Quando abbiamo intrapreso il progetto BrianzaPiù avevamo un solo grande obiettivo: quello di portare alla ribalta le tante cose belle e buone che il nostro territorio offre; eventi e notizie spesso trascurate per dare spazio alla solita informazione “morbosa” fatta prevalentemente di news “brutte” o di gossip. Proprio un collega, addetto stampa, con fare scherzoso, mi diceva che su questa strada c’è poco da sfogliar verze; anzi, che è una via già segnata dall’insuccesso, visti i tempi grami per l’informazione e quello che si fa per accaparrarsi un lettore.
Ebbene, dopo il primo anno di attività, i riscontri numerici in nostro possesso, iniziano a darci un pochino di ragione, senza presunzione alcuna. I numeri parlano di una continua crescita dei famigerati “click”, che, da quando siamo on-line, hanno abbondantemente superato i 100mila, con una media mensile che si è attestata sui 20mila contatti, con circa 10000 visitatori che frequentano con una certa consuetudine BrianzaPiù.
Insomma, siamo ormai nel pieno della nostra piccola-grande sfida. Abbiamo davanti tanta strada da percorrere per migliorare ed affinare il nostro prodotto, dal punto di vista grafico e dei contenuti, fornendo un servizio al lettore e al territorio, senza snaturare la mission iniziale che vuole nel portale solo notizie positive ed utili alla collettività briantea, ma anche a chi ci legge fuori Brianza e vuole venire dalle nostre parti per trascorrere un weekend o una giornata piacevole.
Abbiamo avuto conferma, in questa prima parte del nostro cammino, che c’è una Brianza che vive di tanti eventi, dall’ambiente alle tradizioni, dalla cultura agli spettacoli. Una Brianza che lavora, produce e non vuole disperdere il proprio patrimonio storico-culturale. Le nostre rilevazioni statistiche ci dicono che le notizie che “pagano” di più dal punto di vista dei singoli contatti sono proprio quelle relative agli itinerari, agli eventi green, alla cultura, al turismo, oltre all’enogastronomia, alle manifestazioni, agli eventi sociali. Ogni nostro visitatore (che caldamente ringraziamo) ha la pazienza di fermarsi per leggere fino a 4 notizie, una buona media di permanenza, se si pensa che i dati mondiali sull’utilizzo della rete ci raccontano di una dispersione altissima dell’utenza dopo appena il terzo “click”. Tutto questo significa soltanto che abbiamo posto la prima pietra e abbiamo le potenzialità per mettere le altre, sulla base di rilevazioni che iniziano a darci qualche utile elemento da consegnare per le analisi agli esperti di web mktg e di economia digitale.
Abbiamo preso atto che proprio nell’ultimo anno sono nate nel grande triangolo brianteo iniziative analoghe, quasi dei cloni, che certamente fanno bene alla promozione della nostra amata Brianza e in generale anche alla comunicazione via web. Alcune di queste “nobili”e “appassionate” iniziative hanno mostrato un “innamoramento” per EXPO e soprattutto per i finanziamenti messi a disposizione per i progetti che richiamavano, in qualche modo, i temi dell’esposizione universale, ai nuovi modi di fare comunicazione, al turismo e alla promozione territoriale ecc. (rubinetti finanziari che si sono ormai chiusi); pochi invece sono frutto di una genuina volontà di dare voce ad un territorio che in molti, non tanto tempo fa, davano quasi per morto, o quantomeno narcolessico.
Abbiamo purtroppo verificato come siano state finanziate con soldi pubblici attività ed iniziative solo lontanamente collegate o che, addirittura, nulla c’entravano con il tema dell’alimentazione che, in modo spesso confuso, è stato sottolineato dalla kermesse internazionale milanese. E’ bello anche constatare come attività consortili, fieristiche ed espositive, nate sulle ceneri di evidenti costosi fallimenti pregressi, si rigenerano sotto nuovi loghi, in aree limitrofe, con personaggi vecchi e nuova linfa pubblica. A volte non proprio due euri dati per compassione dagli Enti preposti. L’Expo è terminato da un pezzo, pure con qualche debito sulle spalle. Vedremo adesso quante di queste sapranno andare avanti con le loro gambette.
Per questo vogliamo ricordare ai nostri lettori che BrianzaPiù nasce come iniziativa privata, affrancandosi inizialmente al Consorzio Turistico delle Brianze e del Triangolo Lariano, che ha sempre funzionato per privata volontà fin dai tempi della vecchia Fiera di Monza.
Il nostro impegno rimane perché in Brianza e per la Brianza lavoriamo da sempre, come appassionati “cantori” della nostra bella realtà. Per carità, non è nostro intento alimentare polemiche, sono semplici amichevoli constatazioni, senza alcuna inutile contrapposizione con chi fa. Ognuno è libero di fare la sua parte. Possibilmente utilizzando le proprie forze e le sue casse. Facile è operare anche con soldi pubblici.
Come ricordava il grande Montanelli (che è stato il mio direttore all’inizio dell’avventura giornalistica) chi vuol fare questo mestiere deve scegliere il proprio padrone: il lettore. Quindi, se volete, continuate a seguirci perché solo a Voi sempre daremo conto! (aggiornato il 6 aprile 2016)
Carlo Gaeta
Direttore di BrianzaPiù