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Autodromo, concorso di idee per il nuovo ingresso

Brianza Acque

Autodromo vecchio ingresso

L’attuale ingresso dell’Autodromo Nazionale di Monza da Vedano al Lambro nel Parco, già “abbellito” anni fa con il grande logo che caratterizza l’impianto motoristico

Se siete architetti, ingegneri o gruppi di studenti universitari e avete qualche bella idea progettuale per realizzare il nuovo ingresso dell’Autodromo Nazionale fatevi largo senza indugio e partecipate (entro il 4 marzo) al concorso indetto dalla SIAS, la società di gestione, che intende riqualificare l’entrata principale del circuito a Vedano al Lambro. Premio 5000 euro.

Sparirà così quella che per Davide Galbiati, storico dipendente della Gilera di Arcore ma, anche, conosciutissimo addetto all’ingresso dell’Autodromo, è stata per decenni, fino a qualche anno fa, la sua seconda casa. O meglio avrà un aspetto talmente nuovo e moderno da far dimenticare in un lampo il gabbiotto azzurro, con le finestrelle scorrevoli in vetro, posto davanti ai cancelli, sotto il maxi simbolo del circuito, in mezzo al verde e che da più di sessant’anni contraddistingue l’entrata principale dell’impianto motoristico brianzolo.

Visto anche l’imminente accordo per il rinnovo del contratto con la FOM di Ecclestone per lo svolgimento del Gran Premio d’Italia a Monza per altri sette anni dal 2017, obiettivo prioritario del concorso di idee lanciato dalla SIAS è quello di una maggiore qualità architettonica e paesaggistica, unita ad una dinamica funzionalità, al fine di consentire un flusso di traffico più veloce per l’accesso dei visitatori e degli appassionati in corrispondenza della frequentatissima Porta di Vedano nel Parco. In un’ottica di complessivo rilancio e valorizzazione del circuito, risulta, infatti, importante la riqualificazione dell’accesso di Vedano, che costituisce il primo biglietto da visita da offrire a tutti gli amanti del motorsport.

Per questo, è stata pubblicata sul sito www.monzanet.it  la documentazione che permetterà in particolare ad architetti ed ingegneri, nonché a gruppi di studenti universitari guidati da un docente, di partecipare al concorso di idee per individuare le migliori proposte progettuali per la nuova opera sportiva. La SIAS è alla ricerca di un progetto con un’elevata qualità architettonica e paesaggistica, al fine di migliorare l’integrazione con il contesto circostante del Parco di Monza, un’area vincolata sotto il profilo monumentale e ambientale. Ogni idea, quindi, dovrà necessariamente inserirsi nel contesto ‘green’, con opportuni gradi di mitigazione degli interventi.

Un elemento preferenziale per la scelta della commissione giudicatrice sarà la capacità dei concorrenti di costituire un elemento distintivo e di immediata riconoscibilità per una realtà consolidata sia a livello nazionale che internazionale, come quella dell’Autodromo Nazionale di Monza, tale da poterne diventare un simbolo.  Il nuovo ingresso dovrà avere anche l’importante funzione di garantire una maggiore efficienza in termini di controllo degli accessi e gestione dei flussi di traffico durante le manifestazioni di maggiore richiamo.

Il concorso di idee è stato indetto con procedura aperta ed in forma anonima. Il vincitore riceverà un premio di 5mila euro, il secondo classificato di 2mila ed il terzo di mille. Il termine per la consegna dei progetti, con un budget calcolato per i lavori non superiore a 200mila euro, è fissato per le ore 12 del 4 marzo 2016.

Le ostilità sono aperte e, conoscendo l’estro e l’abilità nel disegno dei brianzoli, ma degli italiani in genere, non è difficile prevedere delle proposte di estremo interesse. Per il gabbiotto azzurro, decisamente più consono ad un casello autostradale che ad un impianto sportivo di levatura mondiale, le ore sono ormai contate!

A noi di BrianzaPiù piace l’idea che qualche bravo creativo, nel presentare il progetto, tenesse conto che l’ingresso si trova in Piazzale Vittorio Brambilla, il pilota monzese più rappresentativo di tutti i tempi, insieme al fratello Tino, che recentemente ha pubblicato il libro sulla sua storia di campione automobilistico tanto caro all’Ingegner Ferrari. Un filo conduttore, anche sottile, di certo non guasterebbe.

Enzo Mauri

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