Il 2015 chiude i battenti senza infamia e senza lode (a nostro modo di vedere) e guardiamo al 2016 che verrà cercando di interpretare qualche flebile segnale di possibile ripresa economica dopo l’anno dell’EXPO che certamente ha dato alla Brianza e al Lario una maggior visibilità internazionale, se non altro per le numerose delegazioni straniere che hanno fatto visita alle nostre città, da Monza a Como.
La Camera di Commercio ci dice che “per l’industria manifatturiera della Brianza il terzo trimestre 2015 si è chiuso con segnali incoraggianti per le imprese. La produzione ha confermato il trend positivo registrato nel precedente trimestre, ed è accompagnata da una buona performance del fatturato. L’andamento degli ordinativi è in controtendenza, ma è bilanciato dalle aspettative in miglioramento degli imprenditori brianzoli. L’indicatore economico relativo alla produzione è di segno positivo per il secondo trimestre consecutivo e in miglioramento. La variazione tendenziale, vale a dire rispetto allo stesso periodo del 2014, passa da +2,9% a +3,1% e sul versante congiunturale la variazione si attesta a +0,8% rispetto al II trimestre 2015. Il fatturato continua a confermare il buon andamento registrato negli scorsi trimestri, con variazioni di segno positivo sia a livello tendenziale che congiunturale, rispettivamente pari a +2,3% e a +0,6%”. In tale ambito, un posto di rilievo lo merita sempre l’imprenditoria artigiana che non si è mai data per vinta anche nella peggior congiuntura. Insomma, dati che fanno ben sperare per un ’16 a tutto tondo.
Sempre in sede di bilancio 2015, ci rimane il dubbio su quanto realmente abbia inciso l’Esposizione Universale sul nostro territorio, dato che onestamente è difficile da appurare nei singoli dettagli, al di la della positiva statistica complessiva, anche perchè la Brianza vive su micro imprese spesso molto distanti dalla realtà metropolitana. Facciamo nostre in sede di bilancio annuale le parole di un noto direttore d’albergo comasco che qualche tempo fa, in modo molto chiaro, ci disse: “Meglio averlo che non averlo l’Expo a Milano, ma se vi devo dire che ci ha portato davvero tanti clienti in più questo onestamente mi risulta difficile affermarlo. Forse un 2-3%”. Anche perchè sul lago i turisti ci arrivano comunque per le bellezze del nostro territorio. Infatti, la maggior parte degli arrivi per Expo si è concentrata su Milano pur toccando altre città dell’hinterland.
In Brianza per EXPO 2015 si sono scatenate centinaia di iniziative, più o meno valide dal punto di vista della promozione territoriale. Eventi, mostre, convegni, pubblicazioni, presentazioni, degustazioni, concorsi ecc. Centinaia di migliaia di euro, soprattutto di soldi pubblici, sono stati spesi in vari progetti i cui esiti concreti andranno verificati proprio nel 2016. Cos’è rimasto alla Brianza di questo grande evento ci piacerebbe misurarlo con i numeri tra qualche mese, fuori dalle dichiarazioni ufficiali di comodo. Se il territorio non sarà stato capace di concretizzare l’onda lunga di EXPO allora vorrà dire che tanti investimenti si sono rivelati sbagliati perchè limitati al periodo dell’esposizione, senza guardare al futuro del territorio, ma al mero interesse di qualche attore interessato alla sceneggiata del momento per raccogliere nel breve quanto possibile. Onestamente qualche sospetto in tal senso l’abbiamo, ma speriamo di sbagliarci e di poter scrivere l’esatto contrario per il bene della nostra terra.
Il 2015 purtroppo ha segnato a Monza la fine della gloriosa Associazione degli Industriali portata, per discutibile scelta, sotto l’ala della Confindustria milanese. Anni di storia dell’imprenditoria briantea sono di fatto stati cancellati e finiranno dispersi negli archivi di Assolombarda. Una tristezza per gli ha creduto nell’autonomia della Brianza, rappresentata soprattutto dalle imprese che hanno fatto grande la nostra terra, con i valori del brand Brianza che hanno trasmesso e che oggi difficilmente potranno mettere in luce nel grande calderone meneghino.
Ultimamente si parla di un progetto per la “Grande Brianza”, in grado di legare con un unico filo conduttore i tre capoluoghi (che noi abbiamo voluto fin dall’inizio rappresentare nel nostro portale BrianzaPiù) per evitare di finire assimilati nell’area Metropolitana con il rischio di diventare una non ben identificata periferia di Milano. Insieme dobbiamo trovare il comune denominatore che lega i nostri territori, dal Monzese, al Lecchese al Comasco, dalla pianura al lago, per esaltare proprio quei valori che hanno fatto grande la nostra terra, dall’impresa alla cultura, dall’ambiente all’arte, dal turismo alle tradizioni. Abbiamo leve forti sulle quali far presa come la recente indagine del Sole 24 ore che sottolinea la qualità della vita nei nostri Comuni, per l’ambiente e soprattutto i servizi erogati ai cittadini.
La Brianza – è una sottolineatura del tutto inutile – ha una sua storia che non può essere dispersa o addirittura cancellata dalla riduzione delle Province. Storia importante di un’area-sistema economico riconosciuta a livello europeo e internazionale che sarebbe il caso di tenere ben viva e attiva sui vari fronti. Nel nostro piccolo è quello che stiamo cercando di fare, comunicando il Bello e il Buono della nostra terra. E abbiamo verificato in questi primi mesi di attività che c’è davvero tanto da raccontare.
Nel nostro augurio di Buon Anno Brianza, c’è la nostra speranza che emerga forte un “orgoglio brianzolo” in grado di ribadire la necessità di una presa di coscienza del valore complessivo di questa terra dalle molteplici affinità elettive, senza dover dipendere da questo o da quello, dai se e dai ma. In questo Buon Anno Brianza è insito l’augurio che i brianzoli rialzino la testa (un pochino anche dal tavolo di lavoro sul quale sono concentrati per diverse ore al giorno) per far sentire la loro voce e le loro sacrosante ragioni, portando istanze e necessità, dando vita ad aggregazioni che rappresentino al meglio le tante valenze territoriali, senza dover attendere un altro Expo che, se tutto va bene, vedranno i nostri pronipoti tra più di cento anni.
Buon Anno Brianza Bella.
Carlo Gaeta
Responsabile BrianzaPiù