La data esatta per questo folcloristico appuntamento è l’ultimo giovedì del mese di gennaio, se vogliamo all’inizio dei cosiddetti Giorni della Merla, la giornate storicamente più gelide nel pieno dell’inverno. Da qualche anno ormai non è più così; addirittura in questi giorni della nostre parti sembra quasi stia già arrivando la primavera. La tradizione, certamente precristriana, impone di bruciare la Gibiana o Giubiana proprio l’ultimo giovedì di gennaio, per propiziarsi una buona annata, soprattutto raccolti ricchi. La cultura popolare vuole anche che sia stata una castellana accusata di stregoneria a bruciare su una catasta di legna.
In molti paesi della Brianza il rito, che ad un certo punto stava un pò sparendo, è stato riesumato dalle locali associazioni e da qualche anno di ripete con la giusta periodicità annuale in molti Comuni del territorio così come l’antica tradizione vuole.
Secondo la leggenda che si tramanda, la Giubiana è per lo più una strega, spesso magra, con le gambe molto lunghe e le calze rosse. Vive nei boschi e grazie alle sue lunghe gambe, non mette mai piede a terra, ma si sposta di albero in albero. Così osserva tutti quelli che entrano nel bosco e li fa spaventare, soprattutto i bambini. E l’ultimo giovedì di gennaio va alla ricerca di qualche bambino da mangiare. Ma una mamma le tese una trappola. Preparò una gran pentola piena di risotto giallo allo zafferano con la luganega, e lo mise sulla finestra. Il profumo era delizioso, da far venire l’acquolina in bocca. La Giubiana sentì il buon odore e corse con la sua scopa, verso la pentola e cominciò a mangiare il risotto. Il risotto era tanto ma era così buono, che la Giubiana non si accorse che stava per arrivare il sole. Il sole uccide le streghe, così il bambino fu salvo.
La versione horror riporta di una mamma che prese una bambola e la riempì di coltelli e forbici, poi la mise nel letto, al posto della figlia. A mezzanotte si sentono i passi della Giubiana. La bimba spaventatissima, si stringe vicino alla mamma, mentre si sente la Giubiana salire i gradini ed entrare nella stanza. La Giubiana è feroce e in attimo ingoia la bambola, pensando di mangiare la bambina. Si sente un urlo, la mamma va nella stanza della bimba e trova il corpo della Giubiana a brandelli, per via dei coltelli e delle forbici.
La Festa della Giöbia è una festa di antica tradizione di origine precristiana che ancora permane nell’Altomilanese. In età medioevale alla Giobia è stata associata la sembianza umana, spesso quella di una vecchia o di una strega. Ricorrendo la festa alla fine di gennaio, ancora oggi viene celebrata in molti Comuni con il rogo di un pupazzo simboleggiante una donna anziana per esorcizzare le forze negative dell’inverno e propiziare l’avvento della primavera. https://it.wikipedia.org/wiki/Giubiana
( a cura di Carlo Gaeta)
Vi segnaliamo alcuni dei falò briantei, partendo da quello di Barzago (Lc) dove 28 gennaio 2016, organizzato dai gruppo e dalle associazioni del paese, Se brüse la GIBIANA con il seguente programma:
– ore 20.00: ritrovo presso l’aula civica
– corteo fino in Piazza Garibaldi
– processo alla Gibiana
– corteo fino al Centro Sportivo
– grande falò
– risòtt, lüganighe e vin brülè per töcc
Giovedì 28 gennaio a Macherio la Gibiana viene bruciata al Centro Sportivo.Ritrovo nel cortile della Biblioteca alle 18,30. Seguirà risotto, castagne, cioccolata e vin brulè
Giovedì 28 gennaio anche a Briosco è in programma il tradizionale Falò. Il ritrovo è alle ore 20 in Piazza Chiesa, dove saranno distribuite le torce a tutti i bambini bimbi. Seguirà l’avvio del corteo con il fantoccio verso il parcheggio nord del Cimitero. All’arrivo, accensione del tradizionale falò e degustazione gratuita di Risotto con Luganega, Dolci, Pandoro, The caldo e Vin brulé.
Sabato 30 gennaio al «Fuin» di Seregno LA VERA GIUBIANA, il falò con l’immancabile risotto per ricordare la tradizione contadina che accompagna verso la fine dell’inverno con molte novità: la messa in scena della leggenda della strega e una Giubiana «social»
«Speriamo che la Giubiana possa bruciare bene. La tradizione, infatti, dice che insieme al fantoccio della strega bruciano anche le miserie e i mali dell’anno appena trascorso, episodi tristi e negativi, magari connessi all’attuale crisi economica, che diventano fumo e svaniscono nel buio della notte, aprendo a un nuovo anno migliore. E ne abbiamo bisogno tutti». Così il sindaco Edoardo Mazza ha presentato così l’iniziativa promossa dall’Associazione «Madonna della Campagna», in collaborazione con l’«Academy Musical Arts» di «Cartanima».
Sabato 30 gennaio il fantoccio della Giubiana, realizzato con legno, paglia e tessuti, dai volontari dell’associazione, sarà esposto in piazza Italia fino a sera, quando sarà trasportato al «Fuin», in via Cagnola, per essere bruciato. Alle ore 20 inizierà la degustazione del «Risotto della Giubiana», riso giallo allo zafferano con «luganega» (salsiccia), al prezzo simbolico di un euro a piatto e, alle ore 21.30, la rievocazione della «Vera Storia della Giubiana» con rogo finale.
«Quest’anno sarà una Giubiana diversa, spiega il Sindaco. Chi è la vecchia strega che brucia e perché mangia il risotto? Per rispondere a queste domande i volontari dell’associazione Madonna della Campagna con la collaborazione degli allievi di “Cartanima” metteranno in scena metteranno in scena, per grandi e piccini, la vera storia della Giubiana».
«Non ci fermiamo mai – prosegue Felice Beretta, presidente dell’Associazione “Madonna della Campagna” – e la Giubiana è la dimostrazione: riportata alla luce per scherzo qualche anno fa, è diventata un appuntamento affollatissimo per centinaia di seregnesi e brianzoli. E, così, quest’anno abbiamo deciso di fare un altro passo. Poiché molte persone, soprattutto i più giovani, ci chiedono informazioni sulla storia della Giubiana, perché la si brucia, perché si mangia il risotto e chi è veramente questa strega, abbiamo pensato di mettere in scena la leggenda della Giubiana. Con l’obiettivo di far conoscere a tutti il significato, legato alla tradizione culturale lombardo-brianzola, la stessa che difendiamo ogni anno con tutti i nostri eventi».
Ma sarà anche una Giubiana «social»: l’associazione ha attivato l’hashtag #giubianaseregno2016, per poter «taggare» gli scatti fotografici più belli realizzati dai cittadini al fantoccio durante il trasporto, l’esposizione nel centro storico e il rogo nell’area del «Fuin».
LA FESTA DELLA GIUBIANA 2016 a MERATE è per sabato 30 gennaio
Il ritrovo per tutti i bambini sarà in biblioteca alle ore 15 per un interessante e divertente laboratorio e lettura animata (la partecipazione è gratuita). La festa proseguirà con la partenza del corteo alle 16.30 da piazza Italia per le vie del centro.
Infine, intorno alle 17, il grande, grande falò per scacciare l’inverno al Parco cittadino Belgiojoso. Nei pressi del falò ci sarà un banchetto della Proloco Merate dove verrà venduto pane e salame, vino rosso, cioccolata calda e the caldo.
A Cadorago all’Oratorio di San Martino la Giubiana si brucia sabato 30 gennaio con una festa che inizia alle 19 con la cena a base di risotto con Luganega, salamelle e tortelli. Il corteo prende il via alle 20.30 e attraverserà le vie del paese per un’oretta fino al rogo finale.
A Guanzate (Co) SABATO 30 GENNAIO 2016 il rogo della Giubiana parte dalle ore 20,30 in Piazza Partigiani il Corteo Storico e poi Rogo con Trippa Polenta e Vin Brulè.
Ritorna anche l’attesissima FESTA DELLA MERLA SABATO 30 GENNAIO 2016 presso l’Oratorio di Monte Marenzo ( via Belvedere). Un momento per ritrovare i compagni dei campi estivi, i ragazzi e le ragazze, i genitori e tutti gli amici della Cooperativa Liberi Sogni.
Una serata che quest’anno sarà ancora più speciale per il primo anno del CRAZYBOSCO di Valgreghentino! Un bosco pieno di rovi che abbiamo ripulito e di cui tutti noi, insieme, ci siamo presi cura, che ci ha regalato dei bellissimi campi, nuove amicizie, un contatto profondo con la natura e con noi stessi. Un bosco che si colora di tutte le nostre sfumature.
Durante la serata trasmetteremo in anteprima il video dei CAMPI ESTIVI 2015!Riviviamo insieme i migliori momenti dell’estate passata! Verranno presentate anche le nuove proposte per i campi estivi 2016.
Info e iscrizioni entro mercoledì 27 gennaio: crazylienza@liberisogni.org / 3347368295
Programma:
Ore 15.30 ritrovo per i ragazzi dei campi e chiunque voglia darci una mano, laboratorio di cucina e preparazione della sala
Ore 19.30 accoglienza dei partecipanti presso l’oratorio di Monte Marenzo
Ore 20.00 inizio GIRO bio PIZZA preparato insieme ai ragazzi con prodotti biologici e del territorio, birre artigianali e bevande equosolidali
a seguire.. GARA di TORTE: porta la tua torta da condividere con gli altri, le più votate riceveranno simpatici premi!
MUSICA per concludere in allegria.
Contributo di partecipazione:
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pizza a volontà + bibita del commercio equosolidale: 8 euro
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pizza a volontà + birra artigianale (0,33 cl) o birra commerciale (0,66 cl): 10 euro
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bambini sotto i 10 anni e ragazzi che contribuiscono nel pomwriggio all’allestimento e preparazione: 6 euro