Il Resto del Carletto

Donazione di organi: più sensibili nei piccoli Comuni brianzoli

Brianza Acque

AIDO

A ben leggere i numeri presentati recentemente dall’AIDO (Associazione Italiana Donatori Organi) in 44 Comuni su 55 della Provincia di Monza e Brianza si evince che gli abitanti dei piccoli centri, dei Comuni con minor densità abitativa, sono maggiormente sensibili alle donazioni di organi “post mortem”. Guardando le statistiche emerge chiaro che nei “paesi” sono più attenti, più aperti a quest’atto di amore verso il prossimo, verso chi è in attesa di un cuore, di un rene, di una cornea, per poter ritornare a vivere. O forse è più giusto sottolineare anche che nelle realtà dove ci si conosce un po tutti è più facile trovare un addetto dell’anagrafe che, mentre sta rilasciando la nuova Carta di Identità, stimoli alla buona pratica della donazione degli organi e quindi inviti il cittadino a manifestare l’assenso alla donazione di organi.

Lo scorso 30 settembre, dopo circa un anno,  si è conclusa la sperimentazione della Sezione Provinciale AIDO di Monza e Brianza per la raccolta delle dichiarazioni di volontà a donare organi, tessuti e cellule post mortem presso gli Uffici Anagrafe dei Comuni della Provincia al momento della consegna della Carta d’Identità. Così oggi si è in grado di stilare una piccola classifica dei brianzoli più generosi.

Ricordiamo che l’atto istitutivo dell’opportunità di dichiarare la volontà della donazione di organi era stato siglato il 10 ottobre 2013 fra l’ASL, il Presidente del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci di Monza e Brianza ed il Presidente della Sezione AIDO di Monza e Brianza. Il Protocollo prevedeva che i Comuni inviassero i moduli raccolti, con l’espressione del consenso o diniego alla donazione degli organi dei cittadini che si recavano a ritirare la Carta d’Identità, agli Uffici incaricati dei Distretti Socio Sanitari della Provincia, i quali avrebbero inviato al Servizio Informativo dei Trapianti (S.I.T.) del Ministero della Salute i dati dei dichiaranti e conservato i moduli, come già era prassi nel passato presso gli sportelli comunali.

Al riguardo, nel 2014, promossi dall’Asl di Monza, erano stati organizzati 5 corsi di formazione per gli operatori che nei Comuni lavorano all’anagrafe. Tre corsi sono stati organizzati in questo 2015. Con questa specifica preparazione rivolta al personale dei Comuni, le diverse sezioni Aido della Brianza hanno provveduto ad esporre locandine informative sulla utilità di donare gli organi in quasi tutti gli uffici anagrafe, ma non solo. Al 30 settembre 2015 sono 2682 le dichiarazioni di volontà espresse dai brianzoli e inviate al Sit di Roma tramite i distretti dell’Asl di Monza. Passando in rassegna la tabella si evince che Verano e Sovico sono i Comuni più attenti a questa emergenza. Numeri positivi anche per Albiate, Besana, Villasanta, percentuali che se confrontate con quelli dei Comuni con un elevato numeri di abitanti la dicono lunga sulla minor sensibilità di chi risiede appunto nelle città più popolate della Brianza. Morale: nei paesi si è più solidali, ma non c’è da meravigliarsi.

Pierfranco Redaelli

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