Amore protagonista della stagione teatrale comasca. L’amore, sentimento intenso e profondo di affetto, simpatia e adesione, rivolto verso una persona, un animale, un oggetto o verso un concetto, un ideale. Oppure, può venire definito sotto un altro punto di vista, un impulso dei nostri sensi che ci spinge verso l’altro. In questo preciso momento storico, dove è sempre più evidente la difficoltà in cui si trova il genere umano, vorremmo declinarlo come il desiderio e la volontà di dare, di avvicinarsi agli altri e condividere.
Utilizzando la definizione più ampia che conosciamo, e ben riassunta nel sottotitolo firmato William Shakespeare, la stagione del Teatro Stabile è certamente ricca di stimoli per riflettere, sorridere e amare.
Molte le proposte dedicate al grande drammaturgo e poeta inglese, in occasione del 400° anniversario dalla morte. Dal recital Sogno di una notte di mezza estate che vede sul palco Giancarlo Giannini all’originale Hamlet Travestie, riscrittura burlesque settecentesca di John Poole per arrivare a La Dodicesima Notte proposta con la regia di Carlo Cecchi. Non mancherà una divertente versione dell’intera opera shakespeariana in novanta minuti affidata al duo comico Alessandro Benvenuti-Nino Formicola. Per la prima volta in cartellone, anche uno spettacolo in lingua, Shakespeare’s women, della compagnia Tev. Shakespeare sarà protagonista anche della stagione famiglie con La Tempesta, uno spettacolo di burattini della tradizione firmato Dario Tognocchi.
Tanti stili, tanti modi di affrontare i testi del Bardo ma non solo.. Il cartellone lirico propone una coproduzione internazionale con diversi teatri francesi: Don Pasquale nella visione di Andrea Cigni e sotto la direzione musicale di Christopher Franklin. Il 26 novembre sarà poi la volta di Un ballo in maschera, titolo verdiano tanto amato dal pubblico che vedrà sul podio il m.o Pietro Mianiti. La regia, è affidata al giovane e talentuoso Nicola Berloffa. Una prima assoluta per il Sociale che non ha mai visto in scena La scala di seta, farsa comica di Rossini mai rappresentata nel nostro teatro.
Anche in questo caso, degna di nota è la regia firmata da Damiano Michieletto, regista di fama internazionale ora impegnato a Salisburgo. Alla guida de I Pomeriggi Musicali, il m.o Francesco Ommasini. Chiude il cartellone operistico La Bohème di Puccini che vedrà tornare sul nostro palcoscenico due volti noti al pubblico: il direttore Gianpaolo Bisanti e il regista Leo Muscato.
Beethoven protagonista, il 15 gennaio, con un concerto per pianoforte ed orchestra. Sul podio Alexander Lonquich e I Pomeriggi Musicali di Milano e il 16 marzo con la Settima eseguita dall’Orchestra Haydn di Bolzano. Un duo di sicuro interesse sarà poi di scena il 27 febbraio. Sir Antonio Pappano, considerato oggi il più grande direttore al mondo, e Luigi Piovano propongono un concerto per violoncello e pianoforte da non perdere. Chiude la sinfonica il recital violino e pianoforte della carismatica Hilary Hahn che vanta una carriera internazionale.
Per la grande prosa il cartellone è un susseguirsi di proposte che spaziano da Qualcuno volo sul nido del cuculo tratto dall’omonimo romanzo di Ken Kesey e firmato da Alessandro Gassmann, a La Dodicesima Notte di e con Carlo Cecchi, passando per Il Berretto a Sonagli di Valter Malosti.
Non mancano certo occasioni per ridere a teatro. Oltre a Shakespeare in 90 minuti, anche due volti noti della comicità quali Maurizio Lastrico e Virginia Raffaele e la parodia della “musica alta” affidata a PaGAGnini.
Spazio alla solidarietà con due appuntamenti di Teatro per gli Altri. Oltre al consueto appuntamento gospel a favore dell’Azienda Ospedaliera Sant’Anna, quest’anno in programma anche il recital del tenore Marco Berti a favore di Cometa.
Di rilievo anche le produzioni per i Circuiti Teatrali Lombardi che raggruppano le proposte di prosa più sperimentale. Dalla prima nazionale di Per una stella, proposto In occasione del Centenario della Prima Guerra Mondiale ad Attaccante nato, tratto dall’omonimo romanzo di Stefano Borgonovo, grande calciatore prematuramente scomparso. Sempre tratto da un celebre romanzo, anche se di tutt’altro genere, Terra matta, lo spettacolo da “portarsi a casa”. La proposta di e con Stefano Panzeri, proposta nel sottopalco del Teatro sarà infatti esportabile anche a casa propria. E poi ancora, il ritorno dei grandi musical quali Grease, Rocky Horror e Cabaret, una brillante commedia musicale con le Sorelle Marinetti e la strepitosa voce di Esperanza Spalding in concerto per la prima volta a Como.
La stagione del Teatro Sociale di Como, promossa in collaborazione con Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Lombardia, Assessorato Cultura, Identità ed Autonomie, Comune di Como, con il sostegno della Società dei Palchettisti e di Fondazione Cariplo, è tutto questo e non solo.
Da segnalare, infine, molte collaborazioni con associazioni, club e istituzioni del territorio grazie alle quali ci saranno concerti da camera, incontri, presentazioni, cinema e molto altro ancora segno del consolidato rapporto tra la città e il suo territorio.
Il calendario completo su www.teatrosocialecomo.it.
Intanto vi segnaliamo il prossimo appuntamento in calendario, in occasione del Centenario della Prima Guerra Mondiale
Palcoscenico CTL presenta
mercoledì, 4 novembre – ore 20.30
PER UNA STELLA
Progetto Marta Galli, Anna Maini, Roberto Rampi
Testi Anna Maini
Adattamento drammaturgico Stefano De Luca con Tommaso Banfi, Marta Comerio
Regia Stefano De Luca
Scene e costumi Linda Riccardi
Consulenza musicale Marco Mojana
Consulenza storica Marco Cimmino
Produzione ArteVOX Teatro, Vimercate in collaborazione con LupusAgnus con il patrocinio di Museo Storico del Trentino
Museo Centrale del Risorgimento di Roma
PRIMA NAZIONALE
Drammaturgia originale ispirata ad una storia vera, Per una stella racconta l’incrocio di due destini sullo sfondo della Grande Guerra: quello di Rosa Anna, figlia del kaiserjäger austriaco Franz, e quello del soldato italiano Pietro, che combatte la stessa guerra di Franz, ma sul fronte opposto.
Tra migliaia di spari, è un colpo solo, una sola stella, a unire misteriosamente le loro vite.
Uno spettacolo che racconta la Guerra e s’interroga sui suoi significati attraverso gli occhi di una bambina, che, come noi, non sa nulla di essa; è grazie a lei, che scopriamo velo dopo velo, quello che la Guerra fa alle madri, ai figli e ai soldati.
Uno spettacolo che vive la Guerra con lo spirito critico di un giovane uomo, che insegue con impeto la pace, ne indaga le strade ma che, messo di fronte alla necessità, alla fine, spara.
DA VEDERE
MuRAC – Museo Rifugi Antiaerei Como
via Italia Libera, 11