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Autodromo: insediato il nuovo CdA, Marco Coldani alla direzione


Marco Coldani, vice presidente AC Milano, entra nel CdA SIAS

Marco Coldani, vice presidente AC Milano, entra nel CdA SIAS per prendere in mano il timone della direzione

Proseguono le novità ai vertici dell’Autodromo Nazionale di Monza. Nel tardo pomeriggio di lunedì 9 maggio si è svolta la prima riunione del nuovo Consiglio di Amministrazione della Sias, la Società Incremento Automobilismo e Sport S.p.A. che gestisce l’impianto motoristico. Il vice presidente dell’Automobile Club di Milano, Marco Coldani, lodigiano, 58 anni, direttore generale di un’azienda multinazionale del settore petrolchimico e membro della giunta esecutiva di Confcommercio Milano, gentleman driver, entra nel consiglio di SIAS per ricoprire di fatto il ruolo di direttore al posto del procuratore Francesco Ferri, finito nell’occhio del ciclone per aver fatto lievitare le passività con scelte gestionali ritenute discutibili. La partita con Ferri però non è ancora ufficialmente chiusa e di fatto Marco Coldani, amico e uomo di fiducia per presidente AC Milano Ivan Capelli, per il momento farà da raccordo tra SIAS e il socio di maggioranza in corso Venezia.

Il CdA, eletto nel corso dell’Assemblea dello scorso 27 aprile e composto dal presidente Piero Lorenzo Zanchi e dai consiglieri Alberto Ansaldi, Paolo Longoni, Alfredo Scala e Maddalena Valli, “esprime – si legge nel testo del comunicato ufficiale emanato dopo l’incontro – una sintesi di competenze complementari di alto profilo, corroborate da una comune passione e tutto ciò a garanzia del buon operato che sicuramente potranno offrire”.

Ce lo auguriamo davvero, tenuto conto dell’importante scadenza che attende Monza, chiamata a rinnovare in tempi brevi il contratto, in scadenza quest’anno, con la FOM di Ecclestone per lo svolgimento del Gran Premio d’Italia di Formula 1. Intanto, in settimana l’Autodromo ha visto la conferma ufficiale del mega concerto di Ligabue, che rimpolpa ulteriormente il calendario di grandi appuntamenti musicali fortemente voluti dalla precedente gestione proprio per risanare il bilancio, con un introito valutabile intorno al milione di euro.

“Nel corso dell’incontro – prosegue il comunicato – sono stati esaminati i risultati di bilancio della società al 31.12.2015, predisposto dal precedente CdA, e sono state poste le basi per affrontare gli obiettivi che attendono la società nel prossimo futuro, primi fra tutti il risanamento del bilancio stesso, il raggiungimento del rinnovo del contratto del Gran Premio d’Italia di Formula 1 e il buon esito delle prossime manifestazioni sportive,  quali la Mille Miglia e la Coppa Intereuropa, e quelle  a  connotazione  non sportive quali, come esempio su tutte ma che non esauriscono la categoria, i concerti” si legge ancora nel comunicato ufficiale, nel quale viene aggiunto “In questo quadro, in cui manca ancora la visibilità del contratto FOM, il Presidente della Sias, Piero Lorenzo Zanchi, con l’accordo unanime del CdA, preso atto delle pressanti necessità operative della società Sias e dell’esigenza di fornire alla struttura un riferimento ed interlocutore unico, ha affidato alcune deleghe operative al dottor Marco Coldani, sportivo di lunga data, dirigente di provata competenza ed esperienza e figura di raccordo tra il nuovo CdA di SIAS e i Soci. 

Marco Coldani, dopo aver ringraziato per la fiducia accordata, si è dichiarato disponibile a svolgere l’incarico e si è quindi messo subito a disposizione, assicurando massimo impegno e disponibilità per portare avanti l’incarico, sicuramente impegnativo ma nel contempo stimolante. A latere della riunione, il Consiglio ha incontrato per un saluto i Dipendenti della Sias, unitamente al Presidente e ai Consiglieri dell’Automobile Club Milano: il Presidente Zanchi ha detto di sentirsi “a casa”, circondato da persone che conosce e stima da sempre e ha confermato la propria decisa volontà di lavorare in perfetta sintonia con ACM e ACI per affrontare uniti tutte le prossime sfide”.

Come ci era stato preannunciato dal neo presidente SIAS Zanchi, il nuovo board, presa visione della situazione, si è messo all’opera chiamando un nuovo timoniere sulle cui spalle ricade adesso parte dell’onere del risanamento della società, mentre dovranno essere trovati i dollari mancanti per pagare Ecclestone. Ne mancherebbero un pò tenuto conto che l’ACI dovrebbe “cacciarne” 12,5 e il “grande vecchio” ne vuole almeno 19. Chi mette il resto non si è ancora capito. Nella partita c’è anche la Regione Lombardia, che, entrando in proprietà, potrebbe dare una mano, ma per il momento, da quanto capiamo, il contributo disponibile riguarda il Consorzio di gestione del Parco (70 milioni di euro in 10 anni per opere di risanamento). Guarda caso però 70 diviso 10 che fa? Proprio quelli che mancano oggi per completare il gruzzolo che serve per arrivare alla firma con Bernie. Trattasi però di soldi pubblici che non possono finire in una partita di giro privata. Quindi, come se ne esce? Con uno sponsor? Ma gli sponsor non vuole gestirli direttamente mister B, insieme ai paddock e al building hospitality? A Monza rimarrebbero le briciole dell’introito della vendita dei biglietti che negli ultimi anni ha fatto acqua, complice anche una F1 che non tira più come un carro di buoi, salvo che la Ferrari miracolosamente non si metta a vincere.

c.g.

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