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Como & Monza, giorni di passione


I lariani ad un passo dalla serie B, i brianzoli vedranno il loro destino all’asta dopo il fallimento societario.

Calcio Como

Grande pubblico al Sinigaglia per lo spareggio finale con la Virtus Bassano (dal sito del Calcio Como)

Il Como di mister Carlo Sabatini ipoteca la Cadetteria, battendo la Virtus Bassano dell’ex allenatore monzese Tonino Asta nella gara d’andata dello spareggio, mentre più a sud si soffre per le sorti del club biancorosso che verrà messo all’asta a partire dal 15 giugno prossimo. Due storie di calcio, accomunate dalla grande passione e da grandi rivalità sportive. Erano quest’anno nello stesso girone A, ma il povero Monza è stato portato al fallimento dall’ultima proprietà evanescente e prima ancora da un presidente brasiliano, presunto magnate e da un gruppo dirigente che è finito in buona parte sotto inchiesta ed inseguito dai creditori.

Intanto sulle rive del Lario si festeggia il bel successo nella gara di andata della finale, con un secco 2 a 0, inflitto ai veneti del Grappa, non il buon distillato ma il fiume che proprio in questi giorni ritorna alla mente per le rievocazioni del centenario della Grande Guerra.

Al Sinigaglia la finale di Lega Pro è stata praticamente condotta dai comaschi che ora sono davvero ad un passo dalla B. Tutto si deciderà domenica prossima 14 giungo sul terreno di Bassano. Per la squadra di Asta occorre un miracolo per riprendere in mano le redini dello spareggio. Tutti concordi nel dire che gli azzurri hanno disputato un’ottima gara, davanti al pubblico delle grandi occasioni: allo storico stadio sul lago sono accorsi oltre 6000 appassionati che hanno fornito un impeccabile supporto ai ragazzi lariani.

Protagonisti di giornata Le Noci e Ganz, autori delle due importanti segnature: la prima al 12′ su colpo di testa su cross dalla destra di Marconi, la seconda al 37′ della ripresa sugli esiti di un siluro dalla distanza sferrato da Defendi e ribadito in rete.

Grande tripudio ma piedi ben saldi a terra, come ha sottolineato anche l’allenatore degli azzuzzi Sabatini, conosciuto come uomo prudente: “Non abbiamo ancora fatto niente – dichiara – abbiamo il ritorno da giocare ed è presto per festeggiare. Oggi abbiamo disputato una buona gara e dovremo essere altrettanto bravi fra una settimana” insomma meglio stare concentrati sull’obiettivo finale.

Intanto sulle rive del Lambro la situazione è quella che è, oltre a “rosicare” un pò per i successi degli storici rivali lacustri. Per pura cronaca sportiva, nel doppio confronto di campionato i monzesi avevano pure prevalso: 2-1 all’andata al Brianteo e 0 a 0 al Sinigaglia. In realtà oggi c’è ben poco da “rosicare” perché le questioni monzesi sono ben altre, ben lontane da fatti sportivi.

Monza Calcio i curatori fallimentari 2

I curatori fallimentari Elisabetta Brugnoni e Giuseppe Nicosa, da loro, in parte, dipendono le sorti del Monza Calcio 

Per il Calcio Monza, dichiarato fallito una decina di giorni fa ed  in vendita, è davvero un momento estremamente critico ed importante, dal quale si decide il suo destino futuro. Ora spetta agli uomini veri, quelli seri, con i soldi puliti e la volontà di investire capitali in una causa per nulla certa, dal punto di vista del rendimento, ma sicuramente stimolante in un contesto sportivo e sociale, presentarsi in prima persona, con la debita copertura finanziaria  ed accettare la sfida, magari anche ai fini di una promozione indiretta della propria attività industriale.

Il Tribunale di Monza, come hanno chiaramente spiegato i due curatori fallimentari Elisabetta Brugnoni e Giuseppe Nicosia, venerdì nel primo pomeriggio, nel corso di un incontro al Monzello, ha fissato i giorni delle aste giudiziarie, che risultano in programma per il 15, 17 e 19 giugno, anche se ne potrebbero bastare anche una sola o due per decretare il passaggio della società al nuovo acquirente.

I tre prezzi a base d’asta sono stati posti a 624.000 euro per la prima, 468.000 per la seconda e 351.000 per la terza, con rilancio minimo concesso di 20.000 euro al colpo. Sul tavolo servono complessivamente circa 3 milioni di euro, 2.400.000 euro per chiudere il debito sportivo e poter iscrivere, entro il 27 giugno, la squadra al campionato di Lega Pro, diritto conquistato sul campo nella finale play-out di sabato 30 maggio contro il Pordenone e 624.000 euro per aggiudicarsi l’asta al primo tentativo. Al momento, però, potrebbero bastare 1.700.000 euro, in attesa di definire l’ammontare esatto di tutti i debiti con i creditori di vecchia data il 22 settembre presso il Tribunale di Monza.

Ogni soggetto partecipante all’asta dovrà avere le vesti di imprenditore collettivo di una società a responsabilità limitata o per azioni, con sede legale nella città di Monza  e la denominazione sociale dovrà necessariamente contenente questo nome, con uno statuto conforme a quello tipo redatto dalla Figc, con domanda di affiliazione presso la struttura periferica  competente della stessa federazione. Il trasferimento dovrà essere posto in essere, con decreto emesso dal Tribunale di Monza, entro e non oltre mercoledì 24 giugno. Se le aste andranno deserte i giocatori tesserati perderanno ogni credito, rimasto scoperto dalla fideiussione da 600.000 euro depositata un anno fa in Lega Pro, in pratica tre quarti dell’ammontare complessivo.

Gli altri creditori potranno far rientrare le loro spettanze nello stato passivo dell’A.C. Monza Brianza 1912, che verrà esaminato dal tribunale monzese il 22 settembre. A proposito di creditori, i curatori fallimentari hanno chiesto al Comune di Monza una proroga di un anno per la concessione all’uso del centro sportivo Monzello e dello stadio Brianteo, scadente il prossimo 30 giugno ed aspettano una risposta ufficiale dal Palazzo. Da indiscrezioni trapelate in città, si è saputo che il sindaco Roberto Scanagatti  avrebbe espresso la disponibilità della giunta a sottoscrivere con la nuova proprietà della società calcistica un nuovo contratto di concessione annuale nel giro di pochi giorni, per poi discuterne nel corso della stagione, con la dovuta calma, una molto più lunga.

Anche i lavori di manutenzione straordinaria allo stadio Brianteo sono sul punto di partire, almeno per gli aspetti più precari, in modo da permettere al nuovo Monza di potersi iscrivere al campionato di Lega Pro con la struttura adeguata e nel rispetto delle normative vigenti.

Per quanto riguarda l’auspicata cessione, c’è da segnalare, come ribadito più volte con soddisfazione dai due curatori fallimentari, il contatto avuto nei giorni scorsi dagli stessi con due avvocati, particolarmente interessati ad avere notizie dettagliate sulla vendita della società brianzola per conto di importanti clienti. Chiaramente nomi, in casi come questo, non si possono fare. Le bocche devono rimanere cucite, per evitare di mandare tutto all’aria, prima ancora di entrare con una certa decisione nel merito.

Poi ci sono sempre nell’aria le voci di ben sei cordate, con nomi anche di un certo rilievo in campo imprenditoriale, pronte ad entrare in gioco nel momento più opportuno di questo fine giugno.

Al Monzello, frattanto, regna un cauto ottimismo. Almeno la partita, questa volta, sembra avviata con il piede giusto. Dei possibili 6 punti di penalizzazione da scontare il prossimo campionato per inadempienze amministrative, mancato pagamento degli stipendi ai tesserati e per le vicende legate al nuovo filone calabrese del ‘calcioscommesse’, seppure attribuibili ad alcuni esponenti della vecchia gestione societaria ben identificati, come successo in questo torneo appena concluso e nella stagione della finale play-off con il Venezia, poi persa rocambolescamente in laguna,  c’è tempo per parlarne e per fare eventuali ricorsi con presidente e staff, si spera, finalmente credibili. Adesso è solo il momento per trovare il nuovo numero 1, con una faccia che non sia di bronzo e con il portafoglio gonfio di soldi veri, non quelli del Monopoli, troppo spesso sventolati spudoratamente negli ultimi tempi dalle parti del Monzello.

Carlo Gaeta

Enzo Mauri

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