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Brianza Rock Festival: all’Autodromo tornano i concerti


Dal Cantagiro ai Pink Floyd, passando per Lenny Kravitz e Pino Daniele fino ai concerti odierni, il “Tempio della Velocità” è anche “Tempio della Musica”.

Un pò di storia per gli amanti della musica. Era l’inizio dell’estate del lontano 1967, quando a Monza, presso l’Autodromo Nazionale, fece tappa il ‘Cantagiro’, allora popolare manifestazione canora, ideata da Ezio Radaelli, con formula presa a prestito dal Giro d’Italia di ciclismo, con una carovana formata da diversi cantanti in gara, divisi per categorie e giudicati dal pubblico delle varie città toccate a bordo di fiammanti spider decappottate, con finale a Fiuggi e diretta TV su RaiUno della serata conclusiva. Nel capoluogo brianzolo, tra due ali di folla lungo tutto il viale Cesare Battisti e davanti agli ingressi di Villa Reale e Parco, il folcloristico gruppo giunse dopo nove combattutissime tappe.

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Rita Pavone ai tempi del Cantagiro

Raccontiamo un pezzo dell’epopea musicale italiana dei cosiddetti anni d’oro, quando si vendevano valanghe di 45 giri. In gara nel girone dei big c’erano, tra gli altri: Adriano Celentano con il brano ‘Tre passi avanti’, Bobby Solo con ‘Non c’è più niente da fare’, Little Tony con ‘Peggio per me’, Nicola Di Bari con ‘Giramondo’, Patty Pravo con ‘Qui e là’, Rita Pavone con ‘Questo nostro amore’ e Wilma Goich con ‘Se stasera sono qui’. Nella categoria riservata ai ‘complessi’ spiccavano: i Camaleonti con ‘Non c’è niente di nuovo’, i Dik Dik con ‘Il mondo è con noi’, i Giganti con ‘Io e il Presidente’, i Ribelli con ‘Pugni chiusi’, i Nomadi con ‘Dio è morto’ e The Primitives con ‘Yeeaaah’. Le vittorie finali andarono a Rita Pavone nel Girone A (artisti di fama) con ‘Questo nostro amore’, a Massimo Ranieri con ‘Pietà per chi ti ama’ in quello B (nuove proposte canore) ed a The Motowns con ‘Prendi la chitarra e vai’ nel C (gruppi musicali).

L’obiettivo del ‘Cantagiro’ era quello di far uscire la canzone dai classici luoghi di ascolto e di avvicinarla alla gente, tramite il contatto diretto nelle strade, nei luoghi di incontro, negli stadi ed, appunto, negli autodromi, come quello di Monza.

Bobby_Solo_al_Cantagiro_del_1967

Bobby Solo

L’interesse per questa manifestazione andò scemando col passare degli anni fino ad esaurirsi. L’organizzatore Ezio Radaelli tentò un improbabile rilancio negli anni Novanta e così nel 1993, alla terza ed ultima edizione, il ‘Nuovo Cantagiro’ tornò il 27 giugno di quell’anno, a far tappa a Monza, con palco sistemato nella corte della Villa Reale, tra il cancello interno e la fontana centrale, limite di capienza della location duemila persone, con 12 cantanti ‘Emergenti’ in competizione fra loro e 20 ‘Big’, fuori gara. Il successo, nonostante la presenza di big del calibro di Eros Ramazzotti, Ornella Vanoni, Ron, Anna Oxa e Matia Bazar, non ricalcò minimamente quello del 1967. Una curiosità, legata alla terra brianzola, la carovana, partita il 13 giugno dall’Idroscalo di Milano ed abbinata all’iniziativa del WWF ‘Forestiamo la città’ per promuovere il rimboschimento in Italia, passò, dopo Monza, anche Mariano Comense, prima di raggiungere Bari.

L’Autodromo Nazionale, aveva ospitato prima, il 20 maggio del 1989, anche se marginalmente, nell’area del Roccolo, niente meno che il concerto dei Pink Floyd, con oltre 60 mila biglietti venduti. L’esibizione dei ‘profeti del rock psichedelico’ fu considerata l’evento musicale dell’anno in Italia. Poi nel weekend dell’11 luglio del ’99 si esibirono all’interno del villaggio della pista Lenny Kravitz e Pino Daniele e tanti altri tra cui anche Blondie, Carmen Consoli e Alex Britti in quello che venne chiamato Monza Rock Festival.

Manu Chao

Manu Chao

Oggi, dopo che l’amministrazione comunale locale ha categoricamente rifiutato lo scorso anno la proposta dei Rolling Stones di esibirsi nel Parco per l’unico concerto in Italia (la scelta è poi ricaduta su Roma e sul Circo Massimo il 22 giugno), per la musica a Monza è d’obbligo concentrare l’attenzione sul ‘Brianza Rock Festival’, alla sua quinta edizione. La grande kermesse musicale, organizzata da Roberto Masi, è in programma all’Autodromo Nazionale nel fronte paddock dell’impianto brianzolo per tre serate, a partire da venerdì 12 giugno.

Diciamo subito che va segnalata l’esibizione, unica nel nostro Paese, di Manu Chao, in tour in tutta Europa. Il musicista francese, di origini spagnole, darà vita alla celebre patchanka di salsa, ska, rock e reggae il 20 giugno, con il suo storico bassista Jean Michel Gambeat, il chitarrista Madid Fahem ed il batterista Philippe Teboul, al suo fianco dai tempi della Mano Negra. Popolare e non poteva essere diversamente in considerazione del personaggio, il prezzo del biglietto per il concerto, già da tempo in vendita sui circuiti Ticketone, Bookinshow e Mailticket: 15 Euro (10 Euro per le prenotazioni effettuate entro il 10 maggio).

Brianza Rock festival

Per quanto riguarda il ‘Brianza Rock Festival’, in programma nei giorni 12, 13 e 14 giugno per l’organizzazione di ‘Monza Brianza Eventi’, con il sostegno di Regione Lombardia, sono in programma ben 12 concerti, con uno di grande risonanza in ciascuna serata della rassegna.

Bluvertigo

Morgan e i Bluvertigo

Venerdì 12 apriranno i giochi i Bluvertigo, la storica band brianzola che, dopo tante discusse vicende interne, si esibirà al gran completo, con il suo leader storico, per un doveroso omaggio alla propria città che li ha visti nascere, crescere  e diventare celebri insieme Marco Castoldi, ovvero l’imprevedibile Morgan. I Bluvertigo, con Andy Fumagalli, detto ‘Fluon’, Sergio Carnevale e Livio Magnini, sono reduci dal ‘concertone’ del 1° maggio a Roma, in piazza San Giovanni, dove, tra i conosciutissimi pezzi ‘Cieli neri’, ‘L’assenzio’, ‘Sono come sono’ ed ‘Altre forme di vita’, hanno presentato ‘Andiamo a Londra’, l’anteprima del disco che giungerà a sedici anni dal debutto con ‘Zero’. 

Subsonica

Subsonica

Sabato 13 sarà la volta dei Subsonica, al ritorno live in Italia dopo la strepitosa tournée invernale, che li ha visti protagonisti nelle principali città europee. C’è molta curiosità ed attesa per vedere all’opera Samuel, Max, Boosta, Ninja e Vicio, grandi interpreti recentemente, con invidiabile riscontro di critica e di pubblico, anche di un tour teatrale con il lavoro ‘Io so chi sono’, chiuso in Sicilia, con due serate ‘sold out’, al teatro Coppola di Catania.

Domenica 14 metterano fine alla scoppiettante tre giorni monzese gli Afterhours. Sarà l’unica occasione per vedere quest’anno dal vivo l’affermato gruppo milanese composto da: Manuel Agnelli (voce e chitarre), Giorgio Prette (batteria), Giorgio Ciccarelli 8chitarre). Roberto Dell’Era (basso), Rodrigo D’Erasmo (violino), Xabier Iriondo (chitarre).

Afterhours

Come supporter, anche se il termine appare davvero riduttivo, ci saranno, poi, l’inossidabile cantautore milanese Eugenio Finardi, i Santa Margaret, band milanese nata dall’incontro tra la cantautrice Angelica Schiatti e Stefano Verderi, chitarrista del gruppo Le Vibrazioni, gli Io?Drama, gruppo musicale alternative rock italiano, formatosi in provincia di Milano nell’ottobre 2004, e gli Aim, band power rock della Brianza, al loro primo disco italiano, dopo essere partita dall’oratorio di Desio ed, infine, Mataleon, Bugo, Jack Jaselli, Sandflower e Mr Kite.

Per quanto riguarda i biglietti, questi potranno essere acquistati presso TicketOne e nei punti vendita autorizzati a 20 Euro a serata, più 3 Euro di prevendita. Per informazioni è bene consultare il sito www.brianzarockfestival.com oppure inviare una e-mail a info@brianzarockfestival.com.

Enzo Mauri

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