Un bel bel messaggio in musica contro il bullismo che parte da una scuola media di Lesmo, piccolo centro alle porte di Monza, e arriva a vincere il Leone d’Argento per la creatività alla Biennale di Venezia. Si tratta del simpatico videoclip rap “ Ciao Bullo ” girato dalla 3a D dell’istituto secondario di primo grado Don Milani. Il filmato è ancora in concorso per il premio del MIUR.
Il premio è stato conferito dal presidente della Biennale Paolo Baratta in occasione dell’apertura del Carnevale dei Ragazzi. Il progetto Ciao Bullo, che a visto insieme docenti e studenti, è un vero e proprio inno contro il fenomeno del bullismo nelle scuole, una piaga ed un dramma a cui i ragazzi hanno voluto rispondere con un brano rap che è stato registrato in studio e si è animato nelle classi e all’interno della scuola.
La bella idea è scaturita l’anno scorso della professoressa di matematica e coordinatrice di classe Simona Sanvito, che ha messo a disposizione le sue ore di lezione per un’analisi condivisa sull’angosciante tema del bullismo. Successivamente è stato coinvolto il professore di musica e pianista Luigi Nicolardi, che pensando ad una canzone per affrontare questo tema in modo diretto, con un linguaggio in grado di toccare subito le corde dei ragazzi.
“Dopo qualche episodio di scambio di offese in Whatsapp e Facebook, di mini-cyberbullismo, abbiamo deciso di affrontare il discorso prima che degenerasse in qualcosa di più grande, come è accaduto in altre scuole”, dice il professor Nicolardi. Il percorso che ne è scaturito è stato simpatico e pieno di creatività con il lavoro finale davvero meritevole di una sottolineatura, sancita dal premio ricevuto a Venezia, dove gli studenti si sono presentati, accompagnati dalla preside Stefania Bettin, dalla vicepreside Danila Pinotti, dagli insegnanti Luigi Nicolardi e Simona Sanvito, e dalle famiglie.
Il videoclip Ciao Bullo fa parte di uno stimolante percorso sul tema della legalità al quale i ragazzi hanno iniziato a lavorare già dall’anno scorso. «Con i ragazzi e la professoressa Sanvito, diversi mesi fa abbiamo iniziato a ragionare sul tema del bullismo e del cyberbullismo. – dice il professor Nicolardi – Si è deciso di scrivere il testo di una canzone. E’ stato prodotto un testo e i ragazzi hanno successivamente deciso di incidere la canzone in studio di registrazione, per aver delle possibilità di partecipare ad un bando del ministero della Pubblica Istruzione. I risultati di questa gara dovrebbero arrivare nel giro di qualche giorno. Nel frattempo ci è stato segnalato un altro concorso della Biennale di Venezia sulla creatività al quale abbiamo deciso di partecipare girando il videoclip della canzone».
A quel punto però il prodotto artigianale non era più sufficiente per un concorso nazionale e quindi i genitori hanno messo mano al portafogli per finanziare i ragazzi e portare a termine il lavoro in modo professionale. Un lavoro che è stato apprezzato dall’accreditata giuria veneziana per l’originalità e il messaggio contenuto.
Come potete ascoltare e vedere dal video pubblicato, è indubbiamente un testo simpatico e brillante, che rimanda ad un celebre tormentone e che tale ci auguriamo diventi per scongiurare fenomeni di bullismo purtroppo sempre frequenti. Intanto il filmato ha già superato le 12mila visualizzazioni nel giro di una settimana.