Che il settore dell’e-commerce sia in buona, anzi ottima, salute ce lo confermano sempre più di frequente i dati. Cifre che registrano un segno positivo in tutta Italia e in particolare nella nostra regione. Stando a un’elaborazione effettuata dalla Camera di Commercio di Milano, Monza e Brianza e Lodi il business online ha stabilito nel 2018 una crescita del +58% in Lombardia e del +68% in Italia. Si tratta di una proiezione ovviamente, dato che l’anno è ancora in corso, ma il trend positivo appare quantomeno inarrestabile. Una tendenza che coinvolge non solo gli acquirenti, ma l’intero comparto digitale, verso il quale sempre più, anche le piccole e medie imprese, stanno convergendo.
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Il settore del mercato digitale vede impiegati nella provincia di Monza e Brianza trecento imprese collocandosi così al terzo posto regionale dopo Bergamo (383) e Milano (1.378) che è seconda nella classifica nazionale dopo Roma (1.523).
Se guardiamo ai dati di acquisto vediamo che sulla base di una ricerca effettuata da Alkemy, digital enabler italiano, su un campione di 80mila acquirenti online, la Lombardia consolida il primato ottenuto nel 2017 con una crescita nell’anno in corso del +3%. A seguire Lazio, Emilia-Romagna e Piemonte.
Il digitale tira e non solo come offerta di servizi, ma anche come opportunità di crescita per le eccellenze artigianali del territorio. Le possibilità di promozione e valorizzazione attraverso siti web aziendali o grazie anche ai grandi marketplace come Amazon che garantiscono vetrine dei prodotti fino a qualche tempo impensabili.
Si tratta di un processo di evoluzione digitale che negli anni ha di certo subito l’impatto consistente dei grandi brand che in qualche caso hanno fagocitato le piccole imprese artigiane. Un po’ come a partire dagli anni ‘60 l’avvento dei supermercati e della grande distribuzione mise in percolo le realtà locali. Con le debite proporzioni ovviamente, visto che nell’era di internet, l’e-commerce è diventato uno strumento potente per valorizzare le eccellenze locali, sia a livello artigianale, che gastronomico.
Ad accorgersene ad esempio Amazon che dal 2015 ha aperto sulla propria piattaforma una sezione dedicata al Made in Italy, dove le aziende italiane possono commercializzare e promuovere i propri prodotti. E il nostro Paese si è dimostrato da subito estremamente ricettivo, visto che è stata la Nazione europea in cui il servizio è cresciuto più in fretta. Accanto a questa iniziativa quella di Amazon handmade dove è possibile vendere oggetti realizzati a mano, con in chiaro intento di valorizzare creazioni uniche ed artigianali.
Lo stesso settore della logistica e delle spedizioni si è adeguato con strumenti innovativi al trend positivo registrato dal commercio online. Piattaforme di comparazione corrieri come Packlink PRO che si integrano con il marketplace di Amazon e permettono alle piccole e medie imprese di gestire in maniera rapida e veloce le spedizioni. Con vantaggi notevoli sia in termini economici che di ottimizzazione del tempo-lavoro. Grazie all’integrazione Amazon con Packlink PRO è infatti possibile importare automaticamente gli ordini, scegliere i corrieri migliori e perfino stampare le etichette da apporre sui pacchi da spedire.
Una soluzione all-in-one che diventa strumento essenziale nel mondo digitale, là dove rapidità, efficienza e ottimizzazione dei tempi si rivelano sempre più fondamentali in un mercato così competitivo.
Quella che inizialmente era apparsa come una sfida, tra i grandi marketplace mondiali e le piccole e medie imprese italiane, oggi si è trasformata in un rapporto sinergico. Dove le seconde hanno il vantaggio, non da poco, di vedere promossi i loro prodotti in tutto il mondo. Una vetrina impensabile fino a pochi anni fa. Un simile cambio di paradigma va ovviamente a tutto vantaggio di coloro che si concentrano su produzioni locali di alta qualità. Perché la localizzazione è diventata un plusvalore tenuto in grande considerazione; a fare da traino il marchio Made in Italy apprezzato e riconosciuto in tutto il mondo. Dopo Coca-Cola e Visa il brand Made in Italy è il più noto al mondo e secondo una ricerca condotta da Kpmg Advisory, gli stranieri associano al marchio parole come qualità, bellezza e cultura.
Qualità che possono essere sfruttate al meglio per promuovere i nostri prodotti. Nelle creazioni artigianali, ad esempio, dove il valore aggiunto è dato dalla maestria degli artigiani: è il caso come abbiamo accennato della sezione handmade di Amazon. Una vetrina che fa dell’originalità e dell’unicità un marchio di fabbrica, unicità che nel nostro territorio per molti anni ha avuto nel Made in Brianza un’eccellenza del design italiano.
Si tratta dunque di opportunità significative da cogliere con la consapevolezza del valore del prodotto che stiamo vendendo. Una qualità che rispecchia anche il valore del territorio di cui l’artigiano è parte integrante. Nel contesto di una promozione che può avere importanti ripercussioni anche dal punto di vista turistico.