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Dal Parco di Monza a Villasanta e Arcore con la ciclopedonale

Brianza Acque

Ciclopedonale VillasantaTaglio del nastro per il nuovo tratto di pista ciclopedonale che collega il Parco di Monza, dalla Porta di San Giorgio, passando per Villasanta e Arcore. Il percorso è completamente nuovo e rappresenta solo la prima parte di un nuovo tratto de Le vie del Parco che permetterà di mettere in comunicazione il Parco di Monza con il Parco dei Colli Briantei.

Alla cerimonia di inaugurazione ha partecipato anche Silvio Berlusconi che ha concesso a titolo gratuito 2.800 metri quadrati di terreni di sua proprietà che hanno permesso di poter realizzare il tratto di Arcore. Ad occuparsi dei lavori, (durati 16 mesi, dal dicembre 2014 al marzo 2016), la Co.ve.ma. Srl di Castelfranco Emilia nel modenese per un importo di 192 mila euro, grazie ad un contributo di Regione Lombardia legato ai finanziamenti per Expo 2015. La progettazione per tutti i tratti delle piste è state realizzata dall’architetto Christian Fredric Novak grazie al contributo di Fondazione Cariplo.

Un momento dell'inaugurazione della nuova ciclopedonale

Un momento dell’inaugurazione della nuova ciclopedonale

Il PERCORSO La pista ciclopedonale prende il via dall’uscita di San Giorgio e si sviluppa per circa 10 chilometri (8 chilometri tratto compreso tra S. Giorgio al retro di Villa Borromeo) oltre al tratto su prato di circa 1,5 chilometri. A Villasanta, a pochi metri dal fiume Lambro, nei pressi del Ponte Napoleonico di San Giorgio, è stata realizzata un’area di sosta attrezzata, dotata di tavoli, panchine ed un tabellone che illustra il tratto di pista del Parco Valle Lambro. A completare lo spazio anche un ampia zona a prato che potrà essere usata per riposarsi nel verde o come area pic nic. Il percorso continua arrivando fino alla Stazione Ferroviaria della Linea del Besanino (Monza-Molteno-Lecco) di Buttafava. Nei pressi di via Monte Cervino, l’attraversamento della nuova rotonda realizzata dalla Provincia di Monza e Brianza, è già dotata di un percorso protetto. Raggiunge poi l’abitato arcorese attraversando un ambiente prevalentemente rurale e agricolo che caratterizza la piana di Arcore. Il tratto realizzato, si conclude ben oltre la Baita degli Alpini a nord di Arcore.

Ciclopedonale trattoLE VIE DEL PARCO – L’opera si inserisce nelle piste del Parco Valle Lambro  «Le vie del Parco»: si tratta di un piano generale della mobilità ciclopedonale, un masterplan dei Percorsi e delle aree di fruizione collettiva, che contemplano 20 percorsi (dal Parco di  Monza ai Laghi Pedemontani) per un totale di 250 chilometri. Nel 2015 il Parco Regionale della Valle del Lambro, sempre grazie ai finanziamenti di Expo, ha messo sul piatto 500 mila euro per opere dedicate alle piste ciclopedonali completando diversi progetti:  tratto caratese Agliate-Realdino, oltre al collegamento con l’anello tra il Bosco del Chignolo e Triuggio, a Monguzzo, il Bosco della Buerga, risistemata strada Consortile che porta a Casin del Lago, il tratto pista del Giro del Lago di Alserio in località Cà di Brutt e la pista che da Inverigo porta ad Anzano.

«Ringraziamo per l’importante donazione il Cavalier Silvio Berlusconi, che ha ceduto gratuitamente parte dei suoi terreni per realizzare la nuova pista ciclopedonale. L’attuazione di questo tratto di pista è solo il primo passo per realizzare un collegamento che dal Parco di Monza, lo metta in comunicazione diretta con il parco dei Colli Briantei – sottolinea Eleonora Frigerio, Presidente del Parco Valle Lambro

L'area di sosta della nuova ciclopedonale a Villasanta

L’area di sosta della nuova ciclopedonale a Villasanta

Le Piste ciclopedonali rappresentano il miglior biglietto da visita del Parco Regionale della Valle del Lambro. Attraverso questi percorsi, che si snodano nei punti più belli e suggestivi del territorio tutelato dall’Ente Parco, tutti coloro che amano la natura, possono usufruire  di un contatto diretto con il territorio. Grazie a “Le Vie del Parco” è possibile arrivare nelle parti più incontaminate del nostro territorio, dove la natura la fa ancora da padrone, attraversando le suggestive parti più agricole, dove il lavoro dell’uomo convive da secoli nella Valle del Lambro, senza dimentica la storia e la cultura di questi luoghi. Per questo motivo, la manutenzione, l’ampiamento e soprattutto il completamento dei tratti mancanti, rappresentano da sempre, una delle priorità del Parco Valle Lambro».

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