Per gli appassionati di automobilismo ultimo fine settimana all’Arengario di Monza della mostra “Campioni nel cuore” che, con le sue 60 immagini, è un vero e proprio tributo a Ercole Colombo.
Grande maestro della fotografia che può vantare la partecipazione a più di 700 Gran Premi, Ercole Colombo ha saputo coniugare la sua passione per le corse automobilistiche e per l’arte di scattare foto, fondendole entrambe magistralmente in quella che è da sempre la sua professione.
Presenza costante nelle gare automobilistiche, il suo talento e la sua fama lo hanno da sempre preceduto, tanto da permettergli di pubblicare su testate giornalistiche prestigiose, italiane e straniere.
Diventato il celebre e affidabile fotografo della Ferrari e della Formula 1, nel 2018 Ercole Colombo ha tagliato il traguardo del suo 700° Gran Premio di Formula 1 e, ancor più recentemente, del suo 50° Gran Premio di Monza.
La mostra a lui dedicata si presenta come un’esposizione delle sue foto e, di rimando, come un romanzo della sua vita. Ad accompagnare i 60 scatti esibiti, infatti, didascalie curate dal giornalista e scrittore Giorgio Terruzzi (con il quale Ercole ha curato altre mostre) che riprendono una citazione dello stesso Colombo, a dimostrazione del fatto che fotografare le automobili da corsa, i piloti e le gare, non è soltanto un lavoro per Ercole, ma una passione, un vero e proprio stile di vita.
Ogni celebre fotografia del maestro cattura gli occhi, certamente, ma anche il cuore con i suoi ricordi, talvolta felici e talvolta malinconici, come quello legato al Gran Premio del Giappone del 1976 e al gesto commovente e, allo stesso tempo, coraggioso di Niki Lauda: “Ho paura disse Niki sotto il nubifragio. Si fermò e consegnò il titolo a Hunt. Un gesto di straordinario coraggio nell’anno in cui Niki rischiò di morire”.
Estremamente toccante e infelice anche la foto che immortala il momento, durate il Gran Premio di Monza del ’78, del fatale incidente avvenuto subito dopo il via, che causò la morte del pilota Ronnie Peterson. Uno scatto che ci mostra tutta l’essenza delle gare da corsa…momenti in cui tutto sfreccia via alla velocità della luce: le auto, i loro piloti, lo sguardo degli spettatori, l’asfalto sotto le gomme…e la vita stessa.
Tra scatti di emozioni e di ricordi, all’interno della mostra non poteva certo mancare una delle fotografie più famose di Ercole Colombo, quella del bacio dato teneramente da Enzo Ferrari a Gilles Villeneuve: “E’ l’immagine che più amo – così la ricorda Colombo – quasi rubata. Gilles era reduce da un incidente grave a Imola e il gesto di Ferrari svela una tenerezza commovente nei confronti di quel piccolo uomo dal cuore grande”.
Entusiasmo e attaccamento ai piloti, che ormai sono vecchi amici, anche queste sono le sensazioni che traspirano dalle fotografie di Ercole Colombo, che gioisce insieme a loro di ogni vittoria: “Al Gp di Portograllo del 1984 chiesi a Niki di mostrare il 3 con la mano. Lui mi chiese il perchè. Si era scordato che aveva già vinto due titoli con la Ferrari nel ’75 e nel ’77”.
Numerosi e ricchi non solo di professionalità, ma anche di amicizia e ammirazione, i ricordi legati al grande Michael Schumacher: “Facevo fatica a vederlo in divisa Mercedes dopo tanto rosso…ma la sua faccia continuava ad essere ovunque, era come una persecuzione, compariva persino al tornello d’ingresso paddock”.
La mostra offre una carrellata non solo delle fotografie del maestro, ma anche di quelle scattate da altri e che vedono come soggetto Ercole stesso immortalato insieme ai piloti e alle celebrità del mondo delle corse automobilistiche, quegli stessi personaggi che, come accennato prima, erano sì i soggetti delle sue foto, ma che nel corso del tempo si sono trasformati negli affetti della sua vita, di quella che si svolge dall’altra parte del rullino.
A corollare il tutto, un video riprodotto all’interno della sala dell’Arengario, in cui Ercole Colombo racconta alcuni tra i più divertenti e significativi aneddoti della sua vita da fotografo di Formula 1.
“Sono pezzi di giornalismo poetico” dice delle sue fotografie, il collega e amico Giorgio Terruzzi.
D’altra parte, quando l’obiettivo di un grande fotografo riesce a catturare il momento esatto in cui il volante di un’automobile gira all’impazzata, quasi come una trottola; oppure ancora l’attimo fuggente in cui i motori incandescenti dell’auto lanciata a tutta velocità toccano l’asfalto e producono una fiammata ambrata, non si può che definire poesia.
Gli istanti frenetici della gara, custoditi nel rullino di un esperto del mestiere che riesce a raccontare, attraverso le automobili da corsa, la metafora della vita: adrenalina, competizione, traguardi, rischio.
Tutto questo è Ercole Colombo, tutto questo è poesia.
Informazioni utili sulla mostra “Campioni nel cuore”:
Arengario di Monza
Date: dal 5 al 22 settembre 2019
Orari: dal martedì al venerdì 15.00 – 19.00; sabato e domenica 10.00 – 13.00/ 15.00 – 19.00
Ingresso Libero
Francesca Motta