Sino al prossimo 31 ottobre, nel cuore di Brugherio, in una teca di Palazzo Ghirlanda Silva, sede della biblioteca cittadina, è esposta una copia del “Codice Atlantico” di Leonardo da Vinci. La copia anastatica del famoso Codice leonardesco è gentilmente messa a disposizione dall’ingegner Carlo Carsana, che ha ereditato questo prezioso documento dal padre ex dipendente dell’editrice Giunti. Negli anni ’70 quando la casa mise in vendita 998 copie del documento, Carsana padre non seppe resistere alla tentazione e ne acquistò una.
Cos’è esattamente il Codice Atlantico? E’ un reperto storico di enorme importanza, una testimonianza tangibile dell’estro di uno dei più grandi geni che la storia ricordi. Il Codice Atlantico è infatti la più vasta raccolta al mondo di disegni e scritti autografi di Leonardo ed è conservato sin dal 1637 presso la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano. Questo trattato abbraccia un lungo periodo degli studi leonardeschi, per la precisione il quarantennio dal 1478 al 1519. Il genio toscano fu un eclettico conoscitore di un gran numero di discipline: nel Codice troviamo scritti inerenti ad anatomia, astronomia, botanica, chimica, geografia, meccanica, matematica, progetti di architettura.
Tutti gli appassionati potranno così vedere dal vivo una copia anastatica di questo meraviglioso Codice. Il termine “copia anastatica” suona però poco famigliare ai non addetti ai lavori. Ma di cosa si tratta? E’ una riproduzione di libri rari, che può essere redatta in bianco e nero o a colori. Questo genere di copie sono il giusto compromesso che permette di conservare al meglio l’originale e al contempo diffondere la cultura e la conoscenza di reperti storici dal valore inestimabile.
Il volume anastatico prodotto è infatti identico per contenuto e fin nei minimi dettagli all’originale, realizzato con la stessa carta dell’originale e persino con le medesime macchie. Ogni giorno un addetto della Biblioteca provvederà a sfogliarne una pagina.
Pfr