Editoriali & Opinioni

Casello Tangenziale Est, quei 30 cent in più che fanno incazzare


I Sindaci del Vimercate e del Lecchese schierati alla barriera della Tangenziale Est di Milano ad Agrate Brianza per protestare contro l'aumento del pedaggio e contro la barriera stessa. (dal profilo FB del Sindaco di Villasanta Luca Ornago)

I Sindaci del Vimercate e del Lecchese schierati alla barriera della Tangenziale Est di Milano ad Agrate Brianza per protestare contro l’aumento del pedaggio e contro la barriera stessa. (dal profilo FB del Sindaco di Villasanta Luca Ornago)

Tutti schierati con le loro fasce tricolori i Sindaci dell’area della Brianza Est per un’occupazione simbolica, senza alcuna matrice politica, nei pressi del casello della Tangenziale Est per protestare contro l’ aumento del pedaggio (+18%) messo in atto dalla società Milano Serravalle-Milano Tangenziale dal 1° gennaio. Ulteriori 30 centesimi su una tariffa già non proprio bassa di 1,70 euro per un tratto, peraltro, di pochi chilometri. Ogni giorno le migliaia di pendolari adesso devono pagare 4 euro per andare e tornare da Milano. In un anno di lavoro un bella cifretta da sborsare. Fate un po’ i conti: siamo intorno ai mille euro l’anno, una media di almeno 80 euro al mese, per una barriera che in quel tratto non ci dovrebbe manco più essere, secondo le promesse che un tempo erano state fatte e che tutti hanno poi dimenticato. Tutta colpa degli aumenti approvati a fine dicembre dal Ministero dei Trasporti per tutta la rete autostradale e accordato alla Serravalle per tutti gli investimenti fatti nell’ultimo triennio.

Negli ultimi anni la tariffa è aumentata più volte e l’ultima è stata davvero una brutta botta, che ha fatto infuriare tutti, Sindaci compresi, in rappresentanza di una collettività che è davvero stanca di questi continui aumenti, spesso non giustificati. Il problema è che l’unica barriera del pedaggio sulla Tangenziale est è questa di Agrate Brianza, dove vige la tariffa unica, indipendente dai chilometri percorsi. Chi entra dopo Agrate, a Carugate, Cologno e Milano viaggia gratis. Chi invece arriva da Est, dal Vimercatese e dal Lecchese deve pagare o saltare il casello andando ad intasare la viabilità ordinaria dei vari Comuni che vengono attraversarti da quel pezzo di arteria. I sindaci della zona da 20 anni almeno si battono per eliminare quella che ritengono un’ingiustizia bella e buona, senza mai avere una concreta risposta.

Ieri i Sindaci si sono presentati sul posto e hanno fatto sentire la loro voce. C’erano praticamente tutti, in 35 dal centrodestra al centrosinistra ai grillini,  a rappresentare il Vimercatese e parte del Lecchese. Chiedono che la barriera venga chiusa e spostata verso Milano, a ridosso delle autostrade, e nel frattempo il pesante pedaggio venga riportato quantomeno alla tariffa in vigore fino al 31 dicembre scorso. E’ stato chiesto anche il prolungamento della linea 2 della metropolitana da Cologno Nord a Vimercate, una tratta che i cittadini di quell’area attendono da oltre trent’anni.

Tangenziale Est caselloSe la nostra memoria non ci inganna, ai tempi si disse anche che la barriera era provvisoria, che dopo una decina d’anni, recuperati i costi per la costruzione di quel tratto, sarebbe stata eliminata. Gli anni invece sono passati, gli aumenti sono diventati costanti, tutti continuano a protestare, ma la barriera resta lì. Quasi come quella dove transitavano Troisi e Benigni nel film “Non ci resta che piangere”. Appunto!

Visto che siamo in tempi di promesse elettorali, ci sarà sicuramente qualcuno che prometterà di abbatterla, se eletto alla Regione o in Parlamento. E noi ovviamente siamo pronti a credergli e magari a votarlo pure, salvo poi non andarlo a prendere per le orecchie se si è scordato la promessa. Sulla petizione on line change.org sono state raccolte nel giro di pochi giorni poco meno di 600o adesioni.

Al casello di Agrate Brianza ogni anno transitano 23,5 milioni di mezzi, pari a oltre 32 milioni di incasso. Soldi buoni per fare magari un investimento sulla metro, portandola a Vimercate, incassando poi i biglietti dei passeggeri. Insomma, una soluzione va trovata ed in fretta pure perché la laboriosa gente della Brianza è stanca e questo nuovo aumento fa veramente incazzare. Altro che i 2 cent per i sacchetti bio!

Carlo Gaeta 

Print Friendly, PDF & Email