Il calcio non è Made in China solo a Milano. Quello dilettantistico di Cinisello Balsamo infatti è ormai gemellato con quello cinese. In tempi in cui Zhang Jindong, proprietario del colosso Suning Commerce formalizza l’acquisto dell’Inter, a poco dal passaggio del Milan ad un gruppo miliardario di Pechino, il vice presidente della Cinisellese Calcio, Rong Yi Lu, annuncia la firma di un importante accordo di amicizia con la città di Haimen, a nord di Shanghai, nello Jiangsu, per lo sviluppo di corsi per allenatori.
E’ questa la più importante novità in casa Cinisellese, formazione che nella prossima stagione militerà nel campionato Regionale Lombardo di Promozione. Al vertice della società c’è il cambio della guardia: il nuovo presidente è Roberto Bonvini, in sostituzione del dimissionario Salvatore Dominici. Anche due donne nel direttivo, ad affiancare Bonvini: nuovo vicepresidente vicario è Elena Martinelli, mentre Loredana Seccia ha la delega a marketing, web ed economato. Confermati nella carica il presidente onorario e fondatore, Napoleone Drago e il vicepresidente con delega ai rapporti internazionali Rong Yi Lu.
Lunedì 27 giugno il neo presidente ha incontrato mister e ragazzi della prima squadra, per iniziare a conoscersi: pizza e partita dell’Italia nella sede sociale. A seguire incontri coi genitori di tutti gli atleti che si stanno iscrivendo alla Cinisellese.
“Ci aspetta un duro lavoro e un grande impegno – commenta il presidente Bonvini – ma con l’aiuto di tutti – dai soci ai dirigenti, ai genitori agli atleti – potremo fare bene, gestendo società e impianto sportivo comunale con oculatezza”.
A far crescere ancor più la Cinisellese la conferma che la società ha stretto un patto di collaborazione con il distretto di Lucheng, il più importante della città di Wenzhou, 7 milioni di abitanti, nello Zhejiang che prevede scambi di allenatori, di dirigenti, ma anche trasferte di squadre locali in Cina e viceversa. Una collaborazione sostenuta dal neo presidente Roberto Bonvini e dal vice presidente Lu, che in questi giorni è impegnato in un tour, insieme a rappresentanti dell’Aiac, l’associazione italiana allenatori calcio presieduta da Renzo Ulivieri in diverse città dello Jiangsu.
Con il know- how tecnico si vuole portare in Cina la grande esperienza del calcio minore lombardo per far crescere il calcio giovanile cinese. In numerose scuole sono stati realizzati campi di calcio a 5, a 7 e a 11, ma mancano istruttori, arbitri, preparatori atletici, campionati e tornei.
“Nelle prossime settimane – anticipa Lu – saranno definiti ulteriori calendari per la visita di allenatori e giovani calciatori in Italia, promossi dal Governo di Lucheng insieme a Cinisellese e Aiac. Il mio sogno è quello di poter aiutare i bambini cinesi a giocare al calcio per divertimento, nella speranza che alla fine possa anche uscire qualche grande campione. Nel 2002 la Cina ha partecipato ai mondiali senza segnare neppure un gol. Da allora mi sono promesso di aiutare la mia patria patria a crescere, grazie anche all’esperienza, ai gemellaggi con formazioni italiane”.
Pierfranco Redaelli