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Cernusco, per i disabili Cià ke si gira

Brianza Acque

disabilitàFra gli ambiti che maggiormente impegnano i Comuni, non solo sotto l’aspetto finanziario, ma soprattutto per un reale inserimento nella società civile, vi è quello dei disabili, specialmente se minori. A Cernusco sul Naviglio, dove in materia, c’è un ricco tessuto fatto di strutture e associazioni  di volontariato, i Servizi Sociali comunali hanno attivato il progetto Cià ke si gira rivolto a tutte le realtà del territorio che, per volontariato o per professione, si occupano di disabili.

La regia è dei Servizi Sociali di Cernusco sul Naviglio che, dopo un percorso di ascolto e osservazione delle risorse presenti sul territorio che si occupano del mondo della disabilità, hanno deciso di coinvolgere tutti i soggetti interessati in un progetto condiviso per mettere in rete forze, idee e iniziative.

Con un accattivante titolo cinematografico, anche se poi non è un film ma una concreta realtà, il Comune vuole portare i disabili ad essere coprotagonisti con famiglie, volontariato  servizi sociali di momenti di insieme con il preciso intento di abbattere barriere, non solo strutturali ma soprattutto umane. L’obiettivo di  ‘Cià ke si gira’ è quello di creare un percorso di co-progettazione per offrire a tutte le persone diversamente abili servizi coordinati che possano, ad esempio, arricchire il loro tempo libero o aiutarli a socializzare.

“L’idea è partita dall’ascolto della famiglie che hanno a che fare ogni giorno con figli diversamente abili e che, per vari motivi, sono in contatto con i servizi sociali – spiega l’assessore ai Servizi Sociali Silvia Ghezzi -. Un lavoro, quest’ultimo, iniziato la scorsa estate, che ha portato l’ufficio Servizi Sociali a comprendere come sul territorio ci fossero tantissime risorse e forze in campo ma poco coordinate tra loro. Da questa osservazione e dall’ascolto delle esigenze delle famiglie, che sempre più chiedevano di poter accedere a servizi aggiuntivi per bambini e ragazzi soprattutto per i  momenti di svago e tempo libero, si è pensato dunque di costruire un progetto condiviso insieme alle associazioni di volontariato, alle cooperative e alle realtà che si occupano di disabili a Cernusco”.  Una  quindicina fra associazioni e  cooperative nelle scorse ha risposto all’appello unitamente al Centro Diurno Disabili (Cdd).

“Per le prossime settimane è  fissato un nuovo tavolo così da discutere insieme quali passi affrontare per riuscire a creare un vero e proprio coordinamento che serva insieme da ‘motore di idee’ e braccio operativo – spiega l’assessore Ghezzi -. Il primo momento di confronto ci è anche servito per condividere gli obiettivi tra i quali, ad esempio, quello di coinvolgere nelle azioni con gli utenti disabili le loro famiglie che troppo spesso sentono addosso il peso di una gestione difficile del quotidiano. Sensazione, quest’ultima, emersa anche grazie al grande lavoro che a Cernusco sul Naviglio da tempo viene portato avanti dal Puad – Punto Unico Accesso Disabili gestito dalle nostre assistenti sociali che ha come scopo proprio quello di dare un servizio di presa in carico globale dei minori con disabilità”.

L’assessore Ghezzi ricorda che i diversamente abili in carico al Puad  sono attualmente 36; quaranta invece gli utenti disabili in carico ai Servizi Sociali (20 adulti e 20 minori). L’investimento che nel 2015 l’amministrazione comunale di Cernusco sul Naviglio ha destinato per le persone diversamente abili residenti in città è di 1 milione 317mila euro.

Pierfranco Redaelli

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