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Ciclismo: Lissone e la Coppa Agostoni, una storia lunga 70 anni

Brianza Acque

Coppa Agostoni 70Manca solo una settimana alla disputa della Coppa Agostoni, classica corsa ciclistica, riservata ai professionisti, intitolata ad Ugo Agostoni, corridore lissonesemitico vincitore della Milano – Sanremo del lontano 1914.

La 70a edizione della gara, riservata alla categoria Homme Elite, denominata, anche, Giro delle Brianze – Gran premio Banca Popolare di Milano ed iscritta nel calendario Uci Europe Tour, prenderà il via a Lissone il 15 settembre.

La Coppa Agostoni, organizzata dallo Sport Club Mobili Lissone, con il patrocinio ed il contributo del Comune di Lissone, è da tempo un appuntamento fisso nel panorama ciclistico internazionale, inserendosi, come sempre, nel tradizionale ‘Trittico Lombardo’, preceduta dalla Coppa Bernocchi e seguita dalla Tre Valli Varesine.

Lissone ‘Centro del Mobile della Brianza’ sarà, ovviamente, il  fulcro della corsa ciclistica, con il ritrovo fissato in via Bottego, dove dalle 9.20 alle 10.20, negli spazi dello stabilimento Cleaf, sarà allestita la segreteria di partenza, con la presentazione delle squadre ed il foglio firma. Da qui il gruppo partirà per il consueto trasferimento, percorrendo via Catalani, via dei Platani, via Buonarroti, piazza Maria Bambina, via Origo, piazza IV Novembre ed arrivando in via Gramsci, da dove verrà dato il via ufficiale, in prossimità della sede locale di APA Confartigianato. La partenza avverrà alle ore 10.45 e l’arrivo è previsto intorno alle 15.30, in via Matteotti, dopo che gli atleti avranno affrontato, per quattro volte, un circuito con la salita al Colle Brianza, asperità di 537 metri ed al Lissolo, a quota 522.

Lo scorso anno, s’impose Davide Rebellin, davanti a Vincenzo Nibali, Niccolò Bonifazio ed al muggiorese Giacomo Nizzolo, grazie ad una mirata azione sul Colle Brianza all’ultimo giro.

Nizzolo, ventisettenne campione italiano professionisti su strada e maglia rossa per la classifica a punti nell’ultimo Giro d’Italia, nativo di  Calò ed abitante a Muggiò, è fra i favoriti di questa edizione, che potrebbe aprirgli definitivamente le porte della squadra azzurra del commissario tecnico Davide Cassani per i prossimi campionati mondiali.

Assente Vincenzo Nibali, dopo la brutta caduta alle Olimpiadi di Rio, dove ha riportato una frattura scomposta pluriframmentata al terzo laterale della clavicola sinistra, quando, in testa ad undici chilometri dall’arrivo, la vittoria sembrava ormai a portata di mano, Nizzolo dovrà fronteggiare un gruppo agguerrito di giovani, guidati da Niccolò Bonifazio, velocista della Trek Segafredo ed ex bella speranza della Lampre Merida, formazione gravitante su Usmate Velate, che vanta già un successo nell’edizione del 2014 ed un terzo posto nell’ultima.

L’assessore allo Sport della Regione Lombardia, Antonio Rossi, ha annunciato a luglio lo stanziamento di 75.000 euro complessivi per l’organizzazione delle tre gare di ciclismo che compongono il noto Trittico lombardo’.

Un po’ di storia

Ugo AgostoniNato il 27 luglio 1893. Ugo Agostoni è stato uno dei più grandi atleti che Lissone abbia mai avuto. Altezza considerevole, decisamente superiore alla media in campo ciclistico, quadrato di spalle, gambe assai lunghe ma sufficientemente muscolose, il corridore lissonese, classico prototipo dei passisti, possedeva un’eccezionale riserva di energie, che gli permetteva di emergere in volata. In salita, invece, nonostante la sua atletica costituzione, non riusciva sempre a dare il massimo, fornendo spesso un discreto rendimento, più per il suo  buon cuore che per la forza fisica.

Ugo Agostoni iniziò a gareggiare in qualità di dilettante nel 1908. La sua carriera non fu lunghissima, ma ricca di convincenti successi, come la grande vittoria conquistata nella gara ‘Al mare, ai monti, ai laghi’, che impose il suo nome all’attenzione degli sportivi e degli addetti ai lavori. Quest’affermazione costituì il vero inizio della sua storia di corridore, in quanto ottenuta di fronte a tutti i ciclisti in attività nel 1910.

Svoltasi dal 31 luglio al 14 agosto, lanciata da un gruppo di giovani e anziani giornalisti milanesi, la corsa si sviluppava attraverso otto tappe, per complessivi 1960 chilometri, con in lizza sia i professionisti che i dilettanti, che correvano con classifiche separate e con partenze ad intervalli. Al termine delle otto giornate, Carlo Galletti risultò primo tra i professionisti con netto vantaggio su Pavesi e Aymo, mentre Ugo Agostoni si laureò campione dell’altra categoria, considerata la più pura. In virtù di questa sua sorprendente affermazione e del terzo posto nel campionato italiano dilettanti, Agostoni entrò nella squadra della Casa Atala.

Nel 1911, nella categoria superiore ed in veste di gregario, il ciclista lissonese si impose all’ammirazione del pubblico, conquistando il quarto posto assoluto nella corsa delle tre Capitali, dietro a Enrico Pellisier, a Benni e a Ganna.

Ugo Agostoni 2La susseguente stagione fu per lui una delle più brillanti, in quanto vinse e si piazzò nei primi posti in quasi tutte le corse disputate, compresi Giro d’Italia e Giro dell’Emilia, gara che si aggiudicò strepitosamente, con 13 minuti di vantaggio su Santhià e Girardengo, dopo una fuga di 50 chilometri, bissando il successo del più titolato evento tricolore.

Nel 1912 Agostoni tentò di vincere in maniera strabiliante anche la ‘Seicento Chilometri’, scappando ad un plotone di trenta unità e pedalando solitario tutta la notte, per circa 300 chilometri attraverso l’Emilia, il Veneto e la zona del Garda, ma lo sforzo profuso e la mancanza di collaborazione da parte dei compagni, lo stremarono, sino ad essere raggiunto nelle vicinanze di Barghe, quasi all’inizia della salita del colle di S. Eusebio ed a ritirarsi nel finale per lasciare la vittoria al forte Ganna. Nel 1913 conquistò il record dell’ora sulla pista delle Cascine a Firenze.

Al Giro d’Italia fece registrare altre posizioni ragguardevoli, come il quinto posto nel 1919 e il settimo nel 1920. Fu però alla Milano-Sanremo che ottenne la più bella vittoria della carriera, imponendosi nel 1914 su Carlo Galetti ed arrivando terzo nel 1918.

Nel 1924, dopo 13 anni di ciclismo su strada da professionista, si ritirò. Ugo Agostoni morì il  27 agosto del 1941, in seguito ad un’operazione chirurgica.  Dal  1946  gli è stata dedicata, dagli sportivi del pedale di Lissone, la Coppa Agostoni, divenuta ormai una classica, che si disputa in Brianza con arrivo proprio nel suo paese natale.

Enzo Mauri

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