Un legame forte che si è consolidato nel corso dei decenni in quanto vede la città di Milano come capitale della moda e del design. Sono stati molteplici i nomi di grandi architetti che hanno trovato nel capoluogo lombardo terreno fertile per far proliferare le proprie idee.
Milano è un esempio di ricchezza urbana con tanti stili architettonici anche molto differenti tra di loro in grado di dar vita ad un tessuto sociale complesso e variegato. Il che la rende, oggi, una capitale moderna ed all’avanguardia agli occhi del mondo intero.
In Italia gli architetti sono circa 150 mila e Milano è la seconda città più rappresentata dopo Roma, con quasi 12 mila professionisti iscritti all’albo locale. In generale l’Italia è, all’interno dell’Europa, il paese con la percentuale maggiore di architetti in attività: si parla di 2,5 architetti ogni mille abitanti.
Un fattore che rende nutrita la scelta per chi abbia necessità di queste figure. Ricerca che oggi si è allargata grazie a siti e portali che offrono la possibilità di consultare elenchi di architetti a Milano.
Numero di architetti a Milano
Un esercito di circa 12 mila architetti operativo soltanto nella città di Milano. Un numero impressionante che si riflette comunque in una grande richiesta di servizi. A partire dagli anni ’20 fino ai giorni nostri l’architettura a Milano ha vissuto uno sviluppo notevole seguendo i cambiamenti sociali, oltre che di gusti e preferenze da parte dei committenti.
Da segnalare al riguardo il progetto piuttosto importante a livello mondiale di Reinventing Cities, cui Milano partecipa: si tratta di rendere il capoluogo lombardo sempre più sostenibile grazie alla realizzazione di quattro grandi aree a zero emissioni nel rispetto della sostenibilità ambientale. In totale il progetto ha inglobato 14 città del mondo da reinventare in modo sostenibile: Milano ha mostrato ancora una volta il suo ruolo strategico e la volontà di orientarsi verso un futuro sempre più a zero emissioni. Il tutto passerà inevitabilmente dal lavoro di architetti sul territorio di Milano.
Fare l’architetto a Milano
Una delle criticità di lavorare come architetto a Milano, e ancor di più nel resto di Italia, è quella legata ai guadagni: numeri alla mano, essere architetto in Italia è, oggi, un qualcosa di meno conveniente rispetto ad altri paesi d’Europa. In sostanza gli architetti in Italia guadagnano meno rispetto alla media dei loro colleghi d’Europa. Questo senza tenere conto del caso dei liberi professionisti, il cui guadagno varia ovviamente a seconda della quantità di lavoro mensile.
Per operare in veste di architetto a Milano, il primo step è iscriversi al relativo ordine professionale (l’albo degli architetti) che è stato istituito nel 1923: per farlo, il requisito necessario è quello della residenza o del domicilio professionale, che deve essere ovviamente nella città di Milano.
L’altra questione, fondamentale, è poi quella di comprendere se si vuole lavorare come libero professionista o come dipendente: nel primo caso sarà necessario aprire una partita iva specifica, nel secondo caso si dovrà andare alla ricerca di studi di architettura a Milano interessati ad acquisire collaboratori.