L’estate 2017 si è annunciata rovente con l’arrivo dell’anticiclone delle Azzorre e la conseguente invasione di aria calda dall’Africa, un’ondata di caldo torrido che raggiungerà il picco nel prossimo fine settimana, nel quale -come sottolineano gli esperti- le temperature saliranno nella pianura Padana fino ad oltre 36°, con punte elevate anche in montagna fino ad oltre 1000 metri. A parte i consigli utili per affrontare il caldo, emanati anche dai Comuni della Brianza, il vero problema si chiama acqua, o meglio gli sprechi d’acqua, che in questa stagione devono essere contenuti al massimo, anche per l’alto rischio di siccità che in alcune Regioni si sta già facendo sentire minacciando i raccolti.
Lario Reti Holding, BrianzAcque e altre public utility dell’acqua potabile hanno invitato i cittadini ad un uso contenuto e razionale. Lario Reti ha inviato ai primi di giugno un SMS nel quale raccomandava di non sprecare manco una goccia d’acqua. “Nella stagione calda infatti si ripresenta la necessità di porre il massimo impegno per evitare il rischio di crisi idriche dovute alle punte di consumo e a possibili periodi di siccità. – dicono i gestori degli acquedotti – Un uso non corretto dell’acqua erogata dal pubblico acquedotto può, infatti, causare un aggravamento della distribuzione fino a condizioni di crisi”. E infatti, in molti ricorderanno bene gli appelli fatti da molti Sindaci anche del nostro territorio lo scorso anno, in particolare nel caldissimo mese di luglio.
Con l’acqua quindi non è proprio il caso di giocare perché si rischia davvero il razionamento anche dalle nostre parti, pur essendo a due passi dai laghi se il gran caldo dovesse continuare per giorni, come peraltro si prevede. E servono a poco anche certi acquazzoni che arrivando di botto scivolano di fatto sul terreno secco. In un nostro precedente intervento dello scorso anno a maggio ci eravamo posti alcune domande che riproponiamo incalzanti oggi: siamo certi di averne acqua a sufficienza anche nella verde Brianza? Quanta acqua sprechiamo?
http://www.brianzapiu.it/acqua-in-brianza-limpronta-idrica-per-ridurre-gli-sprechi/
Ecco come limitare gli sprechi d’acqua:
le annaffiature di orti e giardini che devono essere fatte la sera quanto fa meno caldo, l’acqua evapora più lentamente e viene meglio assorbita dalla terra. Contemporaneamente piante e fiori sui terrazzi possono essere annaffiati con l’acqua che si usa per lavare frutta e verdura che può essere facilmente recuperata in una bacinella;
i rubinetti vanno tenuti aperti solo quando serve, quindi quando ci facciamo la doccia (in questo periodo si suppone che ci laviamo di più) e quando laviamo i denti va chiuso e aperto solo per i risciacqui. Tenete conto che in media da un rubinetto fuoriescono circa 10 litri di acqua al minuto. Preferibili sono le docce rispetto al bagno perché riempire una vasca può comportare l’uso di oltre 100 litri d’acqua;
lavatrici e lavastoviglie devono essere usate solo a pieno carico evitando i lavaggi ad alte temperature. Lavare i piatti a mano, anche se pochi, comporta sempre un maggior consumo d’acqua potabile. A 30° un lavaggio in lavatrice richiede qualcosa come 80 litri d’acqua;
ridurre il lavaggio di autoveicoli e se proprio necessario non farlo a casa con secchio, spugna e canna, ma recarsi all’autolavaggio dove il consumo d’acqua è maggiormente controllato;
ai rubinetti di casa è meglio applicare i frangigetto o riduttori di flusso, che mescolando di fatto l’acqua all’aria riducono il consumo fino al 50% senza diminuire la resa lavante;
limitare il ricambio d’acqua nelle piscine anche quelle piccole per bambini, che si divertiranno pure, ma è il caso di ricordare che l’acqua di una piscina può bastare ad una famiglia di tre persone per lavarsi per una settimana;
riparare le perdite! Se un rubinetto perde la classica goccia al secondo in un anno perderemo qualcosa come 2000 litri d’acqua. Prima di andare a letto la sera è meglio assicurarsi che tutti i rubinetti siano ben chiusi. Attenzione agli scarichi del bagno. Un buon sistema per verificare se in casa abbiamo perdite occulte è quello di controllare il contatore la sera prima di coricarsi e la mattina quando ci svegliamo prima di aprire l’acqua. Un consumo anche minimo indica una perdita da qualche parte. Purtroppo va detto che le perdite maggiori sono proprio quelle che si verificano lungo il corso degli acquedotti, nelle tubazioni che spesso scaricano direttamente nel terreno.
Una famiglia di tre persone, dicono gli esperti, dovrebbe consumare circa un metro cubo d’acqua la settimana, circa 150/160 litri al giorno pro capite. Quindi se il consumo è nettamente maggiore vuol dire che c’è qualcosa che non va nel nostro comportamento o nel nostro impianto.
Esistono comunque dei test che possono essere fatti facilmente per prendere coscienza dei nostri quotidiani sprechi d’acqua, ricordando sempre che quello che abbiamo scritto non è la classica, inutile, “rottura di balle”, ma un monito ad un consumo oculato di un bene prezioso; ed i rischi di siccità sono davvero tanti a causa delle mutamenti climatici che stiamo vivendo e che sono sotto gli occhi di tutti.
Carlo Gaeta