La visita in Italia del presidente iraniano Hassan Rouhani porta indubbiamente ad un definitivo disgelo delle relazioni anche sotto l’aspetto degli scambi economici. La repubblica islamica rientra nel gotha degli Stati più influenti della sfera mediorientale sotto molti punti di vista e quindi non è affatto in secondo piano la necessità di incrementare l’export verso l’Iran, fermo a un miliardo di euro, ai livelli precedenti al 2011 quando le relazioni economiche prevedevano accordi sul fronte siderurgico, alimentare, energetico e infrastrutturale.
L’Italia è il secondo Paese nell’Unione Europea, dopo la Germania, per export in Iran. Dall’analisi dei dati sull’interscambio commerciale effettuata dall’Ufficio Studi di Confartigianato, si evidenzia che da novembre 2014 a ottobre 2015 il Bel Paese ha esportato prodotti per un totale di 1.213 milioni di euro e importato beni per 509 milioni.
Secondo le valutazioni del Fondo Monetario Internazionale, la Repubblica Islamica registrerà nel 2016 un tasso di crescita del PIL reale del 4,4% e una dinamica delle importazioni di beni e servizi del 16,2%, a seguito del termine delle sanzioni economiche internazionali.
Dall’esame di lungo periodo, si evidenzia che nel 2015 le esportazioni sono diminuite del 41,1% rispetto al 2010 e le importazioni dell’89,3%, a seguito delle sanzioni dell’Unione Europea mirate a disincentivare il programma nucleare del Paese e ulteriormente intensificate da marzo del 2012 con il divieto di importare nell’Unione prodotti petrolchimici dall’Iran.
Nel settore dei macchinari e apparecchiature, che da solo pesa il 54% dell’export, la Provincia di Monza e Brianza fa segnare 33,3 milioni di esportazioni nei primi nove mesi del 2015.Nello stesso periodo, rispetto all’anno precedente, le esportazioni del Manifatturiero verso l’Iran sono aumentate del 9,6% e Monza e Brianza in particolare fa segnare un +30,5%.
Da sinistra, Giovanni Barzaghi e Paolo Ferrario, rispettivamente Presidente e Segretario Generale di APA Confartigianato Imprese Milano e MB
«La missione romana del Presidente Rohani può segnare per le nostre imprese il momento di apertura di una nuova e proficua fase nei rapporti economici con l’Iran. Oltre agli accordi con le grandi realtà dell’energia e dei settori trasporti, infrastrutture e costruzioni, il mercato iraniano è un orizzonte di assoluto interesse anche per le PMI artigiane nostrane, in particolare per quanto riguarda Macchinari e apparecchiature, Prodotti chimici, Apparecchiature elettriche e per uso domestico, Prodotti in metallo – spiegano il Presidente e il Segretario Generale di APA Confartigianato Imprese Giovanni Barzaghi e Paolo Ferrario – In questo senso intendiamo sfruttare appieno questo nuovo clima per favorire la crescita e lo sviluppo delle nostre imprese». Insomma, anche la Brianza guarda con interesse all’Iran.