Variazione positive per i principali indicatori economici, ad eccezione degli ordini interni che registrano -0,5% rispetto al I trimestre 2015. Cresce la domanda estera: +6,8% in un anno, +2,4 rispetto a marzo. Segnali incoraggianti anche per l’occupazione, con il saldo che migliora da +0,4% a +0,8%. Il clima per il prossimo trimestre resta comunque di prudenza, sale la quota di imprenditori che prevede diminuzioni della produzione.
L’industria manifatturiera della Brianza prosegue la lenta risalita e, nel secondo trimestre 2015, torna di segno positivo anche la produzione industriale, dopo diversi trimestri di performance negative. I livelli produttivi mostrano infatti una variazione tendenziale del 2,9%, vale a dire rispetto allo stesso periodo del 2014, e sul versante congiunturale la variazione si attesta a +0,7% rispetto al I trimestre 2015. L’indicatore economico del fatturato conferma il trend in crescita degli scorsi trimestri, mostrando variazioni di segno positivo sia a livello tendenziale che congiunturale, rispettivamente pari a +2,7% e a +0,7%. Anche il mercato del lavoro evidenzia per il secondo trimestre segnali positivi: il saldo occupazionale si conferma positivo e migliora rispetto allo scorso trimestre (passando da +0,4% a +0,8%), risultato della differenza tra un tasso di ingresso positivo pari a 1,6% e un tasso di uscita di 0,8%. Tuttavia cresce la percentuale di imprese che fanno ricorso alla cassa integrazione guadagni (passa da 13,7% a 16,1%), mentre scende la quota di cassa integrazione sul monte ore trimestrale (da 0,8% a 0,5%). Continua l’andamento positivo della domanda estera, che registra una variazione congiunturale di +2,4% rispetto al I trimestre del 2015, e su base tendenziale il dato sale a +6,8% rispetto ad un anno fa. Gli ordini interni mostrano, invece, un andamento negativo sia a livello tendenziale che congiunturale, rispettivamente con un calo del -4,7% rispetto allo stesso periodo del 2014 e del -0,5% rispetto al I trimestre 2015.
Nonostante il quadro complessivo di miglioramento, le aspettative degli imprenditori per il prossimo trimestre evidenziano ancora un clima di prudenza sia per produzione che per ordini: si riduce la percentuale di imprenditori che prevede aumenti dei livelli produttivi (era 31,3%, oggi scende a 24,4%), della domanda estera (passa da 33,3% a 31,4%) e interna (da 26% a 17,6%), e aumentano le percentuali degli imprenditori che ne prevedono riduzioni (ad eccezione della domanda estera).
Sono alcuni dati che emergono dalla Analisi congiunturale trimestrale dell’industria manifatturiera della Brianza, realizzata dall’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza e dall’Ufficio Studi di Confindustria Monza e Brianza.
“I segnali positivi provenienti dall’andamento della produzione industriale, dai livelli di fatturato, dagli ordini esteri sono certamente fonte di fiducia– ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza. Una fiducia però timida, tanto che, come si evince dalle aspettative per i prossimi tre mesi, gli imprenditori mostrano ancora una certa prudenza. Come istituzione al servizio delle imprese, ora, il nostro ruolo è quello di far sì che la fiducia diventi un elemento strutturale e diffuso, e sostenere gli imprenditori che intendono fare investimenti.”
“I dati economici del secondo trimestre confermano che le imprese del nostro territorio hanno ingranato la marcia per recuperare terreno. Sono in particolare le PMI a reagire meglio ai segnali positivi. Un dato che evidenzia la dinamicità e la capacita di innovare e internazionalizzarsi delle imprese piccole medie della Brianza. In questi anni di crisi sono riuscite a focalizzare meglio gli obiettivi per crescere creando nuovi prodotti e guardando con maggiore interesse e fiducia a nuovi mercati. I dati sottolineano le buone performance delle industrie meccaniche, chimiche, della gomma plastica e del legno, settore, quest’ ultimo, che più di tutti gli altri ha sofferto la crisi. Credo che le rilevazioni positive ci possano confermare che la ripresa, seppur lentamente, abbia finalmente messo le basi per garantire alle nostre imprese nuovi impulsi per ricominciare a crescere.” Ha affermato Andrea Dell’Orto, Presidente di Confindustria Monza e Brianza
Alcuni indicatori dell’andamento economico dell’industria in Brianza
Produzione | Fatturato totale | |||
Var. congiunturale | Var. tendenziale | Var. congiunturale | Var. tendenziale | |
Monza e Brianza | +0,7% | +2,9% | +0,7% | +2,7% |
Fonte: Indagine congiunturale II trimestre 2015
L’andamento economico dell’industria in Brianza (II trimestre 2015)
Le variabili dell’evoluzione congiunturale: produzione, fatturato, ordinativi
PRODUZIONE INDUSTRIALE
E’ positivo, nel secondo trimestre 2015, il dato della produzione industriale della Brianza e registra una variazione tendenziale in aumento del 2,9%, dando una svolta al segno negativo che aveva caratterizzato la variazione da alcuni trimestri. In particolare, rispetto allo stesso periodo del 2014, i dati passano dal -0,1% del trimestre scorso al +2,9% di quello in esame. Anche sul fronte congiunturale la produzione cresce e registra una variazione positiva nel trimestre (+0,7%), che porta a quota 97,3 il valore dell’indice della produzione (costruito con base 2005=100, media mobile a 4 termini). A sostegno dell’andamento delineato, è utile sottolineare che le imprese con una crescita della produzione robusta (e cioè superiore al 5%) sono aumentate rispetto allo scorso trimestre, passando dal 29% al 34,7%, mentre la percentuale di quelle in crisi è diminuita, essendo passata dal 26% al 25%. L’osservazione dei dati grezzi distinti per classi dimensionali, a livello tendenziale, conferma l’andamento dello scorso trimestre: positivo quello delle piccole imprese (10-49 addetti), a cui si accompagna anche quello delle medie imprese, mentre le grandi imprese (200 e più addetti) registrano variazioni della produzione di segno meno.
Dal punto di vista settoriale, sempre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, la dinamica della produzione risulta essere ancora differenziata, ma si riduce il numero dei settori che registrano performance negative. In particolare, nel trimestre in esame, andamento positivo per la meccanica, la chimica, l’alimentare, la gomma plastica e anche per i settori del legno mobile e per quello dei minerali metalliferi, che sono legati all’edilizia; registrano invece ancora un trend negativo il tessile, l’abbigliamento e i mezzi di trasporto, a cui si aggiunge questo trimestre anche la carta-editoria.
Alla luce dell’andamento positivo registrato nel complesso dalla produzione industriale, migliora anche il tasso di utilizzo degli impianti, che esprime l’impiego dei macchinari in relazione alla quantità massima producibile, che si porta, nel secondo trimestre dell’anno a quota 67,9% (dato grezzo), a cui si affianca anche un aumento a 74,7 giorni di produzione assicurata.
FATTURATO
L’indicatore del fatturato totale a prezzi correnti continua a registrare anche nel secondo trimestre del 2015 un andamento in crescita, mostrando variazioni di segno positivo, sia a livello tendenziale che congiunturale, pari rispettivamente a +2,7% e a +0,7%. Queste dinamiche hanno portato un incremento del valore dell’indice del fatturato (costruito con base 2005=100, media mobile a 4 termini) che è salito a quota 110,3.
In questo quadro, anche la quota del fatturato estero sale e si mantiene su valori elevati raggiungendo il 35,3%, confermando che le esportazioni rimangono una componente fondamentale per il recupero dei livelli produttivi.
ORDINI
Nel secondo trimestre 2015 rimane sostenuta la crescita degli ordini esteri, sia da un punto di vista tendenziale che congiunturale, mentre deludono quelli interni che mostrano andamenti negativi. In particolare, rispetto allo stesso periodo di un anno fa, gli ordini esteri registrano una variazione molto positiva (+6,8%), che cade al -4,7% per quelli interni; anche per la variazione rispetto allo scorso trimestre (espressa come media mobile a 4 termini) si conferma un andamento analogo (rispettivamente +2,4% e
-0,5%).
OCCUPAZIONE
Ancora incerta la situazione sul fronte del mercato del lavoro. Da un lato, il saldo tra il tasso di ingresso e quello di uscita non solo continua ad essere positivo, ma migliora (passando da +0,4% a +0,8%), grazie ad una diminuzione delle uscite e ad un incremento, sia pur lieve, degli ingressi. Dall’altro, cresce la percentuale di imprese che fanno ricorso alla cassa integrazione guadagni (passa da 13,7% a 16,1%), mentre continua a ridursi la quota percentuale sul monte ore trimestrale che scende lievemente (da 0,8% a 0,5%).
ASPETTATIVE
Il quadro in miglioramento non trova conferma nelle aspettative degli imprenditori per il prossimo trimestre che evidenziano un clima di prudenza.
Sebbene rimanga in terreno positivo, si riduce infatti il saldo tra gli imprenditori ottimisti e quelli pessimisti sia per quanto riguarda la produzione che la domanda. In particolare, si riduce la percentuale di imprenditori che prevede aumenti di produzione (da 31,3% a 24,4%), di domanda estera (da 33,3% a 31,4%) e interna (da 26% a 17,6%), mentre aumentano le percentuali degli imprenditori che ne prevedono riduzioni, ad eccezione di quella sulla domanda estera che si conferma a quota 10,8%.
Supera per tutte le variabili considerate il 50% la quota di imprenditori con aspettative stabili, che nel caso dell’occupazione raggiunge l’81%, mentre il saldo in quest’ultimo caso diventa negativo.
Elaborazione Uffici Studi Camera di Commercio di Monza e Brianza e Confindustria Monza e Brianza (luglio 2015)