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Fuori sede: come affrontare la nuova sfida

Brianza Acque

Quando ci si iscrive all’università, e si sceglie un ateneo importante, spesso si è costretti ad andare a vivere fuori sede, ad esempio a Roma o a Milano. In quei casi è logico avere un po’ di timore, misto alla gioia di iniziare un percorso indipendente e fatto di nuove avventure e di nuove conoscenze. Ogni sfida, in fondo, è in grado di regalare gioie e dolori, e bisogna affrontarla con un certo livello di preparazione.

Cosa considerare quando si va a studiare fuori

La vita da fuori sede è emozionante, ma ci sono una serie di aspetti che conviene sempre considerare prima di calarsi in questa nuova avventura. Per prima cosa, è importante trovare una casa che possa dirsi accogliente, e che possa consentire al ragazzo di difendere i propri spazi e la propria privacy. I coinquilini giocano un ruolo molto importante, ed è necessario chiarire sin da subito quali sono i limiti da non valicare.

In secondo luogo, si suggerisce di fare grande attenzione al contratto, evitando ovviamente le proposte in nero, e studiando tutte le clausole presenti nel documento, per non avere sorprese. Per fare un esempio concreto, bisogna sempre considerare il prezzo dell’affitto alla luce delle spese, verificando se sono incluse o meno le bollette nel pagamento. Tra le altre incombenze per un fuori sede figura anche il contratto per la navigazione sul web, spesso al centro di dispute fra gli inquilini. In tal caso, invece di imbarcarsi in situazioni e discussioni spiacevoli, è possibile prendere in considerazione alcune alternative come un collegamento internet prepagato, che non ha alcun tipo di vincolo da dover rispettare, e che può essere gestito facilmente anche da soli. Infine, meglio fare un check delle condizioni degli infissi e degli elettrodomestici, per segnalare sin da subito al proprietario eventuali danni, evitando che poi questo possa rivalersi sulla caparra dello studente.

Consigli su come affrontare la vita da fuori sede

Con i coinquilini bisogna sempre scendere a patti, o per meglio dire a compromessi. Ognuno è diverso dagli altri, quindi occorre trovare un punto di equilibrio, in modo tale da creare un clima sereno e disteso in casa. Anche se alle volte si tratta di un sacrificio, è meglio farlo per evitare di creare situazioni di imbarazzo con persone con le quali si dovrà convivere quotidianamente per molti mesi.

Inoltre, è bene capire che studiare da fuori sede non vuol dire essere in vacanza: va bene godersi la vita nei weekend, ma durante la settimana lo studio e la frequentazione delle lezioni devono diventare la priorità. Poi è opportuno imparare ad organizzarsi sin da subito, sia con gli orari, sia con le spese. Chi va a vivere da solo per la prima volta spesso non ha esperienza in questi aspetti.

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