Economia & Lavoro

Crisi, i lombardi comprano in offerta e risparmiano sulla bolletta


Carrello della spesa leggeroCi verrebbe da dire: fino adesso abbiamo scherzato, adesso, però, iniziamo a fare sul serio, e così ci tocca raschiare il fondo del barile. Una statistica elaborata dalla Camera di Commercio di Monza sottolinea come ci sono più rinunce per il nuovo anno: aumentano infatti le famiglie lombarde che cambiano le abitudini per combattere la crisi e affrontare al meglio le spese quotidiane, soprattutto a Brescia e a Monza e Brianza.

Circa 1 famiglia lombarda su 2 risparmia sui consumi domestici, e proseguono le rinunce per le uscite fuori (soprattutto i giovani e gli adulti). I lombardi sono meno attenti, rispetto allo scorso anno, a risparmiare sui generi alimentari (29%), ma la spesa è sempre più mirata: 1 su 3 sceglie “marchi della catena” e primi prezzi. A Varese e a Milano la percentuale più alta di famiglie che non modifica le proprie abitudini per far quadrare il bilancio. Insomma, sono tutti i marcati segni della crisi e la ratifica della deflazione in atto, al di la di notizie di ripresa, spesso date e poi smentite, dei dati occupazionali quantomeno confusi, con il PIL ballerino e la fiducia generale che continua a scarseggiare.

Grande attenzione viene riposta alla “bolletta”: per far quadrare i conti il 44% delle famiglie lombarde fa più attenzione alle spese della luce, del gas (riscaldamento) e del telefono, quando lo scorso anno il dato si attestava al 33%. In generale, il nuovo anno sarà caratterizzato dalla morigeratezza: aumenta, infatti, la quota di famiglie lombarde che modificheranno le proprie abitudini per risparmiare, che passa dal 74% del 2015 all’83% del 2016.  Per contenere le spese il 31% dichiara di fare meno aperitivi e pranzo e cene fuori (era il 39% lo scorso anno) e la percentuale è più alta tra i giovani e gli adulti, il 6% rinuncia ad usare l’automobile e il 14% passa più tempo libero in casa da parenti e amici.

L’economia domestica passa anche dal supermercato: se, rispetto allo scorso anno, i lombardi sono meno attenti a risparmiare sui generi alimentari (sono il 29% erano il 46%), la spesa diventa sempre più mirata. Infatti, solo 1 su 10 acquista in prevalenza prodotti di marca, il 50% dei lombardi compra prodotti in promozione e sale la quota di chi sceglie prodotti “a marchio della catena” e primi prezzi, complessivamente il 33%. E 1 lombardo su 2 si rifornisce in diversi punti vendita per inseguire gli affari sugli scaffali (52%).

Tutto questo emerge dalla indagine “Famiglie e fiducia. Monza e Brianza e Lombardia. Novembre 2016”, realizzata dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza in collaborazione con DigiCamere su interviste con metodo CATI a 900 famiglie lombarde.

I risultati dell’indagine per provincia. A Varese e a Milano c’è la percentuale più elevata di famiglie che non modifica le proprie abitudini per far quadrare il bilancio (rispettivamente 25% e 20% contro il dato medio regionale del 17%). Sono le famiglie a Brescia che trascorrono più tempo libero in casa (18%) e riducono le cene fuori (32%). Quest’ultimo accorgimento è usato anche a Varese (31%), insieme alla riduzione degli sprechi alimentari grazie ad una spesa più mirata (36%). A Bergamo per fronteggiare le difficoltà economiche, si sta attenti ai consumi domestici (54%) e si preferisce riparare anziché sostituire (17%). A Monza e Brianza c’è la percentuale più bassa di famiglie che rinuncia alle uscite (27%), ma aumenta rispetto allo scorso anno la quota di chi modifica le abitudini per far quadrare i conti : dal 75% dello scorso anno all’88% attuale, più alta solo a Brescia (89%).

Interessante è dare un occhio ai singoli dati, per chi ha voglia di approfondire e per trovare risposte alla nostra quotidianità e anche a certe informazioni che vengono palesemente smentite dai dati oggettivi.

Per fronteggiare le difficoltà economiche della sua famiglia, come ha modificato la vita quotidiana? (multipla, massimo 3 risposte) BG BS VA MB MI ALTRE TOT
Non ho modificato le mie abitudini 14% 11% 25% 12% 20% 18% 17%
Più tempo libero in casa, da parenti e amici 15% 18% 12% 11% 11% 15% 14%
Riduco gli sprechi, in particolare di generi alimentari 30% 27% 36% 25% 29% 29% 29%
Ho ridotto le cene in pizzeria, ristorante e le consumazioni al bar 29% 32% 31% 27% 29% 35% 31%
Sto più attenta/o ai consumi di elettricità, riscaldamento, telefono 54% 47% 41% 40% 39% 42% 44%
Uso meno l’automobile 11% 3% 8% 5% 3% 8% 6%
Preferisco riparare anzichè sostituire (vestiti, elettrodomestici, mobili, ecc.) 17% 17% 4% 10% 13% 10% 12%

 

Abitualmente, quali prodotti acquista con maggiore frequenza durante la spesa domestica? BG BS VA MB MI ALTRE TOT
In prevalenza prodotti di marca 11% 9% 14% 7% 12% 9% 10%
Prodotti “a marchio della catena” 25% 26% 18% 34% 36% 21% 27%
Prodotti di primo prezzo, cioe’ con il prezzo piu’ basso presenti in assortimento 7% 14% 3% 3% 5% 5% 6%
Prodotti in promozione 51% 42% 61% 51% 38% 59% 50%
Nessuno in particolare 7% 9% 4% 6% 8% 6% 7%

 

Per la spesa domestica (alimentare, detersivi, igiene personale) della sua famiglia utilizza diversi punti vendita? BG BS VA MB MI ALTRE TOT
No, acquisto tutto in un unico punto vendita 31% 53% 43% 40% 50% 38% 42%
Sì, per inseguire il risparmio 66% 42% 49% 56% 44% 58% 52%
Sì, per avere maggiore qualità di prodotti 3% 5% 9% 5% 6% 4% 5%

Fonte: “Famiglie e fiducia. Monza e Brianza e Lombardia” realizzata dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza in collaborazione con Dig

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