I giochi di carte sono tra i passatempi più amati dagli italiani, dal Nord al Sud. Anche se molti di questi sono diffusi specialmente nelle regioni meridionali, anche nel resto dello Stivale è possibile certificare una vera e propria tradizione legata alle carte. È così anche in zone come la Brianza e, in generale, in Lombardia, dove ancora oggi circolano le carte milanesi. Si tratta di un tipo di mazzo regionale che utilizza i semi francesi e che si caratterizza per una dimensione piuttosto minuta delle carte, che sono 40. Proprio a causa dello spazio esiguo, le raffigurazioni non sono molto curate, ma non mancano riferimenti sparsi qua e là ai simboli della regione, come ad esempio il biscione visconteo presente sul fante di fiori.
Girando per la Lombardia, comunque, è possibile imbattersi anche nelle carte bergamasche e soprattutto nelle bresciane, utilizzate per il gioco della Cicera bigia, che ricorda molto la scopa. Ogni giocatore riceve 12 carte, mentre altre 4 rimangono scoperte sul tavolo. Il sistema di calcolo dei punteggi è molto differente da quello della scopa: ad esempio è possibile aumentare il proprio score anche attraverso la quadriglia, raccogliendo almeno 3 carte con una sola presa. Vince il giocatore o la coppia che arriva per primo a 51 punti e in caso di parità si procede con altre mani ad oltranza.
Molto diffuso e apprezzato in Lombardia è anche il Sette e mezzo. Si tratta di un grande classico, che nonostante richieda l’utilizzo delle carte regionali viene proposto anche nei casinò live sviluppati per l’online, dove di solito spopolano i giochi con le carte francesi. Nel Sette e Mezzo i partecipanti gareggiano a turno contro il banco. All’inizio di ogni mano i giocatori ricevono una carta coperta, alla quale se ne aggiungerà come minimo un’altra, visibile a tutti. Lo scopo è quello di ottenere più punti del mazziere, che gioca sempre per secondo. Il massimo punteggio ottenibile è 7 e mezzo e quando viene conseguito va dichiarato subito. A parità di condizioni, però, è il banco a prevalere. Il re di denari, la cosiddetta “matta”, può assumere il valore di qualsiasi altra carta.
Un altro gioco che viene praticato tipicamente nelle città lombarde è il Cinquecento. Una sorta di versione alternativa della briscola, che prevede però delle “accuse”. Nel Cinquecento è possibile incrementare il punteggio tramite una coppia di re e regina appartenenti al medesimo seme, che se coincide con quello della briscola porta il totale dei punti bonus a 40. Si vince arrivando a 150 punti. In alcune provincie il gioco è noto anche come “Marianna”, con qualche piccola differenza: all’inizio si ricevono 5 carte e altre compongono un mazzo a parte che sarà conquistato da chi si aggiudicherà la mano conclusiva.
Anche il Truco è un gioco piuttosto diffuso a Milano e dintorni: nato in Argentina, si basa molto sui bluff attuati per ottenere più punti degli altri. Una partita si divide in due fasi, invido e truco, durante le quali si è soliti fare un uso spropositate di espressioni dialettali per chiedere ad esempio al proprio compagno la carta dal valore più elevato. Ogni giocatore si ritrova con 3 carte e se effettua 2 prese su 3 ottiene un punto. In caso di parità finale, vince chi aveva eseguito la prima presa.