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Disastro di parete addominale, all’ASST di Monza si opera


Dopo il successo ottenuto nel doppio intervento svolto in diretta nei giorni scorsi, alla Azienda Socio-Sanitaria Territoriale di Monza sono pronti ad affrontare i delicati casi di “disastro di parete addominale”. Di che cosa si tratta ce lo spiega il dottor Dario Maggioni, Direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Generale del Presidio di Desio, attraverso un comunicato dell’ASST. 

Dario Maggioni (terzo da sinistra) con l'equipe dei chirughi intervenuti sul Disastro di parete addominale

Dario Maggioni (terzo da sinistra nella foto) con l’equipe dei chirughi intervenuti con successo sul “Disastro di parete addominale”. Al suo fianco Miguel Garcia Urena (secondo a sinistra), Javier Monclus, e Andrea Costanzi (quarto e quinto)

I medici brianzoli sono stati due giorni in sala operatoria insieme ad uno staff di eccellenza venuto apposta dall’Ospedale Universitario Henarès di Madrid per perfezionare la tecnica chirurgica ed ora al Presidio di Desio della ASST Monza sono pronti ad affrontare i casi in lista d’attesa, con la collaborazione dei chirurghi plastici del San Gerardo. 

“Ci siamo avvalsi della presenza del dott. Miguel Ángel García Ureña, Direttore della Chirurgia Generale dell’Ospedale Universitario Henarès a Madrid e del suo aiuto Javier López Monclús. – spiega Dario Maggioni nella nota emessa dall’azienda ospedaliera – Ringrazio la Direzione Generale dell’ASST di Monza nella figura del dott. Matteo Stocco e la Direzione Sanitaria del Presidio di Desio, nella figura del dott. Carlo Tersalvi per aver reso possibile questa iniziativa di elevato valore scientifico”.

Gli importanti risultati sono scaturiti martedì e mercoledì scorsi, 19 e 20 aprile, quando la Chirurgia Generale del Presidio di Desio, ha ospitato il corso di “Separazione posteriore dei componenti di parete addominale”.

Dario Maggioni Direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Generale del Presidio di Desio

Dario Maggioni Direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Generale del Presidio di Desio

“Il corso si proponeva di applicare una metodica recentemente introdotta per la cura delle grosse ernie della parete addominale che fanno seguito a pregressi interventi: il nome scientifico della patologia è laparoceli complessi ma la gravità del caso ci obbliga spesso a chiamarli “disastri di parete addominale”. I colleghi di Madrid hanno la più grande esperienza internazionale in questo campo. – aggiunge Maggioni – A novembre ero stato invitato a Madrid, insieme al mio collaboratore dott. Andrea Costanzi, dal primario della divisione di Chirurgia Generale dell’Ospedale di Henares Miguel Ángel García Ureña. Abbiamo partecipato ad un corso dedicato alla Separazione Posteriore dei Componenti di parete addominale con impianto di protesi sintetiche bioassorbibili, che si riassorbono in 120 giorni, fungendo da impalcatura per le cellule di collagene del paziente che vanno a costruire una nuova superficie di tessuto. Durante il soggiorno a Madrid ho discusso con il dott. García Ureña due casi che si prestavano a questa tecnica. I docenti si sono resi disponibili a intervenire nel nostro ospedale anche per completare la nostra formazione su questo tipo di interventi”.

L’ASST di Monza si candida così ad essere uno dei poli all’avanguardia in questo tipo di chirurgia.

“Il caso più complesso che abbiamo operato in questi giorni è stato quello di una giovane paziente obesa che inizialmente era venuta presso il nostro ambulatorio per un laparocele complesso con “perdita di diritto di domicilio”: cioè una seconda “pancia” esterna rispetto alla cavità addominale della paziente. Le abbiamo proposto inizialmente la chirurgia bariatrica in quanto pesava oltre 160 kg. Dopo essere stata sottoposta a sleeve gastrectomy ha perso 70 kg, siamo stati in grado di proporle l’intervento condotto con l’equipe del dott. García Ureña. Un altro dettaglio non secondario che abbiamo imparato a Madrid è stata la preparazione della paziente a questo intervento: per una settimana, attraverso un catetere posizionato dal primario della radiologia interventistica del San Gerardo, dott. Rocco Corso, abbiamo introdotto un litro di aria al giorno per favorire il rilasciamento dei tessuti, la funzione respiratoria post-operatoria e il rialloggiamento dei visceri all’interno della cavità addominale naturale. L’intervento è stato molto complesso, la parete addominale è stata ricostruita, è intervenuto anche il dott. Massimo Del Bene, primario della Chirurgia Plastica della ASST Monza del presidio San Gerardo che ha eseguito una dermolipectomia funzionale, asportando tutti i tessuti in eccesso della seconda cavità addominale della paziente. Ora siamo pronti ad affrontare i casi che abbiamo già in lista d’attesa avvalendoci anche della preziosa collaborazione dei chirurghi plastici di cui disponiamo nella nuova ASST di Monza che ci vede riuniti al San Gerardo”.

Il polo ospedaliero monzese, attraverso una continua sperimentazione, è oggi in grado di fornire al paziente una sorta di “chirurgia su misura”, in funzione dello specifico caso e dell’insieme della persona che si sottopone all’intervento.

“La nostra filosofia è di fare una “tailored surgery”, cioè una chirurgia su misura per ciascun paziente, prendendo in considerazione non solo la patologia singola ma l’insieme del malato. La paziente obesa ne è la dimostrazione: desiderava correggere l’ernia ma non potevamo farlo finché non perdeva adeguatamente peso. E’ molto importante disporre di tutti i mezzi per affrontare la complessità dei nostri malati, curando i particolari di ogni procedura che viene eseguita. Per far questo è necessario un continuo aggiornamento a livello internazionale e la disponibilità ad un lavoro di confronto con l’esterno, specialmente con colleghi che consentono di fare un percorso di apprendimento completo di una novità così rilevante per il nostro lavoro” conclude Dario Maggioni.

Per Monza e la Brianza l’inizio di un nuovo percorso sempre all’insegna dell’avanguardia.

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