Quando più di un anno fa abbiamo intrapreso il progetto BrianzaPiù avevamo un solo grande obiettivo: quello di portare alla ribalta le tante cose belle e buone che il nostro ricco territorio offre; eventi e notizie spesso trascurate per dare spazio alla solita informazione “morbosa” fatta prevalentemente di news “brutte” o di gossip. Proprio un collega, addetto stampa, con fare scherzoso, mi diceva che su questa strada c’è poco da sfogliar verze; anzi, che è una via già segnata dall’insuccesso, visti i tempi grami per l’informazione e quello che si fa per accaparrarsi un lettore.
Ebbene, i primi oggettivi riscontri numerici in nostro possesso, dopo questo trimestre di avviamento, iniziano a darci un pochino di ragione, senza presunzione alcuna. I numeri parlano di una continua crescita dei famigerati “click”, che, da quando siamo online, hanno superato quota 25mila, con una media mensile che si sta ormai attestando sui quasi 12mila contatti. Insomma, siamo ormai nel pieno della nostra piccola-grande sfida. Abbiamo davanti tanta strada da percorrere per migliorare ed affinare il nostro prodotto, dal punto di vista grafico e dei contenuti, senza snaturare la mission iniziale che vuole sulla nostra home page solo notizie positive ed utili alla collettività briantea.
Abbiamo avuto conferma, in questa prima parte del nostro cammino, che c’è una Brianza che vive di eventi collegati al proprio territorio, all’ambiente, alle tradizioni e alla cultura. Una Brianza che lavora, produce e non vuole disperdere il proprio patrimonio storico-culturale. Le prime rilevazioni statistiche ci dicono che le notizie che “pagano” di più dal punto di vista dei singoli contatti sono proprio quelle relative all’ambiente e agli eventi green che si svolgono sul nostro territorio, oltre all’enogastronomia, alle manifestazioni, alle rassegne culturali e sociali. Ogni nostro visitatore (che caldamente ringraziamo) ha la pazienza di fermarsi per leggere fino a 5/6 pagine del sito, una buona media di permanenza se si pensa che i dati mondiali sull’utilizzo della rete ci raccontano di una dispersione altissima dell’utenza dopo appena il terzo “click”. Tutto questo significa soltanto che abbiamo posto la prima pietra e abbiamo le potenzialità per mettere le altre, sulla base di rilevazioni che iniziano a darci qualche utile elemento da consegnare per le analisi agli esperti di web mktg e di economia digitale.
Intanto, prendiamo atto con una certa soddisfazione che nell’ultimo periodo sono nate nel grande triangolo brianteo iniziative analoghe, quasi dei cloni, che certamente fanno bene alla promozione della nostra amata Brianza e in generale anche alla comunicazione via web. Alcune di queste “nobili”e “appassionate” iniziative hanno mostrato subito un “innamoramento” per EXPO e soprattutto per i finanziamenti messi a disposizione per i progetti che richiamano, in qualche modo, i temi dell’esposizione universale, ai nuovi modi di fare comunicazione, al turismo e alla promozione territoriale ecc. (rubinetti finanziari che fortunatamente si chiuderanno a breve…e poi vedremo…); pochi invece sono frutto di una genuina volontà di dare voce ad un territorio che in molti non tanto tempo fa davano quasi per morto, o quantomeno narcolessico. E’ singolare anche verificare come vengano pubblicamente finanziate attività solo lontanamente collegate o che, addirittura, nulla c’entrano con il tema dell’alimentazione che, in modo del tutto discutibile, viene sottolineato dalla kermesse internazionale milanese. E’ bello anche constatare come attività consortili, fieristiche ed espositive, nate sulle ceneri di evidenti costosi fallimenti pregressi, si rigenerano sotto nuovi loghi, in aree limitrofe, con personaggi vecchi e nuova linfa pubblica. A volte non proprio due euri dati per compassione dagli Enti preposti.
E’ forse il caso di ricordare ai nostri lettori che BrianzaPiù nasce come iniziativa privata, affrancandosi al Consorzio Turistico delle Brianze e del Triangolo Lariano, che ha sempre funzionato per privata volontà fin dai tempi della vecchia Fiera di Monza. A Mariano C.se da novembre abbiamo aperto la nuova sede operativa, che pure vive su privati contributi. Abbiamo investito di tasca nostra per mettere in scena di recente l’atto primo di un’iniziativa enogastronomica che ben si richiamava ai temi dell’Expo e che pure ha convogliato al Palazzo Storico delle Esposizioni circa 4000 persone ed una sessantina tra espositori, sodalizi, associazioni e scuole. Per organizzare questo evento, ci era venuta pure la “malsana” idea di partecipare ad un bando pubblico per ottenere quanto meno un modesto contributo alle spese, consapevoli di svolgere il nostro piccolo ruolo promozionale a favore di questo territorio, a beneficio dell’intera collettività e delle nostre imprese. Inutile aggiungere che con quel bando sono stati premiati il tombolo, il tiro alla fune, il salto della quaglia e della buazza, il cous cous brianzolo e la cozza di lago, piuttosto che suddividere in modo equo le già scarse risorse che avrebbero dato un pò di respiro a chi si sente davvero impegnato per il Made in Brianza. Mi taccio perché mi verrebbe anche voglia di parlare di un bel gruzzoletto erogato ad un nostro “parente” diretto, pieno zeppo di innovative proposte, presentato ufficialmente poco più di un mesetto fa sulle vicine rive del lago di Lecco, guarda caso per prepararsi ad Expo?! Speriamo ci facciano poi sapere com’è andata nell’orgia di Milano per le belle rappresentanze della nostra terra capace di nutrire.
Per carità, non è il caso di alimentare polemiche, sono semplici amichevoli constatazioni, senza alcuna inutile contrapposizione. Ognuno faccia il suo e quello che può fare. Possibilmente soprattutto con le sue forze e le sue casse.
Come ricordava il grande Montanelli (che è stato il mio direttore all’inizio dell’avventura giornalistica più di trent’anni fa) chi vuol fare questo mestiere deve scegliere il proprio padrone: il lettore. Quindi, se volete, continuate a seguirci perché solo a Voi sempre renderemo conto!
Carlo Gaeta
Presidente del Consorzio Turistico delle Brianze
Direttore di BrianzaPiù