La 69a edizione della popolare classica del ciclismo professionistico, in vista dei campionati mondiali in programma in Virginia, è in programma domani, mercoledì 16 settembre, con arrivo a Lissone. I chilometri da percorrere saranno 198,2, con arrivo a 40 dall’ultima asperità, dopo i passaggi da Bevera di Sirtori, Colle Brianza, Santa Maria Hoè e Lissolo. Al via, tra le migliori squadre del panorama ciclistico internazionale, anche il team velatese della Lampre ed il campione Vincenzo Nibali, che tornerà in bicicletta dopo la recente squalifica alla Vuelta.
La Coppa Agostoni, organizzata dallo Sport Club Mobili Lissone, competizione tra le più accreditate nel panorama nazionale tanto da essere sempre trasmessa in diretta dalla Rai, è dedicata a Ugo Agostoni, valido corridore lissonese, tra i più brillanti atleti che la Capitale del Mobile abbia avuto. La corsa fa parte del bellissimo Trittico Lombardo, assieme alla Tre Valli Varesine e la Coppa Bernocchi. La salita simbolo è il Lissolo di Perego (oggi La Valletta), asperità breve ma ripida, che la rende la più dura e temuta delle tre.
Ugo Agostoni iniziò a gareggiare in qualità di dilettante nel 1908. La sua carriera non fu lunghissima, ma ricca di convincenti successi. Entrò nella squadra della Atala tra i professionisti nel 1910 in veste di gregario e si impose all’ammirazione del pubblico, conquistando il quarto posto assoluto nella corsa delle tre Capitali, dietro a Enrico Pellisier, a Benni e a Ganna. Il 1911 fu l’anno della consacrazione del ciclista lissonese, in quanto vinse e si piazzò nei primi posti in quasi tutte le corse disputate, compresi Giro d’Italia e Giro dell’Emilia, gara che si aggiudicò strepitosamente, con 13 minuti di vantaggio su Santhià e Girardengo, dopo una fuga di 50 chilometri, bissando il successo del più titolato evento tricolore.
Nel 1912 Agostoni tentò di vincere in maniera strabiliante anche la ‘Seicento Chilometri’, scappando ad un plotone di trenta unità e pedalando solitario tutta la notte, per circa 300 chilometri attraverso l’Emilia, il Veneto e la zona del Garda, ma lo sforzo profuso e la mancanza di collaborazione da parte dei compagni, lo stremarono, sino ad essere raggiunto nelle vicinanze di Barghe, quasi all’inizia della salita del colle di S. Eusebio ed a ritirarsi nel finale per lasciare la vittoria al forte Ganna. Nel 1913 conquistò il record dell’ora sulla pista delle Cascine a Firenze.
Al Giro d’Italia fece registrare altre posizioni ragguardevoli, come il quinto posto nel 1919 e il settimo nel 1920. Fu però alla Milano-Sanremo che ottenne la più bella vittoria della carriera, imponendosi nel 1914 su Carlo Galetti ed arrivando terzo nel 1918. Nel 1924, dopo 13 anni di ciclismo su strada da professionista, si ritirò.
Ugo Agostoni scomparve a Desio il 27 agosto del 1941, in seguito ad un’operazione chirurgica. Dal 1946 gli è stata dedicata dagli sportivi del pedale di Lissone la Coppa Agostoni, divenuta ormai una classica, che si disputa in Brianza con arrivo proprio nel suo paese natale. Una corsa vinta dai più bei nomi del ciclismo internazionale.
Enzo Mauri