Itinerari

Da Pessano a Caponago, turismo lento sulla ciclopedonale


Ciclopedonale Pessano CaponagoViaggiando ad est del territorio Vimercatese, in provincia di Monza, ma al confine con i Comuni della Città Metropolitana di Milano, gli amanti della natura si imbattono in km di piste ciclopedonali, la gran parte di recente realizzazione. Fra le tante citiamo quella che collega Vimercate a Trezzo, ma anche quella che proveniente da Usmate o Bernareggio, prosegue verso Gorgonzola. Prima delle festività natalizie se n’è aggiunta un’altra: il nuovo percorso tra Pessano con Bornago (MI) e Caponago (MB) realizzato, grazie a un milione di euro di investimenti privati, dalla Concessionaria Tangenziale Esterna SpA nell’ambito delle opere verdi integrate ad A58-TEEM volute dal territorio a compensazione dell’impatto connesso alla costruzione e all’apertura dell’Autostrada (32 chilometri da Agrate Brianza a Melegnano) che di fatto mette in collegamento, passando per la bassa milanese, l’A1 l’autostrada del Sole con l’A4 la Milano- Venezia.

E’ questo uno degli ultimi tratti della rete di mobilità dolce (30 chilometri in totale) progettata da TEEM su indicazione degli Enti locali lambiti dal tracciato di A58-TEEM e dalle Bretelle e Varianti taglia code a percorrenza gratuita (38 chilometri) correlati all’Autostrada.

Ciclopedonale Pessano Caponago 2Questo nuovo percorso ciclopedonale si inserisce nell’ottica del traguardo di tappa di un più vasto Giro delle Province di Milano, Lodi e Monza e Brianza quasi terminato. Il tratto da poco inaugurato misura circa 1 km ed è caratterizzato dallo scavalco dell’appena ammodernata SP13 Monza-Melzo (fondi e lavori assicurati dalla Concessionaria), da una sezione trasversale di 2,5 metri, dai parapetti in legno tesi a favorire l’inserimento ambientale e da un impianto di illuminazione.

L’infrastruttura è affidata per la futura manutenzione ordinaria e straordinaria ai Municipi di Caponago e Pessano. Accanto ai corridoi per cicli e pedoni, lungo l’asse del torrente Molgora sono state incrementare le superfici arborate a protezione del torrente mediante la forestazione di aree del vecchio sedime stradale e limitrofe all’asta stessa.

“Queste nuove piste – dicono con soddisfazione i Sindaci – costituiscono il primo tassello della rete di tracciati ecologici funzionali al totale raccordo con le Vie d’Acqua. Pensiamo, del resto, che un sistema di collegamenti verdi incardinato su Villoresi, Martesana e Molgora, oltre a contribuire al consolidamento dell’immagine di questo territorio, potrebbe rivelarsi una fonte di entrate aggiuntive per le imprese locali in virtù dell’effetto economico innescato dal turismo lento, un settore in grande espansione. L’augurio è che l’entrata in esercizio della pista verso Caponago spinga tutti i soggetti coinvolti a mettersi attorno a un tavolo, insieme con Regione Lombardia, per ragionare riguardo al reperimento delle risorse necessarie per ultimare la rete ciclo pedonale non connessa ad A58-TEEM».

Pierfranco Redaelli

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