Il popolare cantautore Giorgio Gaber interpretava, negli anni d’oro della canzone italiana, con simpatia e rara bravura il brano ‘Barbera e champagne’. I fratelli Villa del ristorante monzese ‘Al Fantello’, nella centralissima via Mapelli, praticamente dietro l’arengario, propongono quest’anno, anche loro con grande maestria e facendo il verso all’indimenticabile artista milanese, il piatto ‘Cassoeula e champagne’. Ovvero un clamoroso matrimonio a sorpresa, come si può chiaramente apprendere dalle ‘partecipazioni’ affisse all’ingresso del locale, tra la più povera e popolare pietanza brianzola e la massima espressione dell’aristocrazia enologica francese.
In questo ristorante storico, fondato addirittura nel 1670 e prossimo alla quarta generazione, hanno bazzicato per anni, oltre ai normali clienti in cerca di un buon piatto della cucina brianzola, tanti sportivi locali, dai giocatori del Calcio Monza, quando la squadra di casa militava felicemente in serie B, a Sandro Vitali, prima, giovanissimo, pedina, al fianco dello svedese Nils Liedholm e di Cesare Maldini (in porta si schierava Lorenzo Buffon), del grande Milan, vincitore dello scudetto nel campionato 1954/1955, poi, negli anni Settanta, direttore sportivo del Varese e del Como, sempre in serie A. Ancora ai rappresentanti del tifo calcistico cittadino del ‘Monza Club’, capitanati da Brasca, della tipografia dove vedeva la luce settimanalmente l’Eco di Monza e della Brianza e dei rivali dei ‘Fedelissimi biancorossi’, guidati da Beretta, titolare dell’omonima cartoleria in San Biagio.
Il locale dispone di due sale, di cui una più piccola e riservata e l’altra di dimensioni maggiori adatta anche ad accogliere gruppi per cerimonie e feste e di un parcheggio privato, all’interno della propria corte, a disposizione della clientela. Nel periodo estivo si può anche pranzare e cenare all’aperto. Annesso al ristorante, funziona da sempre anche un piccolo, ma accogliente e familiare albergo, in piena zona pedonale, con 24 camere, tra singole, doppie e triple, tutte dotate di bagno, doccia e televisione satellitare. I prezzi variano dagli Euro 90 per la camera doppia agli Euro 85/100 per la pensione completa e agli Euro 65/80 per la mezza pensione. Al ristorante albergo ‘Al Fantello’ si può accedere tutti i giorni, per tutto l’anno.
La cucina, di qualità, si rifà alla tradizione della gastronomia lombarda e più precisamente brianzola, senza però trascurare i classici piatti tipici italiani e la proposta culinaria segue le stagioni alla ricerca delle migliori materie prime , dei gusti e dei sapori più autentici della nostra terra. Ottima anche la cantina, con buona scelta di vini, anche di etichette conosciute.
Compongono i menù del ristorante alcune specialità popolari che sono apprezzate tutto l’anno, come gli antipasti assortiti (affettati misti e insalata russa, uovo in salsa aurora, fagioli o nervetti con cipolla), i risotti (particolari quelli alla monzese con salsiccia a parte, con ossobuco alla casalinga, alla milanese ed al vino rosso con rosmarino), le pennette (alla rustica con pomodoro e pesto e all’arrabbiata), le fettuccine al ragù di selvaggina, le pappardelle con funghi porcini, il tortello al burro e salvia( radicchio e speck, zola e noci, asparagi), le crespelle alla valdostana, la classica cotoletta alla milanese con l’osso, le trippe, i brasati, la polenta, gli arrosti misti (fesa di tacchino al forno, arrosto di vitello al forno, roast beff, faraona all’arancio, pollo arrosto e coniglio agli aromi), il tris di selvaggina (cervo, cinghiale ed asino), i bolliti misti (manzo, testina, gallina, lingua, cotechino con salsa verde e mostarda), il pesce spada, i gamberi alla griglia e l’immancabile cassoeula.
Proprio in onore di quest’ultimo piatto, estrema espressione della cucina brianzola, i fratelli Villa lanciano quest’anno la moda della ‘Cassoeula e champagne’, per altro seguita anche da un altro storico ristorante brianzolo, l’’Osteria del Pomiroeu’ di Seregno, con il suo chef ‘stellato Giancarlo Morelli.
Questo il menù proposto dal ‘Fantello’, tutti i venerdì sera da gennaio sino a quando la stagione lo permette, con prenotazione obbligatoria, al costo di Euro 29, tutto compreso: tagliere di salame della Brianza, cssoeula con polenta, torta paesana, una bottiglia di champagne ogni quattro persone, acqua e caffè (in alternativa alla cassoeula, per chi non ama questa pietanza a base di maiale, viene proposto un altro piatto della tradizione brianzola).
I costi, per un menù tradizionale, si posizionano, invece, con dessert al carrello a scelta tra frutta, creme e torte proposte, oppure macedonia di frutta fresca con gelato, tra i trenta ed i quaranta euro, bevande incluse.
Enzo Mauri