L’evento Primav…arenna! La natura si risveglia sul lago di Como, organizzato dal Comune di Varenna e dalla Provincia di Lecco, sta riscuotendo anche quest’anno un enorme successo, grazie alle visite guidate ai Giardini di Villa Monastero e Villa Cipressi, organizzate dal Comune di Varenna, che hanno visto già a partire da sabato 12 marzo numerosi visitatori.
Le iniziative turistiche della Provincia di Lecco proseguono sabato 19 marzo alle 10.30 con la visita guidata all’Incubatoio De Marchi di Fiumelatte con prenotazione obbligatoria (telefono 0341 295450, e-mail villa.monastero@provincia.lecco.it), per conoscere le attività di riproduzione e vedere dal vivo le attività di incubazione della fauna ittica lariana.
Sempre sabato 19 marzo dalle 10.00 alle 17.00, in occasione della Festa del Papà, nella Casa Museo di Villa Monastero sarà proposto il divertente percorso Alla scoperta di un’antica dimora che permetterà alle famiglie di trascorrere assieme un pomeriggio veramente piacevole.
Per gli amanti dell’arte l’invito è alla mostra Vecchi scorci tra lago e monti dedicata al pittore calolziese Arturo Bonanomi (1920-2010), che verrà inaugurata sabato 19 marzo alle 16.00 presso lo spazio espositivo di Villa Monastero.
Per informazioni: www.villamonastero.eu e www.facebook.com/villamonasterolc.
L’Incubatoio De Marchi di Fiumelatte
Nella prima metà del Novecento Marco De Marchi, proprietario dal 1925 di Villa Monastero a Varenna, realizzò a Fiumelatte, in un edificio già adibito a fabbrica di vetri soffiati, un incubatoio finalizzato al ripopolamento ittico del Lago di Como, in sintonia con i suoi ampi interessi di ricercatore e di studioso. Nel 1927 De Marchi donò l’edificio alla Società Lombarda per la Pesca e l’Acquicoltura per l’allestimento di un grande centro di piscicoltura. Dopo la sua morte nel 1936, l’incubatoio venne donato allo Stato Italiano, con la precisa volontà testamentaria di mantenerlo in funzione quale centro destinato ad aumentare la pescosità del Lario.
L’attività dell’ incubatoio De Marchi è stata assicurata in successione dall’Istituto Italiano di Idrobiologia, dal Consorzio provinciale di tutela della pesca e dalla Provincia di Como fino a quando, dopo alcuni anni di abbandono, la Provincia di Lecco è entrata in possesso dell’immobile e ha iniziato un progetto di recupero finalizzato al consolidamento strutturale, alla realizzazione di locali a uso foresteria e laboratorio e al ripristino del sistema di captazione dell’acqua dalla sorgente e dal lago. L’incubatoio è anche un importante centro per la ricerca sull’ittiofauna.