La Lombardia è la Regione maggiormente coinvolta per numero di casi di mesotelioma maligno e metri quadri di edifici non ancora bonificati. L’amianto in molte aree lombarde è stato usato per decenni durante gli anni del boom economico per realizzare rapidamente le coperture delle officine e per tutte le parti sottoposte al calore.
La situazione in Lombardia, al momento è molto grave, anche se il censimento dell’Eternit è uno dei più attendibili in Italia e le amministrazioni locali si sono date molto da fare per affrontare il problema, sensibilizzare i cittadini e creare le strutture per lo smaltimento e lo stoccaggio dei detriti pericolosi.
Bonifica amianto, l’Ats-Brianza gestisce il censimento
Ats è il sistema socio sanitario della Regione Lombardia, che presiede alla gestione del censimento e all’attivazione dei procedimenti di verifica per l’amianto e l’eternit ancora da bonificare. Sul sito all’indirizzo https://www.ats-brianza.it/it/amianto.html si trovano i dati del censimento e quelli relativi all’avanzamento dei trattamenti, necessari più che altro per essere incrociati con quelli dei malati.
Spesso, infatti, chi è stato sottoposto ad una contaminazione casuale da amianto non ne ha idea, anche perché i sintomi si manifestano in alcuni casi a partire da parecchi decenni dopo il contatto con le fibre. La presenza di un dato statistico e specifico permette quindi di incrementare la tempestività di indagine da parte dei medici in presenza di persone che già presentano sintomi e che potrebbero essere correlati anche ad altri malati non ancora conclamati.
La prevenzione è infatti indispensabile e avvisare un parente o un vicino di casa potrebbe salvargli la vita, se la malattia viene trattata nei primissimi stadi e non lasciata evolvere.
Bonifica amianto, rivolgersi ad imprese certificate
Sul territorio brianzolo operano molte imprese certificate in grado di affrontare tutta la filiera del trattamento delle coperture in eternit e dell’amianto per coibentazione. È sufficiente contattarle per via telefonica o per email ed esporre la casistica. Meglio se si è in grado di descrivere lo stato del manufatto da smaltire, e in particolare la sua integrità superficiale e profonda. Se il manufatto si briciola il trattamento deve essere più tempestivo e profondo, rispetto al caso in cui si presenti ancora integro.
Le ditte che operano sul territorio sono certificate e autorizzate, e lavorano rispettando tutti gli standard più levati di sicurezza, sia in fase di rimozione e passivazione delle superfici, che in quelle di smaltimento, potendo conferire il detrito tossico a strutture attrezzate e moderne.
Tra queste, bisogna citare la MBA Ambiente, azienda leader nella Bonifica di Amianto a Milano, Monza e Provincia.
Bonifica amianto, cosa fare se scopriamo del materiale sospetto
In caso di scoperta di manufatti in amianto è possibile contattare direttamente il Comune o la Polizia Locale per attivare la procedura di isolamento e rimozione del materiale. La segnalazione di discariche abusive o interramenti anche molto vecchi è infatti indispensabile per preservare la qualità della vita dei cittadini perché serve a poco rimuovere l’amianto dagli edifici se poi ci sono fibre disperse fuori controllo.
Se invece si intende rimuovere un manufatto di proprietà è sufficiente contattare una delle ditte specializzate nella bonifica che provvederà alla segnalazione al Comune tramite gli appositi protocolli.