Dopo un lungo silenzio il nostro blogger su due ruote ritorna. E’ passato quasi un anno ormai. L’ultima volta era poco prima di Natale. Poi per lui è iniziato un periodo difficile, dove il buio spesso ha preso sopravvento sulla luce. Dall’estate a oggi, pian piano, la ripresa. La voglia di vivere che ritorna. E Federico riparte raccontandovi un pezzo del suo tunnel, dal quale speriamo sia uscito definitivamente.
Non avevo voglia di uscire. Non volevo parlare con nessuno. Avevo perso ogni stimolo. Mi mancava la fiducia nella vita. Ero senza speranza. Non mi interessava più niente. Tutto questo è accaduto in poche settimane a cavallo delle feste di Natale. Senza una plausibile ragione. Come se tutto si fosse improvvisamente annebbiato nel giro di qualche giorno. Non riuscivo più a vedere la luce e a rendere attive le mie qualità. Oggi, a bocce ferme, mi rendo conto che le mie doti esistono ancora e sono sempre esistite. Eppure nel periodo di buio sembravano tutte svanite nel nulla.
Depressione, il racconto di chi l’ha vissuta
Ed eccomi qua, amici lettori, con commozione ed emozione toccante che vibra dal mio cuore, torno a voi per raccontarmi ancora. Per rimettermi in discussione. Per parlare, scrivere e vivere. Per osservare e avere un nuovo spirito critico. Insomma, per riprendere la spinta che avevo perduto. Usando una metafora: non mi spingevo più; mi facevo solo spingere. Con molta fatica. Tanta ansia e tante paure. Immerso in quel maledetto buio. Dentro nel tunnel.
Mi spiace non avervi fatto compagnia per tutto questo tempo. Magari a qualcuno sono pure mancato e gli chiedo fin da ora scusa. Anche per non essermi fatto sentire, ma quando il cuore non ‘parla’ più resti in silenzio.
Ringrazio gli amici veri per essermi stati vicino con il cuore. Senza fare troppe domande. Ve ne sono immensamente grato, anche perché siete stati voi a darmi via via la forza e la voglia di tornare quanto meno a riprovare, a ripartire.
Depressione, la vicinanza per sentirsi meno soli
Credo molto nella vicinanza anche se non ci si sente e non ci si vede perché, a mio parere, va oltre uno smartphone o di un telefono fisso. La vicinanza supera ogni mezzo di comunicazione: è un modo per ‘sentirsi’, per avere un contatto anche se non visivo. I pensieri volano e arrivano comunque. Basta avere sensibilità e disponibilità. Chi vuol bene non dimentica. E’ capace di entrare nel buio e di vederti. Quanto meno di sentirti.
Difficile spiegare i motivi della depressione. Perché si entra nel buio? Perché non hai più voglia di affrontare la vita? Io, ad onor del vero avrei tante ragioni per abbattermi. Basta guardarmi. Vivere relegati su una sedia a due ruote, passatemi il termine, è bella sfida. Una bella m….Così ti capita di perdere la bussola. Succede anche ai ‘normodotati’. Improvvisamente perdi il senso del bello. Non ha più voglia di fare qualunque cosa. Diventi apatico, senza stimoli. Trovi la vita insipida. Senza sapore. Vivi, ma ti senti morto dentro. Sei consapevole che stai percorrendo una strada senza uscita. Ma ti mancano le motivazioni per reagire e anche le forze dal punto di vista fisico. Così sono gli psicofarmaci a prendere il sopravvento. Per certi versi ti aiutano, ma per altri ti abbattono. Ti smontano. Ti fiaccano Finiscono per modificare anche il tuo aspetto esteriore. Guardi una tua immagine riflessa nello specchio e capisci. Sei immerso in una sorta di corto circuito. Non passa più la corrente vitale. L’interruttore è bloccato.
Depressione, stimoli nuovi per avere una reazione
In mezzo al tunnel devi comunque recuperare una capacità di reazione; devi farti forza. Devi tirare fuori gli attributi anche se sei psicologicamente e fisicamente debilitato. Parti facendo autocritica, per cercare sul fondo la luce. Devi domandarti quali sono i tuoi punti di forza sui quali far leva per rinascere. I tuoi valori. Le tue ragioni. E’ dura ma ce la devi fare!
Arrivato ad un certo punto, per scuotermi, mi sono posto una domanda: “voglio ripartire per vivere la mia vita?”. La risposta l’ho trovata nella mia anima. Nel profondo. Guardandomi dentro. Facendomi aiutare. Perché un aiuto esterno serve sempre per cercare di vedere la realtà in modo oggettivo. Perché da soli non si va da nessuna parte. La risposta è arrivata: “si! voglio ricominciare a vivere ma con una piccola accortezza: non voglio sopravvivere come ho fatto fino adesso”.
Depressione, per uscire dal tunnel bisogna ritrovare consapevolezza ed entusiasmo
Questo passaggio attraverso tunnel mi ha dato consapevolezza, entusiasmo nuovo e un grande insegnamento. Ho capito che devo vivere ogni istante che mi è viene regalato con la stessa intensità, fino alla fine. Trovando sempre una chiave di lettura positiva.
Così anche la mia depressione è stata capace di lasciarmi un piccolo ‘testamento’ che regalo anche a voi: vivete ogni istante che vi è stato donato da Dio con la stessa intensità, sempre, fino all’ultimo dei vostri giorni. Date una risposta positiva alle vostre domande, ai vostri dubbi, alle vostre pene e paure. Solo cosi possiamo tornare a vedere la luce.
Entrare nel tunnel mi è servito perché adesso sono più forte. Alla fine della galleria c’è sempre un’uscita.
Buon cammino…. anche su due ruote.
Federico Malchiodi
PS in questi mesi molte volte mi sono ricordato delle parole di Alex Zanardi che in un’intervista diceva:“Non lasciatevi mai andare perché anche con un handicap siete dono e regalo per gli altri”.