Fuori Brianza

Alla Triennale “Ennesima”, sette mostre in una sull’arte italiana

Brianza Acque

Ennesima alla Triennale di Milano

Ennesima alla Triennale di Milano

Fino al 6 marzo la Triennale di Milano presenta Ennesima. Una mostra di sette mostre sull’arte italiana, a cura di Vincenzo de Bellis. Non “una” mostra sull’arte italiana ma, letteralmente, “una mostra di mostre” che, attraverso sette percorsi, cerca di esplorare gli ultimi cinquant’anni di arte contemporanea in Italia raccogliendo più di centoventi opere di oltre settanta artisti dall’inizio degli anni Sessanta ai giorni nostri, in un allestimento che si estende sull’intero primo piano della Triennale di Milano.

Il titolo prende ispirazione da un’opera di Giulio Paolini, Ennesima (appunti per la descrizione di sette tele datate 1973), la cui prima versione è suddivisa in sette tele. Da qui il numero di progetti espositivi in cui si articola la mostra di de Bellis per la Triennale: sette mostre autonome, intese come appunti o suggerimenti, che cercano di esplorare differenti aspetti, collegamenti, coincidenze e discrepanze, nonché la grammatica espositiva della recente vicenda storico-artistica italiana.

Sette ipotesi di lavoro grazie alle quali leggere, rileggere e raccontare l’arte italiana anche attraverso l’analisi di alcuni dei formati espositivi possibili: dalla mostra personale all’installazione site-specific, dalla collettiva tematica alla collettiva cronologica, dalla collettiva su uno specifico movimento alla collettiva su un medium fino alla mostra di documentazione.

Non un unico progetto che cerchi a tutti i costi connessioni tematiche o stilistiche, cronologiche o generazionali, bensì una piattaforma che provi a ipotizzare la compresenza di questi formati e di altri possibili, per raccontare uno spaccato degli ultimi cinquant’anni di produzione artistica.

Il percorso di Ennesima inizia così con la collettiva tematica dal titolo Per la scrittura di un’immagine, focalizzata sull’analisi della centralità dell’iconografia nella produzione artistica italiana dagli anni Sessanta a oggi, per proseguire con la mostra collettiva su un movimento artistico intitolata L’immagine della scrittura: Gruppo 70, poesia visuale e ricerche verbo-visive e dedicata alla Poesia Visiva, e ancora con Alessandro Pessoli: Sandrinus, il tutto prima delle parti, la prima mostra personale dell’artista in un’istituzione pubblica italiana. Snodo centrale del percorso è la mostra collettiva su un medium: La performance dal tempo sospeso: il tableau vivant tra realtà e rappresentazione, che si concentra sulla performance, con l’obiettivo di presentare un’analisi del suo sviluppo attraverso un focus sul sottogenere del tableau vivant, a cui segue L’archivio corale: l’esperienza di Lazzaro Palazzi, dallo spazio autogestito ad Avanblob, mostra di documentazione che a venticinque anni di distanza rende omaggio alle attività del gruppo di ex studenti di Luciano Fabro proponendo un primo tentativo di storicizzazione. Conclude il percorso 2015: tempo presente, modo indefinito, mostra collettiva generazionale che ruota attorno a una selezione di artisti nati tra la metà degli Anni Settanta e Ottanta. L’intero allestimento è infine costellato di interventi site-specific in punti cruciali del percorso espositivo, raccolti sotto il titolo di Qui, ora e altrove: Site-Specific e dintorni, che si inseriscono in maniera trasversale rispetto alle altre sei mostre.

Sette tentativi, dunque, sette suggerimenti, sette possibili analisi e interpretazioni dell’arte italiana contemporanea: in questo modo Ennesima privilegia, rispetto a una visione univoca, delle prospettive multiple che, come tali, nella loro parzialità possono essere considerate un campionario di approcci diversi all’arte contemporanea.

Gli spazi del primo piano della Triennale verranno dunque suddivisi secondo un preciso percorso, attraverso il quale visitatore sarà guidato alla scoperta delle sette mostre che potranno così essere percepite come autonome e autosufficienti, ma anche come parte di una visione più ampia che le comprende tutte.

Partendo da questa sua natura “plurale”, nata dallo studio e dall’analisi di grandi rassegne recenti e meno recenti alle quali, in vari modi – dalla citazione alla reazione – vuole rendere omaggio, il progetto si configura dunque come una meta-mostra: una mostra che riflette su se stessa, sulla pratica espositiva e sui meccanismi che ne regolano il funzionamento, e che svela nel suo stesso impianto sia la grammatica che ha portato a certe scelte sia, al contempo, la totale soggettività delle stesse, delineando così un affresco composito del sistema contemporaneo italiano nelle sue diverse specificità.

Artisti:

Vincenzo Accame, Vincenzo Agnetti, Alessandro Agudio, Mario Airò, Yuri Ancarani, Giorgio Andreotta Calò, Francesco Arena, Stefano Arienti, Massimo Bartolini, Gianfranco Baruchello, Vanessa Beecroft, Alighiero Boetti, Monica Bonvicini, Lupo Borgonovo, Ugo Carrega, Elisabetta Catalano, Maurizio Cattelan, Giuseppe Chiari, Francesco Clemente, Roberto Cuoghi, Danilo Correale, Gino De Dominicis, Patrizio Di Massimo, Luciano Fabro, Lara Favaretto, Vincenzo Ferrari, Linda Fregni Nagler, Giuseppe Gabellone, Alberto Garutti, Francesco Gennari, Paolo Gioli, Massimo Grimaldi, Adelita Husni-Bey, Emilio Isgrò, Jannis Kounellis, Ketty La Rocca, Gruppo di via Lazzaro Palazzi (Mario Airò, Enzo Buonaguro, Matteo Donati, Stefano Dugnani, Giuseppina Mele, Chiyoko Miura, Liliana Moro, Andrea Rabbiosi, Bernhard Rüdiger, Antonello Ruggieri, Adriano Trovato, Francesco Voltolina), Marcello Maloberti, Lucia Marcucci, Nicola Martini, Fabio Mauri, Mario Merz, Marisa Merz, Eugenio Miccini, Luca Monterastelli, Liliana Moro, Maurizio Nannucci, Alek O., Martino Oberto, Luigi Ontani, Luciano Ori, Giulio Paolini, Pino Pascali, Diego Perrone, Alessandro Pessoli, Lamberto Pignotti, Vettor Pisani, Michelangelo Pistoletto, Paola Pivi, Luigi Presicce, Carol Rama, Pietro Roccasalva, Andrea Romano, Gianni Emilio Simonetti, Rudolf Stingel, Santo Tolone, Franco Vaccari, Francesco Vezzoli, Luca Vitone.

Nell’idea di far convergere all’interno della mostra tutti i filoni di ricerca operati sull’arte italiana degli ultimi cinquant’anni, Ennesima comprenderà anche un programma pubblico di video screening, performance, conferenze e talk legati ai temi della mostra che coinvolgerà tra le altre, anche le esperienze editoriali – case editrici e magazine – che rappresentano uno degli aspetti più interessanti del sistema dell’arte italiano dell’ultimo decennio.

Ennesima sarà accompagnata da una pubblicazione in sette libri e da una guida-catalogo a cura di Vincenzo de Bellis ed edita da Mousse Publishing, che rispecchierà la divisione in sette parti della mostra e sarà arricchita da contributi, saggi e testi critici inediti, commissionati per l’occasione, a curatori e critici italiani delle ultime generazioni, che negli ultimi anni si sono distinti sia a livello nazionale che internazionale: Cristina Baldacci, Lorenzo Benedetti, Barbara Casavecchia, Laura Cherubini, Vincenzo de Bellis, Eva Fabbris, Luigi Fassi, Francesco Garutti, Massimiliano Gioni, Andrea Lissoni, Luca Lo Pinto, Francesco Manacorda, Simone Menegoi, Paola Nicolin, Allegra Pesenti, Andrea Pinotti, Alessandro Rabottini, Letizia Ragaglia, Nicola Ricciardi, Alberto Salvadori, Marco Scotini, Andrea Viliani, Elena Volpato, Giorgio Zanchetti.

Informazioni

Ennesima

Una mostra di sette mostre sull’arte italiana

A cura di Vincenzo de Bellis

Direzione artistica: Edoardo Bonaspetti, Curatore Triennale Arte

26 novembre 2015 – 6 marzo 2016

 

 

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