Assolombarda anticipa l’8 marzo con una bella iniziativa a sostegno delle attività di assistenza alle donne vittime di violenza e molestia. Su questo delicato tema nel pomeriggio di oggi, 22 febbraio, è stato siglato un accordo tra Confindustria Milano Monza e Brianza, Cgil Monza e Brianza, Cisl Monza Brianza Lecco, Uil Monza e Brianza, rivolto alle aziende associate e ai rispettivi lavoratori.
L’iniziativa congiunta consiste in una raccolta fondi a favore dell’Associazione CADOM (Centro Aiuto Donne Maltrattate) che opera a Monza e sul territorio della Brianza dal 1994.
Nel “Fondo 8 marzo”, dal 1° marzo fino al 30 aprile, confluiranno i contributi volontari, pari a un’ora di lavoro, dei dipendenti delle imprese associate e di Assolombarda che volontariamente parteciperanno all’iniziativa, ai quali si aggiungerà un complessivo corrispondente importo da parte delle rispettive aziende. A valle della raccolta, quanto ottenuto verrà immediatamente trasferito all’Associazione CADOM con la quale ci saranno successivi momenti di incontro per seguire l’andamento delle iniziative connesse ai fondi raccolti.
Secondo una recente indagine Istat sono 8 milioni e 816mila (il 43,6%) le donne tra i 14 e i 65 anni che nel corso della vita hanno subito una qualche forma di molestia; più di 3 milioni (15,4%) negli ultimi tre anni e più di un milione (il 7%) negli ultimi dodici mesi. In Brianza lo scorso anno sono stati segnalati 357 casi, in aumento rispetto all’anno precedente, anche perché le campagne di sensibilizzazione sono oggi più pressanti e tante anche le iniziative pubbliche a sostegno delle donne che denunciano le violenze subite.
“Dobbiamo combattere soprattutto la ‘violenza del silenzio’ per questo stiamo facendo oggi un passo importante. Quest’anno in occasione dell’8 marzo, insieme con Cgil, Cisl e Uil, abbiamo voluto promuovere un’iniziativa concreta a sostegno delle attività di assistenza alle donne vittime di violenza – ha commentato Carlo Bonomi, Presidente di Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza –. E’ un tema delicato che tocca trasversalmente tutta la società e che va affrontato con impegno comune, responsabilità e visione. A cominciare da noi imprenditori che dobbiamo essere attori sociali, oltre che economici, nella comunità in cui operiamo. Proprio in quest’ottica, abbiamo istituito un Advisory Board dedicato alla Responsabilità Sociale delle Imprese che, attraverso progetti mirati, intende rispondere ai bisogni delle fasce più esposte della popolazione, dei giovani e delle donne, e valorizzare il nostro patrimonio artistico, storico e culturale. Già nel 2016 era stato siglato un accordo sui temi delle molestie a testimonianza dell’attenzione verso un fenomeno di carattere sociale che merita la nostra massima attenzione”.
“Questa iniziativa, unica nel suo genere, vedrà l’impegno delle organizzazioni sindacali per una sua piena riuscita. Anche nei luoghi di lavoro, così come nell’intera società, molestie o ricatti sessuali sono fenomeni che vanno combattuti con tutti i mezzi necessari – hanno dichiarato i Segretari Generali di Cgil Monza e Brianza, Cisl Monza Brianza Lecco, Uil Monza e Brianza, Maurizio Laini, Rita Pavan e Abele Parente, presentati da Maurizio Bottelli responsabile dell’area welfare lavoro e capitale umano di Confindustria Milano MB – Per il superamento del fenomeno occorre un cambiamento culturale attraverso anche l’azione congiunta delle parti sociali, come dimostra questo accordo. Il sostegno alle attività di prevenzione e di contrasto delle violenze di genere con la raccolta fondi destinata alle reti antiviolenza e in particolare al CADOM di Monza, rappresenta una risposta concreta per proseguire i progetti e le iniziative a sostegno delle donne in difficoltà”.
“L’odierno accordo è la realizzazione di tante nostre speranze – ha sottolineato Mimma Carta, presidente dell’associazione CADOM – In questi anni è cresciuta la nostra associazione e si è formata una rete territoriale, pur rimanendo le difficoltà. Le donne che denunciano violenze stanno aumentando grazie anche alle campagne di sensibilizzazione. Rimane importante e delicata la fase di denuncia nella quale le forze dell’ordine devono solo limitarsi a raccogliere gli elementi idonei alla fase istruttoria. Il maltrattamento alle donne è un problema della società che ha costi sociali alti”.