Jean Valenti era un signor d’altri tempi, un vero e proprio gentleman con la passione dei vini, dalla fine e competente degustazione. Non a caso era stato cofondatore di AIS, l’Associazione Italiana Sommelier, nata nel lontano 1965 e per questo deteneva con orgoglio la tessera nr.1. Di origine bergamasca, era nato in Francia e nel suo verbo portava così quel simpatico accento transalpino. Il suo nome fu legato in particolare al mitico Savini di Milano, dove aveva servito VIP e potenti con grande savoir faire e, quando necessario, con disinvolta nonchalance. Figura davvero unica nel panorama storico e culturale italiano negli ultimi anni ha rilasciato diverse interviste dove raccontava le origini dell’AIS e la storia della sua vita professionale che lo ha portato a mescere vino e spumanti a grandi personaggi del calibro di Gianni Agnelli, Jacqueline Kennedy, Maria Callas e Aristotele Onassis. Lo avevamo incontrato in alcune occasioni, sempre con il piacere di presentarlo ad appassionati dell’enologia. L’ultima in quel di Mariano, ad un Sapori in Scena, quando ancora la manifestazione in qualche modo ci apparteneva. Era sempre preciso, attento, interessato, puntuale nei suoi racconti e nei suoi consigli da grandissimo intenditore. Un anno fa, ai primi di ottobre, dopo 93 anni vissuti intensamente, ha lasciato l’allegra compagnia terrestre con un bel brindisi finale. Ma di lui non ci siamo dimenticati, perché di uomini “valenti” in giro ultimamente se ne trovano ben pochi.
Nei giorni scorsi il Comune di Concorezzo, dove il simpatico Jean aveva vissuto i suoi ultimi quindici anni, ha voluto ricordare la sua bella figura, consegnando una targa alla memoria alla figlia accompagnata dal presidente nazionale dell’AIS Antonello Maietta, dal presidente dell’AIS Lombardia Fiorenzo Detti e dal delegato AIS Monza e Brianza Fabio Mondini. L’occasione buona è stata per la festa del paese, che ha deciso, complice i membri dell’Associazione Italiana Sommelier, di “santificare” in qualche modo questo autentico personaggio.
“Avere avuto sul nostro territorio Jean Valenti – afferma Fabio Mondini delegato di AIS Monza e Brianza – è stato un onore e un’occasione unica per tutti i sommelier della Brianza. Era una figura di riferimento per tutti noi e non mancava di presenziare agli eventi che organizzavamo sul territorio. Era affezionato alla Brianza e nel 2014 aveva partecipato con grande entusiasmo anche all’evento di degustazione del Dolcetto di Dogliani che avevamo organizzato proprio a Concorezzo. Un grazie va al Comune di Concorezzo che ha saputo cogliere il valore e l’importanza storica di un suo cittadino che ha lasciato un segno indelebile nella cultura del vino in Italia e nel mondo. La nostra speranza è che la collaborazione con il Comune di Concorezzo prosegua con altre iniziative in memoria di Jean”.
Ne ha fatta di strada l’Associazione Italiana Sommelier che oggi in Italia riunisce circa 37.000 professionisti e appassionati sommelier, 5 mila dei quali in Lombardia e circa 700 in Brianza. Tanti associati, tante tessere da quella nr.1.
Carlo Gaeta