L’area ex Formenti di Carate Brianza come autorevole Polo del Gusto della Brianza? Quella che un tempo sembrava una sfida sta via via prendendo corpo cambiando il volto di quello che era uno dei più importanti stabilimenti per la produzione di macchinari per la tessitura. Nell’insediamento industriale abbandonato hanno trovato posto negli ultimi anni alcune interessanti realtà artigianali, commerciali e formative che fanno capo al grande settore del food. L’ultima della serie è BirraGaia, il primo brewpub della Brianza, che che aperto ufficialmente i battenti la sera del 1° marzo in via Vergani 16, proprio a fianco della cooperativa sociale In-Presa, che nella sua offerta formativa ha, in particolare, corsi dedicati ai futuri operatori della ristorazione. A pochi passi c’è anche l’istituto Alberghiero Don Gnocchi che con In-Presa ha già in atto progetti che puntano all’alternanza scuola-lavoro. Gioco fatto: le tre realtà possono adesso marchiare a braccetto. BirraGaia infatti ha subito sottoscritto accordi con le il liceo alberghiero e la scuola di formazione per offrire agli studenti stage e corsi per scoprire i segreti della produzione della birra artigianale. La prima realtà del genere in Italia la seconda in Europa dopo Edimburgo.
BirraGaia si estende su una superficie di circa 1000 mq con una parte dedicata alla produzione di birre artigianali (esattamente dieci, in grado di soddisfare i palati di tutti gli appassionati di questa antica bevanda), la cucina e soprattutto un’ampio spazio dedicato al pub vero e proprio, inserito al centro della nuova struttura progettata con il preciso intento di valorizzare la storica archeologia industriale del luogo ove è inserito.
L’effetto è certamente gradevole, con il lungo bancone d’ingresso dove sono poste le spillatrici e l’ampio salone che può ospitare concerti ed eventi. Il tutto pensato per un pubblico giovane, amante della compagnia, ma anche per gli amanti della buona birra, abbinata ad una cucina che non vuole essere banale, presentandosi curata e leggera. La serata d’inaugurazione ha dato modo di apprezzare il locale e anche la cucina. Ma ha farla da padrona è stata soprattutto la birra, servita a fiumi gratuitamente (bastava scaricare un coupon dal sito e dalla pagina FB di BirraGaia).
Insomma, oltre al contributo alla vivibilità e alla rivalutazione del tessuto urbano, il Brewpub BirraGaia porta con sé alcuni valori sociali che nella presentazione vengono sottolineati da Emiliano Ronzoni, portavoce di questa nuova realtà brewery & food della Brianza.
“E’ un impresa che come tutti le aziende vuole fare profitti, ma senza dimenticare il valore sociale e culturale che l’impresa stessa può avere. – dice Ronzoni – BirraGaia infatti nasce con accordi di partenariato con il Don Gnocchi e con cooperativa In-Presa. C’era bisogno di nuove aule e di una cucina per i numerosi iscritti ai corsi e così abbiamo unito le forze. La presenza di BirraGaia si traduce in un’occasione di formazione per i giovani, con la possibilità di fare stage in loco. Una grande potenzialità per tutti, grazie anche alla sensibilità dell’amministrazione locale che si è resa subito disponibile. Senza contare il recupero dell’area ex Formenti, come cittadella del lavoro, che deve scandirsi in nuove declinazioni, come quelle del gusto, con presenze che stanno creando nuove opportunità. Ecco l’idea del Polo del Gusto. E si pensa anche ad un’area per manifestazioni ed eventi a Carate e a una casa delle associazioni, tenuto conto degli spazi disponibili”.
“Sono orgogliosa di questo progetto – ha detto la preside dell’istituto alberghiero Don Gnocchi Tiziana Villa – che fin da quando è stato presentato ha avuto la visione di un bene grande per i nostri ragazzi, che noi vogliamo aiutare ad essere professionisti nel mondo. Questi giovani uomini, che hanno scelto un indirizzo particolare per la loro formazione, con noi devono crescere. La professionalità per noi deve essere l’uso della testa e della mani insieme. La connessione con BirraGaia ha voluto significare fare cultura e fare esperienza sul prodotto e sul progetto gestionale dell’impresa. Questa struttura ci permette di avere un gancio diretto tra la formazione e il lavoro. Il nostro sogno è produrre una birra “don Gnocchi” progettata interamente dai ragazzi”.
Insomma, il Food District e della formazione dei nuovi professionisti della ristorazione sta prendendo via via corpo grazie alla presenza delle scuole, ma soprattutto degli imprenditori, dal Birrificio Menaresta al nuovo brewpub, senza dimenticare il Lab&Shop Colzani (cioccolato, confetture e nettari) e Il Bardo, osteria a filiera corta. Gli spazi esistono, dai parcheggi (300) alla sala convegni per 150 posti, oltre ad aule attrezzate per incontri e formazione, show cooking e team building, oltre all’area food per 150 persone.
Sono queste le notizie “belle e buone” che piacciono a noi di BrianzaPiù. E sulla produzione di birra artigianale ritorneremo presto.
Carlo Gaeta