per questo posso confermare fin da ora che, come Regione, sosterremo sempre con forza e determinazione che Monza sia anche in futuro punto di riferimento della Formula 1. Desidero poi fare un appello a tutti coloro che si recheranno a Monza: rispettate le regole e non deturpate l’ambiente. Infine, da italiano, consentitemi di rivolgere un grande ‘in bocca al lupo’ alle nostre Ferrari”.

Monza quindi non è in discussione, almeno per quanto riguarda gli intendimenti, e per rinnovare la leggenda dello storico stradale ci vorrebbe davvero una vittoria Ferrari, di quelle capaci di riempire di titoloni i giornali nazionali ed internazionali, magari dopo una battaglia all’ultimo secondo con la Mercedes. Qualcuno sogna una doppietta, come trent’anni fa, quando al traguardo si presentarono Berger ed Alboreto, in parata. E non era trascorso manco un mese dalla morte di Enzo Ferrari. Oggi una vittoria Rossa ci starebbe proprio nel ricordo di Sergio Marchionne. Perché le vittorie Ferrari a Monza hanno un altro sapore, quello della gloria, ed entrano nell’epica di questo sport.

Geronimo La Russa Presidente AC Milano

Gran Premio d’Italia, Monza la sua casa esclusiva

“Il Gran Premio d’Italia può e deve avere solamente ed esclusivamente una casa: Monza – ha rimarcato il presidente di AC Milano Geronimo La Russa. Per tutti gli appassionati e per l’ACM, che nel 1922 volle quest’impianto e lo costruì in soli tre mesi, questo è un dogma per indiscutibili ragioni storiche, per motivi culturali e perché è l’unico circuito in Italia che può garantire un alto livello di sicurezza per i piloti e per il pubblico, una fortissima competitività, una spettacolarità e un fascino ineguagliabili. Con i colleghi del Consiglio direttivo ACM, che mi onoro di guidare da poco più di un mese, collaboreremo attivamente con Automobile Club d’Italia e le altre Istituzioni, prime fra tutte Regione Lombardia e i Comuni di Milano e Monza, per difendere e sempre più valorizzare il “Tempio della Velocità” che si avvicina al secolo di vita. Ciò significa anche portare sempre più eventi all’esterno dell’Autodromo, proprio come avverrà in questi giorni a Milano con appuntamenti alla Darsena e in luoghi simbolo della città. Un’azione che ci piacerebbe, in futuro, proporre in tutta la Lombardia, e penso – ad esempio – alla Varese del residente Fontana o alla Brescia delle Mille Miglia”.

Nel corso del suo intervento il neopresidente La Russa ha voluto inoltre ricordare, nel centenario della nascita, uno dei più grandi piloti italiani, il milanese Alberto Ascari (due titoli mondiali consecutivi in Formula 1), che proprio a Monza perse la vita in un misterioso incidente a fine maggio del 1955. Un affettuoso pensiero è andato a Paolo Montagna, giornalista e dirigente di ACM, recentemente scomparso, responsabile della sala stampa in ben trentotto edizioni del Gran Premio.

Giuseppe Redaelli Presidente SIAS

Gran Premio d’Italia, l’appuntamento più atteso

“Il Formula 1 Gran Premio d’Italia è uno degli appuntamenti più attesi del Campionato mondiale” – ha evidenziato il Presidente di Autodromo Nazionale Monza SIAS SpA, Giuseppe Redaelli – “e la passione che dimostrano i tifosi durante il weekend di gara monzese è unica in tutto il mondo. Per permettere al numeroso pubblico di vivere al meglio il più importante appuntamento italiano di motorsport, invito tutti gli appassionati che raggiungeranno il circuito nei prossimi giorni a consultare il sito internet dell’Autodromo dove troveranno le importanti indicazioni di sicurezza predisposte dalle Forze dell’ordine per garantire un sereno svolgimento dell’evento e per rispettare il bellissimo parco che ci ospita”.

Prosegue Redaelli: “Una importante novità di quest’anno, è il simbolico gemellaggio tra il Gran Premio d’Italia e la città di Venezia. La Serenissima è un esempio virtuoso di come la bellezza italiana possa essere valorizzata agli occhi di tutto il mondo. La coesione e l’ottima sinergia tra gli Enti deputati alla promozione del territorio e le Istituzioni, rappresentano un modello a cui anche Monza può e deve aspirare: un meccanismo replicabile che porta beneficio a tutti gli operatori coinvolti.

Le immagini di Venezia, quest’anno città scelta come simbolo dell’Italia, anticiperanno il Gran Premio di Monza dove coreograficamente verranno indossate le maschere del celebre carnevale. Sul Canal Grande sarà invece presente un’installazione che rappresenterà la gara monzese, nella stessa settimana in cui l’attenzione del pubblico sarà attirata anche dall’inizio della 75esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale e dalla Regata Storica”.

Foto di gruppo al termine della presentazione del Gran Premio d’Italia con il Sindaco di Monza Dario Allevi in primo piano

Gran Premio d’Italia, Monza per un giorno Capitale dei Motori

“La città di Monza è pronta ad accogliere il Gran Premio d’Italia, l’appuntamento che rende il nostro territorio per un giorno la capitale mondiale dei motori. – rimarca il Sindaco di Monza Dario Allevi –  Sì, perché il nostro Autodromo Nazionale è un biglietto da visita straordinario, uno dei pochi capace di parlare tutte le lingue dei cinque continenti: per questo il Comune sta lavorando con l’obiettivo di rendere il nostro “tempio della velocità” un protagonista sempre più integrato nella vita cittadina e sono certo che anche dal punto di vista turistico molto si possa fare per renderlo una meta sempre più ambita per tifosi e appassionati del mondo dei motori. Per farlo è necessario affrontare al più presto il tema dell’ammodernamento dell’impianto, favorendo una vision sempre più aperta e innovativa della sua gestione. Per vincere una sfida così ambiziosa serve mettere in campo un grande lavoro di squadra, insieme all’aiuto e indispensabile concreto di AC Italia, di Regione Lombardia e di tutta la filiera istituzionale fino al Governo. Perché far vivere l’autodromo tutti i giorni è “LA” sfida a cui siamo tutti chiamati”.

“Le potenzialità ci sono tutte: il contesto in cui è inserito, il Parco, lo rende un luogo ancora più ricco di fascino e la sua storia gloriosa contribuisce ad iscriverlo di diritto nel “mito dei motori” – prosegue Allevi – ma per alzare l’asticella serve guardare più in là e pensare a una programmazione variegata, capace di ampliare gli orizzonti. Penso non solo al ritorno della superbike ma anche ad altre manifestazioni sportive che certamente potrebbero beneficiare di un contesto così unico. Oltre a quello che da sempre è un mio sogno nel cassetto. Mi riferisco alla realizzazione di un Museo dei Motori e della Formula 1 che da solo potrebbe ogni weekend portare in città migliaia di turisti provenienti da ogni parte del mondo. In vista del prossimo anniversario del 2022, quando l’Autodromo Nazionale spegnerà le sue prime 100 candeline, vorrei che questo sogno diventasse realtà.  “Ricorderò a Ecclestone il valore di Monza” aveva detto Sergio Marchionne nel settembre 2015, durante le trattative per il rinnovo dell’ultimo contratto. Ebbene noi questo valore – fatto di storia, di sport, di tradizione e di tanta tanta passione –  ce l’abbiamo ben chiaro: lo ricorderemo insieme – tutti – per arrivare pronti alla scadenza del 2019 con un piano chiaro e dettagliato perchè il Gran Premio D’Italia resti qui a Monza. Per sempre”.

(servizio a cura di Carlo Gaeta)

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