Riders, uno dei più noti e moderni magazine italiani di motociclismo,con una tiratura media di cinquantunmila copie, gli ha dedicato tre pagine nel numero dello scorso settembre, con il titolo ‘Professione progettista’ ed una sua maxi foto. Lui, Alessandro Giussani, ingegnere progettista, nato 45 anni fa a Mariano Comense, sposato con Laura, dipendente di una nota casa editrice, tre figli giovanissimi, ha dimostrato di meritarsele tutte, avendo fatto vincere, nel 2012, grazie al telaio da lui progettato per la Suter Honda, il titolo iridato Moto2 all’indiscusso campione spagnolo Marc Marquez.
In quella straordinaria stagione, il pilota di Cervera, solo diciannovenne, vinse, in gara per i colori del team Catalunya Caixa Repsol, ben 9 delle 17 prove in programma, incamerando anche 14 podi, 7 pole e 5 giri veloci in corsa, con un bottino finale di 328 punti.
Marquez, che già si era aggiudicato nel 2010 il campionato mondiale classe 125, conquisterà poi il campionato mondiale MotoGP nel 2013 e 2014 per il team ufficiale Repsol Honda con rispettivamente 334 e 362 punti, 6 e 13 vittorie sulle 18 gare in programma. Suo compagno di squadra, l’altro spagnolo, Daniel Pedrosa.
Lasciato il pluricampione iberico al suo trionfale destino, Alessandro Giussani è rimasto, come capo progettista, alla Suter Racing, Casa svizzera che collabora con la Mahindra, multinazionale con base a Mumbai in India, terzo produttore in Moto3 con Honda e KTM, con circa 180.000 dipendenti in un centinaio di Paesi. Nel 2015, l’azienda indiana equipaggerà nel Motomondiale solo team clienti, ovvero CIP Moto3, Ambrogio Racing, il San Carlo Team Italia e il team Aspar.
La carriera del progettista brianzolo è di tutto rispetto, essendo passato , prima di stabilirsi alla Suter Racing, con il itolo di Chef Operative Officer , dalla Paton, la Casa di Settimo Milanese nata nel 1958 sulle ceneri della Mondial per opera dei suoi due principali tecnici Lino Tonti e Giuseppe Pattoni, quest’ultimo amico intimo dei fratelli Brambilla, alla Yamaha, chiamato da Davide Brivio come responsabile acquisizione dati per la Superbike, dall’Aprilia, nel reparto corse sempre SBK alle dipendenze di Gigi Dall’Igna, attuale direttore generale della Ducati Corse, alla Sauber, la nota scuderia di F.1, dove ha partecipato alla progettazione del nuovo motore tre cilindri per la MotoGP presentato a Sepang nel 2000.
I suoi idoli di gioventù: Johnny Cecotto e Marco Lucchinelli; il campione che ammira adesso: Valentino Rossi, più bello a vedersi in questi ultimi anni, dove c’è da lavorare sodo, senza più il supporto della giovane età, che nel decennio del dominio incontrastato.
Rimane, oltre alla moto, la grande passione per la bicicletta, quella da corsa, che ha favorito, causa una sua richiesta d’intervento tecnico, l’incontro con Osamu Goto, boss della Sauber e l’inizio di una collaborazione molto proficua.
Ora, ai tre figli Giorgia, Marco e Sofia, nonché alla moglie Laura, Alessandro Giussani, riformato al servizio di leva proprio per miopia, vorrà ancora una volta dimostrare di vederci chiaro e lontano, mettendo in pista una moto vincente, come fece nell’ormai lontano 2012 per il ‘mostro’ Marc Marquez.
Primo appuntamento stagionale con il Motomondiale il prossimo 29 marzo per il Commercial Bank Grand Prix of Qatar. Per le prove iridate italiane bisognerà, invece, aspettare il 31 maggio per il Gran Premio d’Italia TIM al Mugello ed il 13 settembre per il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini.