Quello che stiamo vivendo è un momento assolutamente particolare per il nostro paese, una condizione di precarietà ed allarme che non ha precedenti nella storia. L’emergenza legata al Coronavirus con annesso obbligo di restare a casa sta portando a conseguenze anche economiche e sociali, non soltanto sanitarie.
Sono cambiante radicalmente le abitudini dei cittadini che devono muoversi di conseguenza con la contingenza del momento. Tutto si sta dematerializzando e spostando in rete, anche la consulenza di professionisti. Perché la domanda che ci si può porre in questo momento è: come fare se si ha bisogno di una figura professionale come ad esempio quella di un legale?
Fermo restando che i vari decreti hanno di volta in volta indicato quali professionisti sono ritenuti indispensabili, e di conseguenza possono continuare ad operare, e quali no; e che intorno a figure come avvocati e commercialisti si è fatta un po’ di confusione; sta di fatto che può essere utile usufruire di servizi in rete.
I servizi in rete degli avvocati
Mai come ora la consulenza legale sta viaggiando su binari multimediali: una tendenza che si era già registrata negli ultimi periodi a prescindere dalla quarantena. Diverse realtà, come nel caso di Consulenzalegaleitalia.it, hanno da tempo sperimentato lo strumento del web per offrire servizi ai propri clienti.
I vantaggi sono ovviamente molteplici e non soltanto in questo momento di quarantena: tempistiche molto più rapide; distanze abbattute con possibilità di scegliersi il professionista che più si addice alle proprie esigenze anche se non opera nelle vicinanze del proprio domicilio; costi spesso più bassi, come tutto quello che viene proposto in rete.
Tanto basta per aver fatto della consulenza legale in rete uno strumento estremamente richiesto già da qualche anno, prima ancora che esplodesse l’emergenza Coronavirus che ha ovviamente ampliato tale tendenza.
L’ultima versione del decreto Cura Italia
Se si ha la necessità di un servizio legale in tempi di quarantena quindi, potrebbe essere intelligente pensare di richiederlo tramite il web onde evitare di dover uscire di casa.
Il tutto partendo dal fatto che con l’ultima versione del decreto Cura Italia del 23 Marzo si è stabilito che la categoria degli avvocati sia inclusa nella lista delle attività che possono (a discrezione, quindi) restare aperte offrendo loro anche la possibilità di uscire di casa per impegni legati alla professione e legati ad esempio all’espletamento dei mandati difensivi. Una opportunità ulteriore per il consumatore che, ancora una volta, arriva dal mondo del web.