Che Milano fosse una città dispendiosa non era una novità, ma questa volta a confermarlo è la classifica e l’indice Julius Baer, in cui la capitale italiana della moda si attesta nel 2020 come uno dei fashion hub di maggior crescita nel ranking delle città mondiali del lusso. Attualmente Milano risulta la sesta città più cara d’Europa per i consumi delle famiglie ricche e la 13esima al mondo.
Milano, moda e non solo
Inutile negare che Milano sia maggiormente conosciuta come la capitale della moda italiana ed europea. Basti pensare alla fashion week, ovvero la settimana dedicata alla moda che ha luogo due volte l’anno, in autunno per le collezioni primavera-estate e in primavera per quelle autunno-inverno. A partecipare sono tutti i brand luxury, a prescindere dalla loro provenienza nel mondo, a cui si aggiungono star e influencer che assistono alle sfilate.
La moda a Milano non dura solo qualche settimana, famosissima è infatti la storica Via Montenapoleone, ovvero la via dedicata allo shopping. È proprio qui che si trovano i maggiori marchi di lusso come Armani, Versace e Prada. Nel panorama dei brand di lusso non mancano certamente marchi importanti riguardanti l’alta gioielleria, infatti sono diversi i rivenditori Rolex a Milano, come ad esempio Pisa Orologeria, in quanto è bene ricordare che anche gli accessori hanno il loro valore all’interno di un look. La moda non è l’unica attività turistica, Milano infatti è colma di arte, cominciando dal celeberrimo Duomo, simbolo della città. La costruzione iniziò grazie all’arcivescovo Antonio da Saluzzo, che ì progettò una nuova Cattedrale che sorgeva al posto di quella di Santa Maria Maggiore. Seguì una seconda fase, detta viscontea, in cui il Signore di Milano portò avanti i lavori di progettazione. Furono moltissimi i professionisti che parteciparono al progetto, che subì negli anni diversi cambiamenti. Altri cimeli sono sicuramente il Teatro la Scala, uno dei più antichi e importanti al mondo, e il Castello Sforzesco, che ospita una grande collezione di opere d’arte ed è di conseguenza un importante polo museale.
Le nuove modalità per le sfilate
Il lockdown ha impattato notevolmente sul settore moda, portando a una carenza di materie prime e a una crescita dei prezzi, con interruzione conseguente della supply chain. In sostanza, il 2020 ha dovuto adattarsi al nuovo stile di vita, creando moltissimi progetti digitali della moda, tra cui sfilate, preview ed eventi esclusivi.
Infatti, l’ultima Milano Fashion Week ha proposto sfilate digitali, ovvero eventi decisamente più democratici che sono diventati dei veri e propri fenomeni mondiali, creando un engagement trasversale che nessuno si aspettava. Il futuro della moda è sempre più digitale, ed è quello che possiamo aspettarci dalle prossime sfilate. L’acquisto, infatti, è sempre più influenzato dai nuovi social, di cui Instagram, e TikTok fanno da padroni.