Ayrton Senna e Monza, il Campione assoluto e il Tempio della Velocità. Due miti che s’incontrano nuovamente dopo le epiche pagine scritte in pista dal fuoriclasse brasiliano tra gli Anni Ottanta e Novanta. Due vittorie per il brasiliano nel ’90 e nel ’92 con la McLaren. Due i ricordi più belli per noi che abbiamo avuto il privilegio di viverli in diretta: una delle prime 65 straordinarie pole position, ottenuta nel Gran Premio dell’85, nell’ultimo funambolico giro, al volante della Lotus Renault, e la storica stretta di mano al suo acerrimo rivale Alain Prost in sala stampa a fine GP nel ’90. In parte forse una “sceneggiata”, con battute in italiano, che lasciò trasparire comunque il legame forte tra i due, sancito nell’epilogo terreno del Campione sulla griglia di partenza dell’ultimo Gran Premio a Imola, in quel maledetto 1° maggio ’94, quando Ayrton si lasciò scappare un “Alain, mi manchi” pronunciato alla TV francese dove Prost, ormai ritiratosi dalle competizioni, faceva da commentatore.
Poi ci rimane vivo il ricordo lucido di un’intervista alla fine di una sessione di prove libere a fine agosto, credo dell’88, quando ancora c’erano i test prima del Gran Premio d’Italia, in un angolo dei vecchi box, con grande semplicità, senza addetti stampa a fare da “tappo” a dichiarazioni stereotipate e inutili.
Perché Ayrton non era mai banale; non era mai scontato. Non era ipocrita, se non per proteggere la sua parte più intima. Perché Ayrton aveva un cuore e un’anima bella, in un corpo circondato da una sorta di aureola di mistica sacralità che ti pervadeva quando avevi la fortuna di incontrarlo. Aveva passione e cuore da vendere il Campione amatissimo. La folla di Monza lo rispettava e idolatrava, pur essendo un temibilissimo avversario, perché non cavalcava il Cavallino Rampante. Questo per Monza sarebbe stato un sogno. Anzi, il Sogno.
Ayrton nei prossimi giorni rivivrà a Monza con una vera e propria celebrazione fotografica curata da Ercole Colombo e corredata dai testi romanzati di Giorgio Terruzzi. Due brianzoli doc assurti ai massimi livelli del giornalismo italiano. Pure loro campioni: uno con la macchina fotografica al collo, l’altro con la penna e il taccuino in mano. Ad inseguire uno scatto e una notizia, per raccontare una storia sincera di cuore e passione.
Pressoché inutile sottolineare l’emozionante contenuto di questa retrospettiva laddove gli autori portano nomi conosciuti e apprezzati dalla vasta platea di appassionati lettori delle vicende di uomini, macchine e motori. A noi piace semplicemente ricordare la loro terra d’origine, la nostra fertile Brianza, terra di gente unica con cuore e passione, così come cuore e passione possedeva il mitico è irraggiungibile Ayrton. E quando la passione fa pulsare forte cuori sinceri, il risultato, cari miei, è persino scontato.
Non resta quindi che ammirare la mostra, soffermandosi su ogni immagine, su ogni dettaglio dei fotogrammi regalati da Ercole e su ogni singola parola scritta da Giorgio, cogliendone senso e significato di ciò che gli autori vogliono trasferire al pubblico, rinnovando le emozioni di un tempo. Non mancherà certamente quel lato intimista che Ayrton faceva trasparire soprattutto quando si esprimeva nella nostra lingua, che ben parlava, attraverso la quale gli riusciva meglio far emergere la sua fede cristiana.
Il 16 febbraio gusteremo l’anteprima stampa e dal giorno dopo fino al 24 luglio tutti potranno vedere l’esposizione, con un’unica nota stonata: nei giorni del Gran Premio, ai primi di settembre, la mostra sarà quindi già chiusa, perchè il padiglione del Museo della Velocità serve ad uno sponsor importante. Chissà che non possa essere trasferita in altra sede per permettere una visita ai tanti appassionati che arriveranno a Monza da mezzo mondo.
Carlo Gaeta
“Ayrton Senna. L’ultima notte”
L’idea della mostra “Ayrton Senna. L’ultima notte”, allestita negli spazi dell’Autodromo Nazionale Monza, Museo della Velocità dal 17 febbraio al 24 luglio 2016, nasce dal libro scritto dal giornalista Giorgio Terruzzi intitolato “Suite 200. L’ultima notte di Ayrton Senna” (editore 66th and 2nd, collana “Vite inattese”, 2014). Un romanzo avvincente da cui emergono gli ultimi momenti della vita e le riflessioni del grande pilota nel suo approssimarsi al momento fatale, preceduto da due incidenti in pista, il primo spaventoso a Rubens Barrichello e il secondo mortale a Roland Ratzenberger. Una sorta di terribile presagio.
Attraverso una selezione di circa cento fotografie di Ercole Colombo – uno dei più grandi fotografi della Formula 1 – la mostra intende raccontare la carriera sportiva, ma anche gli aspetti più intimi del campione brasiliano. Il percorso espositivo, arricchito dai testi di Giorgio Terruzzi, ripercorre i momenti più significativi di Ayrton Senna: gli inizi con il kart, l’esordio nel mondo della Formula 1, le vittorie e le sconfitte storiche, gli amici colleghi e i piloti rivali, il rapporto complesso con Alain Prost, gli amori, la fede, le dinamiche famigliari e le sue ultime, drammatiche ore in pista.
La mostra presenta inoltre alcuni oggetti di Senna tra i quali il kart originale del 1982 con cui il pilota, agli esordi della sua carriera, vinse diverse gare che rivelarono ben presto il suo grande talento. Da semplice divertimento giovanile, il mondo dei motori si trasforma rapidamente nella sua vera ragione di vita. Le corse e le competizioni diventano per Ayrton un mezzo per esprimersi e per andare oltre. Una passione irrefrenabile, ma anche un sentimento contrastante che spesso ha reso difficile la sua esistenza, i rapporti professionali e affettivi.
Il pubblico avrà la possibilità di immergersi in un racconto emozionante e coinvolgente che culmina con l’ultima notte del pilota, trascorsa nell’ormai celebre “Suite 200” dell’Hotel Castello a Castel San Pietro, vicino al circuito di Imola.
In una sala suggestiva, in una stanza sospesa nel tempo e nello spazio, i visitatori potranno condividere le sensazioni, le riflessioni di una notte colma di pensieri dalla quale emerge il ritratto inedito di un campione, ma anche e soprattutto di una persona particolarmente sensibile, la cui scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile.
La mostra, a cura di Giorgio Terruzzi e di Ercole Colombo, è ideata, prodotta e organizzata da ViDi in collaborazione con l’Autodromo Nazionale Monza e con il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza.
SCHEDA TECNICA
Titolo
Ayrton Senna. L’ultima notte
Sede
Autodromo Nazionale Monza, Museo della Velocità
Via Vedano, 5 – 20900 Monza
Date
17 febbraio – 24 luglio 2016
A cura di
Ercole Colombo
Giorgio Terruzzi
Ideazione, produzione e organizzazione
ViDi
In collaborazione con
Autodromo Nazionale Monza
Consorzio Villa Reale e Parco di Monza
Con il patrocinio di
Comune di Monza
Media Partner
La Gazzetta dello Sport
Sponsor
Audi Lombarda Motori 2
Sponsor tecnici
AG Bellavite
Me in Italy by Viaggi di Tels
Foto Torchio
Catalogo
Skira
Orari
Da mercoledì a venerdì:
10.00 – 13.00 / 14.00 – 18.00
Sabato e domenica: 10.00 – 19.00
Lunedì e martedì chiuso
Biglietti
Intero: 7,00 euro
Ridotto: 5,00 euro