Il Resto del Carletto

Campagna Enit: Italia, siamo sempre lì


Ben pochi sanno che per una quindicina d’anni mi sono occupato di eventi e turismo, ai vertici di una storica associazione di categoria di organizzatori che era AIMP (Associazione Italiana Meeting Planners – Professionisti dei convegni) che faceva parte dell’universo Confcommercio-Confturismo, poi confluita (non so ancora se fu un bene o un male) in Federcongressi&Eventi. Ebbene, di ‘balle’ in questi anni ne ho sentite a montagne e viste a tonnellate, in giornate di convegni, in migliaia di ore di incontri, da tante voci più o meno autorevoli; da tanti Ministri, Direttori, funzionari, promoter, docenti, giornalisti, più o meno addetti ai lavori. Su tali argomenti ho pure fatto formazione (con quali danni letali non si sa!)
Ed eccoci arrivati qua! E già!
Ho atteso a commentare l’ultima campagna di promozione (del valore di 9 milioni di euro) del nostro beneamato Paesello, in particolare rivolta ai visitatori stranieri. Non ho nessun titolo per esprimere un parere. Sono un dimenticato peones che si arrabatta in un mondo che considero artefatto dall’inutile e lontano all’essenza vera dell’uomo. Distante dai sentimenti e dalle passioni, che tanto non contano più un beato ciufolo.
Oggi conta farsi un bel selfie e pubblicarlo suoi social per ottenere qualche like e qualche click. Sappiamo tutti come funziona e io stesso ci sono dentro. Ci gioco spesso con queste forme di comunicazione, finte. Artefatte.
Ci metto sempre l’ironia per non prendermi troppo sul serio.
È questo il tempo che viviamo e tali sono le modalità di informazione che condividiamo.
Così non mi meraviglia affatto vedere la Venere del Botticelli, che si cala nei panni della nostra Ferragni (influencer degli influencer di ‘chiara’ fama mondiale) e diventa la promoter d’Italia nella nuova campagna ENIT Ministero del Turismo firmata dai creativi dello studio Testa (mica pizza&fichi).
Ah già, la pizza. Siamo sempre lì, giriamo intorno a lei e all’ottima ‘pummarola’ italica. Così la Venere, in un quadro, si carica sulle spalle pure la cassetta di pomodori appena raccolti nei campi per promuovere le bellezze nostre.
Ovviamente, nella Campagna Enit, non mancano i selfie della protagonista davanti al Colosseo, in piazza San Marco e compagnia bella. Tutto abbastanza scontato.
Il Paese è questo. E la miglior nostra rappresentazione odierna è indubbiamente quella proposta dalla Chiara nazionale e internazionale.
Il mondo social va così. Che ve lo dico a fare!
Però almeno per l’immagine con la cassetta di ‘pumidoru’ potevano pure usare l’onorevole con gli stivali, quel Soumahoro, che pure ha fatto conoscere le ‘bellezze’ dell’Italia all’estero.
Ciao giovani, vado a farmi un selfie davanti all’Arengario di Monza, alla cui epoca già qualcuno mi ha accusato di essere rimasto.
Open to Meraviglia! A mammeta e sòreta pure!
Carletto Gaeta
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